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sabato, Luglio 5, 2025

Il manifesto di Confcooperative ai candidati alle Regionali: “Priorità ad aree interne, sostegno a pesca e agricoltura”

Più qualità nei bandi pubblici e stop al massimo ribasso, politiche concrete per le aree interne, valorizzazione del welfare di comunità e sostegno al mondo agricolo e della pesca. Sono alcune delle priorità contenute nel manifesto che Confcooperative Toscana ha presentato oggi ai candidati alle prossime elezioni regionali, in occasione della sua assemblea regionale intitolata “La Toscana che opera, la Toscana che coopera”, che si è svolta nella sede della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo a Bagno a Ripoli.


Il manifesto per la Toscana del futuro

“Chiediamo alla politica un patto vero con la cooperazione, fatto di coinvolgimento, visione e riconoscimento”, ha detto il presidente di Confcooperative Toscana, Alberto Grilli,  illustrando il manifesto. “La cooperazione è un attore economico e sociale che genera lavoro, inclusione, innovazione e coesione. Ma per svolgere questo ruolo serve una politica che non si limiti all’ascolto, ma che costruisca insieme a noi le scelte strategiche per il futuro della Regione”.


Le priorità del manifesto

– riunificazione degli assessorati regionale al Sociale e alla Sanità;

– criteri di qualità sociale e impatto nei bandi pubblici, superando la logica del massimo ribasso;

– co-programmazione delle politiche pubbliche come metodo ordinario nelle amministrazioni;

– misure strutturate per le aree interne e montane, con servizi garantiti e cooperative di prossimità;

– sostegno al mondo agricolo e della pesca, con incentivi su energia, innovazione e ricambio generazionale;

– piena applicazione delle norme per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate tramite cooperative sociali;

– rafforzamento dell’imprenditoria giovanile e femminile;

– promozione della cultura della pace e della coesione sociale.


Qualità del lavoro, giovani, donne: le sfide aperte


“Non è sostenibile che i costi legati ai rinnovi contrattuali ricadano indiscriminatamente sulle cooperative – ha sottolineato Grilli -. Alla Regione e a chi si candida a governarla chiediamo di intervenire per premiare le imprese sane, che investono in qualità, diritti e partecipazione”.

Preoccupa la crisi che investe le cooperative agroalimentari e della pesca, soprattutto nei territori più fragili. “Queste realtà sono presìdi economici e sociali irrinunciabili – ha detto il presidente di Confcooperative Toscana -. Senza misure urgenti rischiamo di perdere un patrimonio fatto di lavoro, tradizioni e coesione”.

Grande attenzione anche alla parità di genere e all’occupazione giovanile e femminile. “La parità non è solo una questione di giustizia, è una leva di innovazione e competitività – ha spiegato Grilli –  ed è anche per questo che servono politiche concrete per rafforzare il protagonismo delle donne e creare opportunità di lavoro per le nuove generazioni”.

Grilli ha fatto anche un appello al mondo cooperativo: “Siamo anche noi chiamati ad innovarci: dobbiamo fare la nostra parte, investendo su competenze, progettazione, giovani e nuove imprese”.

Le istituzioni a confronto con il mondo cooperativo

Nel corso della giornata, rappresentanti istituzionali e politici si sono confrontati con il mondo cooperativo, a partire dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, dagli europarlamentari Dario Nardella  e Francesco Torselli e dal presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. Presenti anche, nei diversi momenti della mattinata, i deputati Chiara La PortaErica Mazzetti, le assessore regionali Alessandra Nardini Serena Spinelli, il vicepresidente regionale e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, l’assessora comunale di Firenze Caterina Biti e il senatore Dario Parrini. A introdurre i lavori sono stati il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti e il vicepresidente della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo Gianfranco Donato, che ha posto l’attenzione sulle aree interne. 

“Le dodici banche di credito cooperativo della Toscana – ha detto Donato – sono e vogliono continuare ad essere protagoniste insieme al mondo della cooperazione per il sostegno alle famiglie e alle Pmi, con particolare attenzione alle cosiddette Aree interne che non possono essere abbandonate. E la politica deve continuare ad avere il coraggio di mettere al centro questi territori, garantendo servizi e opportunità. Apprezziamo il fatto che ogni livello, europeo, nazionale e regionale, fino ad oggi abbia sempre distinto chi fa impresa bancaria con un approccio cooperativo da chi risponde solo a logiche di mercato”.

I numeri di Confcooperative Toscana

Confcooperative Toscana conta oggi 580 imprese aderenti, con oltre 52.000 soci e circa 31.000 lavoratori, tra cui 3.300 persone svantaggiate. Il fatturato aggregato sfiora i 2 miliardi di euro, pari al 7% del PIL regionale.

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