Prosegue a Lucca la terza edizione di Pianeta Terra Festival, dedicata al tema “Le comunità naturali”. Dopo i numerosi eventi che in questi giorni hanno gremito le varie location del festival, con autori di fama mondiale, studiosi ed esperti, la manifestazione ci dà appuntamento a domani, sabato 5 ottobre, per una giornata nel segno delle scienze, del corpo umano, della tecnologia e non solo.
Si inizia alle 10, presso l’Orto botanico, con l’incontro “Click, fischi e canti: il linguaggio della comunità delle balene e dei delfini”, in cui Daniela Silvia Pace, esperta di cetacei e di acustica in ambiente marino, ci conduce in un suggestivo viaggio alla scoperta delle ‘voci’ dei mammiferi più grandi del mondo. In contemporanea, nella Sala Tobino di Palazzo Ducale, si parla del microbiota, l’insieme di microrganismi che regola la comunicazione tra il cervello e l’intestino: Maria Rescigno, tra le massime esperte al mondo e ricercatrice di frontiera, ci racconterà l’importanza degli ospiti microbiotici e il modo in cui possiamo prendercene cura affinché siano nostri alleati.
Alle 10.15, alla Casa del boia, il linguista e neuroscienziato Andrea Moro esplora l’esistenza delle lingue impossibili, mentre alle 11.30, di nuovo nella Sala Tobino di Palazzo Ducale, lo zoologo Maurizio Casiraghi ci porta tra prati, campi coltivati e terre esotiche o domestiche, dove scovare la bellezza nascosta e spesso invisibile degli insetti. Sicuramente tra gli eventi più attesi, ironico e divulgativo, anche quest’anno a Pianeta Terra Festival arriva, alle 12.15 alla Casa del boia, il talk impossibile di Radio3 “Tutta l’umanità ne parla”, scritto da Michele De Mieri, dove grandi intellettuali e scrittori vestono i panni di alcune grandi menti dell’umanità (e non solo). Il gioco comincia così: chissà cosa si diranno in questa edizione del festival, e visto il tema, il grande chimico e inventore Alessandro Volta, il filosofo e biologo evoluzionista russo Pyotr Alexeyevich Kropotkin e un Lupo della Garfagnana? Sul palco lo scrittore e giornalista Edoardo Camurri.
Vittorio Gallese, neuroscienziato di fama mondiale, tra gli scopritori dei neuroni specchio, è protagonista dell’assolo “Cosa ci rende umani?”, in programma alle 15 alla Casa del boia. Noi uomini siamo essenzialmente esseri relazionali; deriviamo dai “noi” di cui siamo parte. Ma cosa c’è alla base della nostra possibilità di comprenderci, amarci, cooperare?
Alle 16, la Chiesa di San Francesco accoglie Michela Marzano, docente di Filosofia morale presso l’Université de Paris, scrittrice e giornalista, che terrà una sorprendente lezione sulla fiducia, una scommessa, per l’uomo, tanto rischiosa quanto essenziale. Perché, per vivere insieme, bisogna imparare a contare sugli altri e a fidarsi di loro. L’Intelligenza Artificiale è al centro dell’incontro previsto per le 17.15 alla Casa del boia. Francesca Rossi, informatica e ricercatrice che vanta oltre 30 anni di ricerca nel settore, ci introdurrà al suo funzionamento, spiegandoci anche quali sono i rischi e le opportunità che essa porta con sé e in che modo possa aiutare, o danneggiare, la nostra lotta al riscaldamento globale. Introduce Pier Luigi Pisa, giornalista de “La Repubblica”, storyteller, autore di web serie sui protagonisti dell’innovazione.
Alle 17.30 l’Orto botanico ci aspetta con “Flower Power”, uno spettacolo per esseri umani e piante tutto da godere attraverso le parole di Alessandra Viola, giornalista e divulgatrice scientifica, che sarà accompagnata dal violino di Clarice Curradi.
Alle 18 arriva in San Francesco Dario Fabbri, uno dei più influenti, originali e noti analisti, per leggere la crisi ecologica dal punto di vista di una “geopolitica umana”, mentre alle 18.45 si torna di nuovo alla Casa del boia dove la scienziata Gaia Vince, vincitrice del Royal Society Science Book Prize, descriverà come possiamo pianificare e gestire le inevitabili migrazioni climatiche che interesseranno la Terra nei prossimi cinquant’anni. Insieme a lei, lo scrittore, traduttore e giornalista Fabio Deotto.
Per finire, alle 21, nella Chiesa di San Francesco, lo psicoanalista Vittorio Lingiardi ci stupirà ancora una volta con una lectio originalissima sul corpo e i suoi organi.
Gli eventi saranno trasmessi in streaming sul sito www.pianetaterrafestival.it
I messaggi del Presidente Mattarella e di Papa Francesco
Il Festival ha ricevuto due riconoscimenti di importante rilievo istituzionale nella giornata di apertura nel Complesso di San Francesco di Lucca.
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, esprimendo il proprio apprezzamento per gli intenti e il messaggio promosso dal Festival, ricorda che “la tutela delle risorse naturali, della biodiversità e degli ecosistemi rappresenta un impegno universale necessario, oltre che un dovere morale, che richiama Istituzioni e comunità ad agire in modo sinergico per implementare uno sviluppo equo e sostenibile”. Prosegue il Presidente della Repubblica sottolineando che “la salvaguardia delle risorse ambientali non rinnovabili costituisce una sfida globale da affrontare e risolvere nell’interesse delle generazioni presenti e future; occorre diffondere una cultura della sostenibilità che sensibilizzi a concorrere alla protezione del pianeta mediante azioni quotidiane”.
La lettera di Papa Francesco rivolta al Festival, che per tramite dell’Arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti, ha indirizzato il suo saluto “agli organizzatori, ai relatori e a tutti i presenti esprimendo apprezzamento per il significativo evento” – auspicando – “che le giornate di studio e di confronto su una tematica di grande attualità possano incoraggiare la sensibilità ecologica mediante un fecondo dialogo tra mondo dell’economia, delle imprese, delle istituzioni e della società civile”. Papa Francesco ha inoltre richiamato “il necessario corresponsabile impegno di tutti nel suscitare atteggiamenti etici volti al rispetto e alla tutela del creato, dono incomparabile di Dio, affinché sia luogo abitabile per tutti”.
Con sentita gratitudine, la comunità del Pianeta Terra Festival ringrazia il Presidente Mattarella e Papa Francesco per le parole di apprezzamento e di esortazione a proseguire convintamente nel lavoro di costituzione, crescita e diffusione di una rinnovata coscienza dei rapporti tra uomo, sviluppo e natura.