“In merito alla Strage di Viareggio bisogna ricordare che nei tredici lunghi anni che ormai ci separano da quella notte sono state pronunciate ben quattro sentenze, tutte di condanna verso i vertici delle società coinvolte. Tutti i giudici, da Lucca a Roma, passando per Firenze, hanno riconosciuto la responsabilità oggettiva dei vari amministratori: a Viareggio non si è verificato un incidente, ma una conseguenza di comportamenti e decisioni che hanno nomi e cognomi precisi”. A sottolinearlo sono i consiglieri comunali della Lega, Alberto Pardini, Alessandro Santini, Maria Pacchini e Walter Ferrari, per conto della sezione della Lega di Viareggio tutta.
“La verità processuale confermata dalla Corte d’Appello si incontra ancora una volta con la verità dei fatti da sempre sostenuta dalla Procura, dai familiari delle vittime e dalla Città di Viareggio – proseguono i consiglieri della Lega – . La conferma delle condanne è un passaggio importantissimo e, al netto dei due pesanti nei della prescrizione e del venir meno dell’aggravante dell’infortunio sul lavoro, rappresenta un piccolo, storico traguardo per la giustizia italiana. Un traguardo il cui merito va principalmente a chi fino in fondo non ha mai abbandonato la strada della ricerca della verità e delle responsabilità”.
“La parola ‘fine’ alla vicenda processuale di Viareggio è sempre meno lontana, di certo questo processo ha messo a nudo i limiti di un sistema giudiziario che dopo quattro sentenze di colpevolezza ancora non può definirsi chiuso – concludono – . Per quanto ci riguarda abbiamo sempre cercato di essere al fianco dei familiari delle vittime, con posizioni, atti e fatti che non hanno mai lasciato spazio a dubbi, perché questo ci chiedevano la Città e le nostre coscienze, e questo continueremo a fare anche in futuro verificando, per esempio, che i 200mila euro di risarcimento vengano destinati dall’Amministrazione alle attività del Tavolo della Memoria”.