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martedì, Luglio 29, 2025

Dalla beffa dei falsi Modì alla carriera medica. A Villa Bertelli il prof. Ferrucci, uno degli autori delle sculture

Dalla beffa del secolo a una brillantissima carriera nella medicina. Nel Giardino dei Lecci di Villa Bertelli a Forte dei Marmi giovedì 31 luglio alle 18 si rievoca la vicenda delle false teste di Modigliani, con l’intervento di uno degli autori della beffa, il professor Pier Francesco Ferrucci, ora affermato onco-immunologo e ricercatore di fama internazionale, che sarà intervistato dal giornalista Enrico Salvadori. Sul palco anche l’ex direttore De La Nazione Giuseppe Mascambruno.

Si parlerà del passato ma anche del presente, dell’attività del professor Ferrucci e della Fondazione onlus Grazia Focacci che si occupa della ricerca sul cancro e il supporto ai malati oncologici. Nel luglio 1984, esattamente 41 anni, Ferrucci fu autore, insieme ad altri due amici ventenni livornesi tutti studenti universitari, dello scherzo che fece parlare il mondo intero. Pier Francesco Ferrucci, Michele Ghelarducci e Pietro Luridiana riprodussero una testa in pietra serena nello stile del grande Amedeo Modigliani per poi gettarla nel Fosso Mediceo di Livorno, dove venne recuperate da un escavatore. In realtà le teste recuperate furono tre, proprio mentre era in corso a Livorno una mostra per il centenario della nascita di Modigliani. Per la curatrice del Museo di arte moderna di Livorno che ospitava in quel periodo la mostra di Modì e per il fratello Dario, sovrintendente alla Galleria d’arte moderna di Roma, non c’erano dubbi: erano quelle gettate dal grande artista livornese nel 1909 in un momento di sconforto per i giudizi dei suoi concittadini prima di partire definitivamente per Parigi dove poi morirà.

A Livorno arrivarono tutti i giornali e le Tv del mondo. I grandi maestri della critica italiana, da Argan a Ragghianti applaudirono l’impresa. L’unico a sostenere che queste tre sculture non solo fossero false ma anche fatte da due mani diverse fu il collezionista Carlo Pepi. In effetti una delle tre teste ritrovate era stata realizzata, come detto, dai tre goliardici studenti che volevano fare uno scherzo, le altre due dallo scultore Angelo Froglia, che aveva intenti meno burloni. Ferrucci, Ghelarducci e Luridiana l’avevano realizzata in giardino con il Black & Deker e si erano fatti fotografare in posa con la pietra prima di andare a gettarla nel fosso così per il gusto di fare uno scherzo, convintissimi che se anche la gru l’avesse tirata su nessuno avrebbe creduto che fosse una vera scultura di Modigliani.  Replicarono la loro opera in diretta su Rai1 e lo speciale fu visto da 14 milioni di persone.

L’ingresso all’appuntamento del 31 luglio è libero. Prenotazione posti allo 0584 78.72.51

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