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sabato, Aprile 19, 2025

A Maggiano il teatro prende per mano la fragilità: visite guidate e spettacoli. Offerte per un restauro speciale

Sarà una giornata di eventi quella di sabato 26 aprile all’ex manicomio di Maggiano. Si parte la mattina con la visita guidata “Sorella Follia” che si svolgerà in due turni, alle ore 9:30 e alle 11.

Tutte le offerte raccolte saranno devolute al restauro dello storico cartello “DIVISIONE FEMMINILE” caduto per usura del tempo e che fece realizzare negli anni cinquanta lo stesso Mario Tobino, come riporta nel libro Il manicomio di Pechino edito da Mondadori: “22 marzo – Non ho saputo ieri trattenermi di andare più volte ad ammirare i due grandi cartelli che ho fatto fare e che sono stati messi sopra le porte dell’ingresso Uomini e Donne. Portano la scritta: “Divisione femminile” e Divisione maschile”.  Sono due lunghi rettangoli di vetro nero, le parole sono in oro e chiaramente rilucono.  Intorno hanno la cornice di legno verde bottiglia, che bene intona. Le porte d’ingresso dove sono infissi i due cartelli, l’ingresso delle Divisioni, sono contornate da una lista di pietra bruna, e intorno c’è il portico antico, anch’esso abbrunito e poroso per il tempo. Tali colori, nero-oro-verde cupo intonano e invece che lugubrità echeggiano un che di solenne, di sereno, persino un certo fasto che suggerisce l’ordinato benessere”.

Nel pomeriggio si svolgerà un doppio evento: “Il Teatro prende per mano la Fragilità”, restituzioni laboratoriali a cura della Associazione Teatrale Guarnieri, e la possibilità di effettuare visite guidate a cura della Fondazione Tobino.

Alle ore 15 si svolgerà la visita guidata “Sorella Follia” con a seguire performance teatrale “Il mio nome è Jonathan” del Gruppo Giovani della Associazione Teatrale Nando Guarnieri con la regia di Miriam Iacopi. Il Gruppo Giovani della Associazione Teatrale  Guarnieri è formato da ragazzi delle Scuole Superiori del Comune di Lucca e Università.

“I percorsi teatrali hanno finalità formative e didattiche – si legge nella presentazione dell’iniziativa – . Fare, Creare, Partecipare: in queste tre parole è racchiuso il senso del Teatro Educativo con una valenza pedagogica da non sottovalutare, aumentare la capacità di problem solving  favorendo la fiducia in se stessi. La società vuole i “Perfetti” e non ci  rendiamo conto che molto spesso la perfezione genera l’individualismo e l’incomunicabilità. Ognuno ha la sua voce nel mondo, fondamentale aiutare i ragazzi a far vivere le proprie fragilità come una ricchezza e non come limite. Il  teatro aiuta nella vita di tutti i giorni, dalla sfera emozionale al Public speaking e consente di arricchire il proprio bagaglio emotivoculturale e collettivo sviluppando una crescita personale del ragazzo che può essere utile nel presente come nel futuro. Oggi Incontrare il Teatro e andare a Teatro  significa essere protagonisti attivi di nuovi obiettivi culturali. Il teatro quando è ricerca, costringe a mettersi in gioco tra paure e verità,scava  sotto la maschera sociale incontrando emozioni. Nei giovani il teatro colma la mancanza di percorsi dedicati alla conoscenza e alla comprensione”.

Alle ore 16:30 visita guidata “Sorella Follia” e a seguire performance teatrale “La Gruccia” del gruppo Donne di Maglia della Associazione Teatrale Nando Guarnieri con la regia di Miriam Iacopi.  

“La vita dei poeti assomiglia a quella delle farfalle – si legge nella presentazione dello spettacolo – : hanno gli stessi traffici con l’effimero, la solitudine e la bellezza. Si  piange e si canta in macchina si danza dentro si grida fuori. In fondo la vita di una donna è appesa a una “Gruccia”. Sono queste le tematiche che il Gruppo Donne di Maglia affronta in quel rapporto tra corpo e parola diventando comunicazione attraverso la poesia di Alda Merini. Un modo insolito di incontrare i poeti ,un modo concreto di incontrare l’universo femminile. Aperto o chiuso simbolicamente appeso a una o tante grucce che a sua volta si fanno pesanti e altre volte leggere. L’incontro di una Donna moglie madre e figlia e tante altre. Quella Donna molte volte raccontata attraverso il linguaggio teatrale si concretizza in una comunicazione moderna. Ecco che a volte la gabbia della pazzia incontra una piuma, altre volte una foglia secca che diventa  polvere che lascia intravedere una mela rossa legata a quel sottile equilibrio che unisce il fuori e dentro. Raccontarsi e raccontare una Alda Merini che sorride dietro una grata fatta di solitudine e coraggio. Il percorso tutto al femminile utilizza il linguaggio teatrale basato sul simbolismo e nasce dopo una lettura del libro di Fabio Stassi. Con in Bocca il Sapore del mondo, accoglie le poesie della Merini cogliendo la modernità”.

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