Dai dai siamo giunti al dunque. Dopo anni di abbandono, di perplessità su come rifarla, di lungaggini e polemiche, lavori sotterranei per gas, luce e fognature, per la Festa della Repubblica è stata finalmente inaugurata la Terrazza omonima che dal Marco Polo va fino alla Fossa dell’Abate lungo gli stabilimenti balneari che la costeggiano lato mare. Pertanto una data decisamente simbolica e quindi doppiamente significativa.
Intorno alle 18,30 di giovedì 2 giugno, dopo il taglio del nastro ed i saluti del sindaco Giorgio Del Ghingaro alla presenza – fra gli altri – degli assessori ai Lavori Pubblici Federico Pierucci e alla Cultura Sandra Mei, a sera inoltrata si è svolto il concerto di Malika Ayane a dare un tono particolare alla serata. Una serata che ha concluso i festeggiamenti per un primo traguardo per quanto riguarda il settore dei lavori pubblici in una città che non finisce mai di averne assoluto bisogno.
Per l’occasione lungo la terrazza sono state collocate le sculture di Anna Chromy, artista dal fascino ineguagliabile, e i colossi di Emanuele Giannelli, con le braccia conserte e lo sguardo rivolto in alto, alla ricerca della propria visionarietà e al proprio futuro. Ma anche sei totem di 6 metri per 3, con i progetti dei lavori che verranno eseguiti (non si sa quando): piazza Cavour, lo Stadio dei Pini, piazza Zara e l’area verde della Terrazza, il Belvedere Puccini, la palestra Bioclimatica, via Mazzini, l’esedra della Pineta di Ponente, la Ciclovia Darsena (già oggetto di polemiche a non finire) e il sottopasso di via San Francesco, per un totale di quasi 30 milioni di euro.
“La nuova Terrazza della Repubblica è di per se stessa un’opera d’arte – ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro – un lavoro immenso partito da quello che non si vede, da tutto quanto c’è sotto la superficie: sottoservizi, impianto di illuminazione, acquedotto e fognature. Per non parlare della sistemazione stessa della struttura, fortemente danneggiata già dal dopoguerra. Un grande risultato celebrato con una festa alla quale è stata invitata tutta la città di Viareggio”. “Grazie alle mani di chi ha progettato – ha aggiunto il primo cittadino in un post sulla propria pagina Facebook – , di chi ha autorizzato, di chi ha installato, di chi ha costruito, di chi le ha alzate per approvare, grazie a quelle che hanno scolpito, alle mani che ho stretto, a quelle che oggi applaudono alla bellezza della Terrazza della Repubblica. Grazie alle mani che stringiamo e che stringeremo in questo luogo della bellezza. Grazie a tutte le mani”.
Festa della Repubblica, quindi, sulla terrazza che ne porta il nome, ma per dire che i lavori siano completati è necessario attendere la sistemazione dello spazio verde che la divide, lato monte, dalla strada che scorre parallela fino al ponte sulla Fossa dell’Abate. Uno spazio verde percorso da una pista ciclabile quanto mai stretta e per nulla scorrevole per gli zig-zag che la caratterizzano, fra l’altro interrotto da diversi spazi adibiti a parcheggio macchine. Se poi vogliamo spaccare un capello in quattro, forse la piastrellatura in travertino poteva essere realizzata con colori più evidenti per evitare che il bianco fosse meno invadente come sulla passeggiata litoranea del Lido di Camaiore. Comunque un rilievo del tutto secondario perché ora, come passeggiata pedonale, è quanto di meglio si potesse fare. Inoltre è stato giustamente realizzato solo un varco per i mezzi di soccorso, dato che qui siamo in prossimità del mare e quindi zona di possibili soccorsi ai bagnanti che frequentano i numerosi stabilimenti balneari della zona.
Lasciando da parte polemiche e critiche, l’inaugurazione – avvenuta alla presenza di tutte le autorità civiche e militari della città – ha visto una grande partecipazione di pubblico, il quale ha molto gradito non solo i buffet offerti dai gestori degli stabilimenti balneari, ma anche il concerto che la sera ha visto protagonista Malika Ayane che proprio qui ha iniziato il suo tour estivo 2022.
Mario Pellegrini