Nuove modalità di svolgimento delle sedute consiliari: il consiglio comunale ha approvato (con il voto contrario di Creare Futuro e Insieme e l’astensione della consigliera Francesca Bonin) la nuova disciplina delle assemblee che, in caso di necessità, potranno svolgersi anche in forma mista e in videoconferenza. Una estensione delle opportunità di svolgimento delle sedute che, in caso di comprovate necessità, potranno anche svolgersi non in presenza, per tutti i consiglieri o per alcuni di loro.
Il provvedimento è frutto dell’esperienza vissuta con il periodo pandemico che aveva introdotto, con disposizione ministeriale, le sedute da remoto per limitare i contagi da Covid-19. Una necessità di cui si cerca adesso di fare virtù, in caso di problemi o, semplicemente, per ampliare le opportunità di partecipazione per i consiglieri eventualmente impossibilitati a garantire la loro presenza fisica.
Sarà il presidente del consiglio comunale, sentita la conferenza dei capigruppo, a decidere la modalità di convocazione della seduta.
“L’auspicio è che si possa sempre procedere con le sedute in presenza – commenta il presidente del consiglio Marco Pellegrini – ma, qualora ci fossero dei problemi, questa rivisitazione del regolamento ci permetterà di avere una disciplina chiara sulle modalità di svolgimento, per garantire sempre la partecipazione di tutti i consiglieri, facendo tesoro delle opportunità offerte dalla modernizzazione e dalla digitalizzazione”.
Il Comune di Seravezza si pone in linea con quanto approvato da altri enti, come la Provincia di Lucca, introducendo questa nuova opportunità che apre tre scenari possibili: sedute totalmente in presenza, miste con una parte di consiglieri in presenza e una parte da remoto, videoconferenza per tutti, come peraltro avvenuto nel lungo periodo della pandemia.
Il regolamento prevede tutti i dettagli in merito all’identificazione dei partecipanti mediante riconoscimento visivo e vocale (da parte del segretario comunale), presentazione e scambio della documentazione mediante l’utilizzo della posta elettronica per un passa carte immediato, le condizioni richieste per la partecipazione in videoconferenza come un luogo che garantisca esclusività, riservatezza e stabilità di connessione internet “per una corretta percezione audio-visiva degli interventi e delle dichiarazioni” e, ancora, la garanzia in merito all’esclusività dell’impegno consiliare, l’adeguato utilizzo di microfono e videocamera in modo tale che non siano ripresi altri soggetti.
È evidente che la modalità in videoconferenza per tutto il consiglio dovrebbe scattare in casi di emergenza, ad esempio in presenza di un focolaio pandemico, mentre la modalità mista potrebbe lasciare a casa ma garantire la presenza ai lavori di quei consiglieri impossibilitati a partecipare perché magari influenzati o infortunati.
Ovviamente i consiglieri impossibilitati a partecipare in presenza dovranno dimostrare i motivi di impedimento e, anche se la nuova disciplina non prevede maglie strette, si confida sul senso civico e sulla volontà di rispondere con responsabilità al ruolo di cui si è stati investiti dagli elettori.