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venerdì, Novembre 22, 2024

Edilizia pubblica: sfrattata una famiglia con tre bambini da una casa occupata abusivamente

È stato eseguito stamani lo sfratto di un alloggio di edilizia residenziale pubblica occupato abusivamente in via Piave a Querceta. Poco dopo le 9.30 si sono presentati alla porta di un quarantenne i responsabili degli Uffici Sociale e Casa del Comune con l’assessore Stefano Pellegrini, alla presenza delle forze dell’ordine con agenti della Polizia Municipale, dei Carabinieri di Querceta e della Polizia del commissariato di Forte dei Marmi, a garanzia che tutto si svolgesse in modo ordinato – come del resto è avvenuto – in considerazione dell’opposizione al provvedimento manifestata dall’occupante. Nell’abitazione era presente la moglie con il figlio di due anni, mentre gli altri due bambini si trovavano all’asilo. Si è quindi proceduto allo sgombero accompagnando poi moglie e figli in una struttura idonea, in attesa di una nuova sistemazione. In casa anche sei pesciolini rossi che sono stati “adottati” dalla Polizia Municipale.

Una vicenda che si trascina dal mese di settembre quando il Comune ha avviato un procedimento amministrativo per occupazione senza titolo di un alloggio ERP da parte di un quarantenne residente nel comune di Stazzema. Entro sette giorni da quel primo provvedimento, l’occupante avrebbe dovuto lasciare libera l’abitazione ma così non avvenne, tanto che presentò delle controdeduzioni rigettate dal Comune in quanto non idonee a giustificare l’indebita occupazione. Una vicenda paradossale dato che l’occupante abusivo aveva preso possesso dell’alloggio senza alcun diritto, dichiarando di aver trovato copia delle chiavi in maniera fortuita.

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A ottobre una nuova ordinanza per il rilascio dell’alloggio che, inizialmente previsto per il 1° dicembre, era stato rinviato ancora per consentire al cittadino di trovare una regolare soluzione abitativa, grazie anche al sostegno dei servizi sociali comunali. Ma la pazienza, la buona volontà e l’impegno dei servizi sociali del Comune niente hanno potuto dinanzi alla “scarsa collaborazione dell’occupante che – si legge nell’ordinanza di sgombero – di fatto non ha mai voluto prendere in considerazione le misure proposte, ostinandosi a perpetrare l’occupazione abusiva dell’immobile”.

Un’ulteriore diffida è arrivata lo scorso febbraio, imponendo il rilascio ancora una volta entro sette giorni dal ricevimento della comunicazione. Ma anche questa volta l’occupazione abusiva dell’alloggio – sul quale peraltro non risultano pagate neppure le utenze – è andata avanti, precludendo in questo modo l’affidamento a chi ne aveva regolare titolo.

“Il settore servizi sociali ha posto in essere tutte le attività possibili – si precisa – nella finalità di addivenire ad una soluzione bonaria della questione, lasciando anche all’occupante un ampio margine temporale per potersi riorganizzare, tutti tentativi che si sono purtroppo rivelati inutili a causa del comportamento non collaborativo dell’occupante”.

Così, a seguito di una nuova ordinanza del funzionario del sociale emessa il 2 maggio, si intimava il rilascio dell’abitazione entro e non oltre 30 giorni, fissando appunto al 15 giugno il recupero coattivo che permetterà adesso l’attribuzione a un nucleo familiare inserito in graduatoria e in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.

“Un provvedimento necessario – spiega l’assessore al sociale Stefano Pellegrini – sia per garantire il rispetto della legge sia il diritto ad un alloggio per quanti sono in graduatoria e seguono con rispetto le regole per l’attribuzione”.

L’alloggio occupato abusivamente

Una situazione delicata quella degli alloggi popolari sulla quale sta lavorando l’assessore Pellegrini, delegato dal sindaco a seguire i rapporti con ERP e a rimettere ordine in questo complesso e delicato settore.

“Si tratta di un ambito molto sensibile – precisa l’assessore Stefano Pellegrini – in quanto va a investire un diritto inalienabile del cittadino, qual è quello alla casa. Il percorso avviato con ERP mira a rimettere ordine in questo settore, partendo da un monitoraggio che è in corso sulla situazione abitativa del comune, verificando i titoli ad occupare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, lo stato delle abitazioni, le opere di manutenzione e il decoro delle stesse, migliorando così anche la qualità di vita dei residenti”.

Seravezza ospita sul territorio 222 alloggi di edilizia pubblica, per un totale di oltre 4 mila metri quadri, suddivisi in alloggi di più metrature. Le abitazioni popolari sono presenti a Seravezza in via Veneto, via Lombardi, via Buonarroti, via Marconi, via Roosevelt, via Bonuccelli, via Interna, via Berti e via D’Azeglio; a Valventosa in via Gino Lombardi; a Corvaia in via Esterna; a Ripa in via De Gasperi, via Iacopi, via Del Popolo e via Della Chiusa; a Querceta in via Don Minzoni, via Mordure e via Piave; a Ruosina in via Zarra e via Lombardi; a Pozzi in via Trento, via Guicciardi, via San Giuseppe, via Salvatori, via Tre Usci e via Giannecchini.

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