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domenica, Maggio 25, 2025

San Carlo Terme, l’acqua che cura: riaperte le fontane terapeutiche dopo 50 anni. Uno studio dell’Università

A San Carlo Terme si apre un nuovo capitolo. Dopo cinquant’anni di silenzio, le storiche fontane terapeutiche tornano finalmente in funzione, segnando la rinascita di una tradizione idropinica profondamente radicata nel territorio toscano.

Questo storico luogo, incastonato tra le Alpi Apuane e il mare della Versilia, torna così ad affermarsi come punto di riferimento per la salute naturale, la prevenzione e il turismo del benessere. La riapertura rappresenta un passo concreto verso il rilancio del parco termale e del suo potenziale, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche culturale, ambientale ed economico.

Acqua da bere, benessere che ritorna

San Carlo Terme vanta una lunga storia: già nota nell’Ottocento grazie agli studi del medico Nicola Zonder, la sorgente fu ufficialmente valorizzata nel 1931 con la costruzione dello stabilimento termale. Per decenni, famiglie, medici e villeggianti arrivavano a Massa per seguire cicli stagionali di depurazione attraverso l’acqua da bere, in un contesto naturale unico.

Oggi, a distanza di mezzo secolo, il rilancio delle cure idropiniche si fonda non solo sulla tradizione, ma su basi scientifiche solide. Uno studio del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa ha confermato le proprietà terapeutiche dell’acqua di San Carlo, dimostrando benefici nella prevenzione dell’inflammaging – l’infiammazione cronica legata all’invecchiamento – oltre che effetti positivi su digestione, funzionalità epatica e renale.

Si tratta di un’acqua oligominerale, pura, dal basso residuo fisso e adatta anche a soggetti fragili o in condizioni delicate, come bambini e donne in gravidanza.

Un progetto che unisce memoria e visione

Il recupero del parco termale è frutto dell’impegno di Eugenio Alphandery, imprenditore e memoria storica di questo luogo. Dal 2014, Alphandery ha investito risorse, tempo e passione per restituire vitalità a San Carlo: ha riattivato la produzione e distribuzione dell’acqua – oggi proposta anche nelle farmacie e nella ristorazione – e ha guidato la riapertura delle fontane terapeutiche, simbolo della vocazione curativa del territorio.

“San Carlo è un luogo in cui la storia incontra la scienza. Il nostro obiettivo è riportare l’acqua al centro della prevenzione, ma anche costruire attorno a essa un modello sostenibile, aperto alla ricerca e all’accoglienza”, afferma Alphandery.

Il Comune di Massa a sostegno del rilancio

L’amministrazione comunale sostiene con convinzione questo percorso di rigenerazione. “San Carlo rappresenta una risorsa strategica per il nostro territorio. Il Comune crede nella collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare luoghi di cura e bellezza come questo”, ha dichiarato il sindaco di Massa Francesco Persiani, presente al convegno inaugurale di sabato 24 maggio, organizzato per presentare i dati scientifici e i progetti futuri legati all’acqua.

San Carlo tra salute, turismo lento e patrimonio ambientale

Il ritorno all’acqua “da bere” si inserisce in un trend sempre più diffuso, che riscopre l’importanza dell’idratazione terapeutica come strumento di prevenzione semplice e naturale. In tutta Italia – da San Gemini a Crespano del Grappa – si moltiplicano iniziative simili. San Carlo, grazie alla qualità della sua acqua e alla bellezza del paesaggio circostante, può oggi ambire a diventare un esempio virtuoso di salute integrata e turismo sostenibile.

“Bere l’acqua giusta, nel luogo giusto, al momento giusto”: una filosofia antica che oggi la scienza conferma e che San Carlo è pronta a rinnovare, per il benessere di tutti.

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