È stata presentata oggi (4 giugno) alle Scuderie Medicee di Seravezza la 23.esima edizione del Solstizio d’estate che si svolgerà a Pruno, Cardoso e Volegno. Iniziativa che come di consueto è organizzata dall’Associazione di volontariato I Raggi di Belen, e quest’anno è dedicata alle “Radici, dalle Apuane al Sannio. Alla ricerca di coloro che partirono”. Si svolgerà dal 17 al 26 giugno, e segnerà la ripartenza dopo i due anni di stop causati dalla pandemia, così come lo era stato alle origini quando il Solstizio nacque per risorgere dopo il disastro dell’alluvione del 19 giugno 1996. Il Solstizio è così diventata la rassegna culturale più importante e longeva dell’Alta Versilia.
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno – Radici – è dedicato al riferimento degli antenati Liguri Apuani, che furono deportati dai Romani nel Sannio intorno all’anno 180 a.C., circa duemila e venti anni fa. Non tutta la popolazione, però, visto che recenti studi hanno confermato legami genetici tra gli abitanti dei borghi di queste due aree così lontane. Sarà questo il filo conduttore della rassegna: un’unica umanità, radici lontane e comuni, lo straniero che è in realtà nostro fratello, oltre alla ricostruzione storica e genetica di questa storia così antica, e una riflessione sull’oggi e sulle parole, spesso violente e aggressive, che ruotano intorno al concetto di straniero.
Il programma delle manifestazioni del Solstizio d’estate 2022 avrà come punto focale l’arrivo dal Sannio di una delegazione di abitanti di Circello, paese della provincia di Benevento, tra cui vi saranno alcuni di coloro che ancora portano i marcatori genetici che li rendono lontani consanguinei degli Apuani. Il programma prevede presentazioni di libri e di studi universitari, proiezioni, esperti di incisioni rupestri e pennati incisi, conferenze e osservazioni sullo studio delle stelle a cura del professor Risaliti dell’Università degli Studi di Firenze e del Gruppo Astronomico Viareggio. Il tutto coniugato con spettacoli di intrattenimento. In calendario, inoltre, escursioni, concerti di musica, momenti dedicati ai bambini nelle diverse piazze ed aie di Pruno e Volegno, laboratori per bambini sul tema della pace.
“Crediamo – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Stazzema Serena Vincenti – che guardare alle nostre radici sia un po’ guardare al nostro futuro, riscoprendo legame che neppure la violenza di una deportazione ha potuto rompere per sempre: come amministratori abbiamo il dovere di difendere la nostra storia dalla omologazione perché nelle nostre radici ci sono i valori che ci possono costruire legami solidi per il futuro. Nella difesa della nostra storia, del nostro passato, del nostro ambiente c’è la salvezza di questi luoghi con l’obiettivo di costruire un percorso di valorizzazione di turismo lento e rispettoso che può essere fonte di sviluppo”.
“Dopo due anni di forzata interruzione del Solstizio a causa della pandemia, torniamo a organizzare un evento molto amato dalle tante persone che frequentano le nostre Comunità – osserva il presidente dell’associazione I Raggi di Belen Andrea Guidi – incentrando la manifestazione sui legami indissolubili che connettono le persone dei nostri luoghi, dal DNA alla resilienza, affinità che né il tempo né la distanza potranno mai intaccare”.
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dell’Unione dei Comuni della Versilia, del Parco Regionale delle Alpi Apuane, dei Comuni di Stazzema, Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Camaiore.