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venerdì, Agosto 15, 2025

Festival Puccini, successo del Gran Gala con Anna Netrebko. Applausi a scena aperta alla diva della lirica

Una serata da ricordare negli annali del Festival Puccini di Torre del Lago-Viareggio quella del Gran Gala con Anna Netrebko che si è svolto al Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini mercoledì 13 agosto. Pubblico caloroso e lunghi applausi hanno segnato ogni brano in programma con momenti di entusiasmo soprattutto nella seconda parte tutta pucciniana, dall’applauso a scena aperta da vera “diva” tributato alla Netrebko all’ingresso del duetto da Tosca “Mario! Mario!”. All’entusiasmo dopo l’esecuzione di “Vissi d’arte” poi bissato e il regalo finale “O mio babbino caro” dove il soprano ha sfoggiato tutte le sue migliori caratteristiche stilistiche e vocali. Tra i presenti, tantissimi turisti di provenienza internazionale e un’altra celebre diva, il soprano Raina Kabaivanska, accolta dal Presidente Fabrizio Miracolo, dal Sindaco Giorgio Del Ghingaro e dagli Amici del Festival, che ha voluto salutare la protagonista, scambiando non pochi complimenti e pareri sui personaggi pucciniani.

In scena, accanto ad Anna Netrebko – che lo scorso dicembre aveva ricevuto il Premio Puccini – , il tenore Martin Muehle, il baritono Jérôme Boutillier e il mezzosoprano Laura Verrecchia diretti da Michelangelo Mazza alla guida dell’Orchestra del Festival Puccini. L’allestimento dello spazio scenico era curato da Angelo Bertini, mentre le luci le ha firmate Valerio Alfieri.

Il programma prevedeva una prima parte dedicata a pagine di Giuseppe Verdi, quindi la seconda ad estratti da opere di Giacomo Puccini. In dettaglio: Nabucco, Sinfonia; Il trovatore “Tacea la notte placida” (aria di Leonora), Macbeth “Ah, la paterna mano” (aria di Macduff), Don Carlo “Per me giunto” (aria di Rodrigo), Aida “La fataI pietra” (scena, duetto e finale), Il trovatore “Tace la notte” (scena, romanza e terzetto), Le Villi “La Tregenda” (Intermezzo sinfonico), Tosca “Mario! Mario! Mario!” (duetto Tosca – Cavaradossi), Edgar “Questo amor, vergogna mia” (aria di Frank), Tosca “Vissi d’arte” (aria di Tosca), La fanciulla del West “Ch’ella mi creda” (aria di Johnson), Madama Butterfly “Vogliatemi bene” (duetto Cio-Cio-San – Pinkerton).

Il Gran Gala con Anna Netrebko (foto di Giorgio Andreuccetti)

Questa sera, 14 agosto, torna in scena Turandot (repliche successive il 22 agosto e il 5 settembre): l’opera incompiuta di Puccini verrà rappresentata nella versione completata da Franco Alfano e nell’allestimento del 2017 con la regia di Alfonso Signorini, allora al suo primo spettacolo d’opera; le scene sono di Carla Tolomeo e i costumi di Fausto Puglisi. Turandot – che nella regia appare come una regina-fantasma, sospesa tra crudeltà e seduzione, gelo e passione – sarà interpretata, in questa terza recita, dal soprano Olga Maslova, mentre nel ruolo di Calaf il tenore Dario Di Vietri, come Liù ci sarà il soprano Alina Tkachuk, nel ruolo di Timur Vittorio De Campo. La produzione è caratterizzata da un impianto scenico visionario, che mescola esotismo e glamour in una Cina fastosa e simbolica, dominata da colori accesi, riflessi d’oro e rosso lacca, motivi orientaleggianti, pannelli mobili, sculture imperiali e scene notturne. Completano il cast Massimiliano Pisapia (Altoum), Sergio Vitale (Ping), Andrea Tanzillo (Pang), Tiziano Barontini (Pong), Luca Dall’Amico (Un mandarino), Andrea Volpini (Il principino di Persia), Irene Celle e Maria Salvini (Ancelle). Sul podio dell’Orchestra del Festival Renato Palumbo; il Coro e il Coro di voci bianche, sono diretti rispettivamente da Marco Faelli e Chiara Mariani.

Si ricorda che il previsto concerto “Giacomo Puccini: ritratto in musica e parole” con il pianista Luigi Traino e le letture tratte dal libro Giacomo Puccini, l’amicizia e altre cose di Marilena Cheli Tomei, previsto inizialmente per il 16 agosto, è posticipato al 3 settembre, sempre all’auditorium Caruso, alle ore 18.

Il Gran Gala con Anna Netrebko (foto di Giorgio Andreuccetti)

Nel Giardino del Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago – Viareggio, è possibile visitare la mostra “…a riveder le stelle. Pietro Cascella tra scultura, scenografia e memori del teatro”, dedicata agli elementi scenici disegnati da lo scultore pescarese Pietro Cascella (1921-2008) per lo storico allestimento di Turandot del 2004, in occasione della 50ª edizione del Festival e dei trent’anni dalla scoperta del celebre esercito cinese di terracotta. Il progetto espositivo – curato da Valeria Pardini – presenta alcuni tra gli elementi scultorei concepiti da Cascella per il grande palcoscenico di Torre del Lago: architetture totemiche, forme essenziali che nel 2004 trasformarono la scena in uno spazio sospeso e rituale, profondamente coerente con la forza simbolica della partitura pucciniana. Quelle stesse opere tornano oggi a vivere nel Giardino del Gran Teatro che ospita già alcuni elementi scenici ideati da altri artisti, restituite alla fruizione pubblica come installazione permanente a cielo aperto, in dialogo con il paesaggio naturale e la memoria storica del Festival. Il titolo scelto per la mostra, “…a riveder le stelle”, richiama il celebre verso che chiude l’Inferno dantesco e che accompagna da sempre il pensiero visivo di Cascella, evocando idealmente il gesto del ritorno alla luce. Le sculture, sopravvissute al tempo e ora restaurate, diventano così presenze vive e testimoni di un teatro che continua a raccontarsi attraverso l’arte e la materia, a partire dal luogo che più di ogni altro conserva l’impronta di Giacomo Puccini.

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