Non servono certamente nuove tasse per imprese e famiglie per rilanciare l’economia, occorrono invece maggiori investimenti produttivi. Gli spiragli di ripresa ci sono (export e dati occupazionali sono positivi), ma occorre consolidare una possibile crescita accompagnando gli investimenti delle imprese che vogliono crescere per aumentare la produzione industriale che purtroppo ristagna.
Le entrate dello Stato grazie ai fenomeni positivi sono in miglioramento ma la crescita sperata a fine anno del PIL appare oggi ferma sotto l’1% previsto a fine 2024. La diminuzione dei tassi di interesse deve poter essere utilizzata come leva per far crescere i finanziamenti bancari alle aziende e famiglie: questo è il modo migliore per aiutare produzione e ripresa con aumento sperabile del fatturato globale. Le tasse retroattive, peraltro di dubbia costituzionalità, abbassano le motivazioni e le volontà imprenditoriali che debbono invece essere aiutate perché, come è noto, le aspettative future in economia valgono più della congiuntura presente.
Per sostenere sviluppo e occupazione occorre far conto anche della concorrenza fiscale fra i paesi dell’Unione anche per attirare risparmi e investimenti. Per questi motivi occorre puntare sui provvedimenti INDUSTRIA 5.0 e PNRR quali strumenti agevolativi che consentano l’utilizzo di risorse per uno sforzo produttivo necessario.
La ripresa, per le caratteristiche che il mercato esprime, si può realizzare riuscendo a coniugare le volontà della componente pubblica e privata per spingere congiuntamente sui meccanismi positivi che fanno aumentare la produzione industriale. Di questo sicuramente abbiamo bisogno con un sistema bancario che, utilizzando anche le garanzie pubbliche MCC e SACE che dovranno essere mantenute anche in futuro, può veramente esercitare il suo ruolo al servizio delle imprese che risultano ovviamente meritevoli di assistenza finalizzata.
Una maggiore collaborazione fra istituzioni bancarie e PMI può rappresentare non solo una positiva occasione per le Aziende di credito e le imprese: può dare un contributo decisivo alle possibilità di sviluppo economico reale del nostro Paese. Competenza, rispetto e coraggio sono per le aziende e non solo le ‘parole d’ordine’ per guardare avanti in positivo nonostante le negatività e le problematiche interne ed internazionali (le guerre in atto, la calamità naturali occorse, la recessione nel paese ‘locomotiva’ dell’Europa, le incertezze legate alle elezioni presidenziali USA per citarne alcune fra le più importanti). Solo con un rinnovato impegno che si assuma tutte le responsabilità in un presente difficile l’imprenditore può creare i presupposti per cogliere tutte le opportunità che comunque anche oggi si presentano sul mercato.
Gianfranco Antognoli