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mercoledì, Gennaio 15, 2025

+35% di investimenti ma tagli alle risorse per le strade: le Province toscane preoccupate per le scelte del Governo

Approvati i bilanci in tutte le Province toscane, il presidente di UPI Toscana, Gianni Lorenzetti, ha espresso preoccupazione per i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2025, che ridurranno in modo significativo le risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale.

“Durante l’Assemblea nazionale delle Province italiane che si è svolta a Roma lo scorso dicembre – ha dichiarato Lorenzetti – , avevamo apprezzato la disponibilità manifestata dai rappresentanti delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, inclusi i ministri Calderoli e Piantedosi. Le loro parole ci avevano fatto sperare in una concreta volontà di riformare e valorizzare il ruolo delle Province. Tuttavia, i tagli inseriti nell’ultima manovra sembrano andare in una direzione diversa, mettendo a rischio la sicurezza e lo sviluppo dei nostri territori”.

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In particolare, il comma 1076 della Legge 205/2017 aveva garantito una pianificazione economica stabile, prevedendo 275 milioni di euro annui dal 2024 al 2034 per interventi di manutenzione stradale. La nuova legge di bilancio, invece, riduce progressivamente questi stanziamenti, portandoli a 93,5 milioni di euro nel 2029 e a 79 milioni di euro nel 2034, con una riduzione superiore al 70%.

“In Toscana, nel solo 2029, perderemo oltre 19 milioni di euro destinati alla manutenzione di strade e ponti – sottolinea Lorenzetti – . È difficile comprendere come si possano destinare risorse ingenti a opere come il Ponte sullo Stretto di Messina, mentre si tagliano i fondi per la sicurezza delle infrastrutture locali, fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini e lo sviluppo dei territori. La manutenzione stradale non è un costo superfluo, ma un investimento essenziale”.

“Se si vuole davvero dare nuova forza alle Province è necessario garantire loro le risorse per svolgere le funzioni essenziali e gli investimenti, anche alla luce della capacità dei nostri enti che hanno aumentato del 35% la spesa per opere pubbliche come certificato dal Ministero. Chiediamo coerenza e responsabilità: non si può parlare di riforme senza fornire gli strumenti necessari per attuarle”, ha concluso il presidente di UPI Toscana.

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