Sarà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, il protagonista delle Silvio Ferri Lectures 2024 che si terranno mercoledì 13 marzo nella Sala del Trono di Palazzo Ducale a Lucca, alle ore 17. Ingresso libero e gratuito.
Egittologo, ha promosso la realizzazione di numerose mostre temporanee e itineranti, l’organizzazione di convegni e workshop e progetti di inclusione sociale e ha sviluppato collaborazioni con musei, università e istituti di ricerca, in ambito sia nazionale che internazionale.
Prima di assumere la direzione del Museo Egizio, è stato curatore della sezione egizia del Rijksmuseum van Oudheden di Leiden e membro dell’Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor. Dal 2011 è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara e dal 2020 della missione congiunta IFAO-Museo Egizio a Deir al Medina (Egitto). Ha inoltre servito come membro dei comitati scientifici di diversi musei e istituzioni italiani e internazionali.
Tante le sue iniziative che hanno consentito di avvicinare quante più persone possibili ai temi dell’egittologia, dell’archeologia, della storia, della cultura e ‘materialmente’ alle sale del museo che dirige dal 2014 con risultati notevolissimi, aumentando la notorietà e l’attrattività di un’istituzione di per sé prestigiosa e sostanzialmente unica al mondo.
Non si poteva immaginare un ospite più adeguato al contesto delle Silvio Ferri Lectures, in un evento, introdotto dalla professoressa Maria Luisa Catoni, che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Prof. Catoni stessa (Scuola IMT Alti Studi Lucca) e che vanta importanti patrocini: oltre alla Scuola IMT Alti Studi Lucca, la Scuola Normale e l’Università di Pisa, ci sono infatti la Provincia e il Comune di Lucca, l’Accademia di Scienze Arti e Lettere e infine il Comune di Borgo a Mozzano, di cui Ferri era originario.
Di grande attualità anche il tema dell’incontro “Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale”. Argomento decisamente complesso e multidisciplinare, perfettamente in linea con lo spirito poliedrico di Silvio Ferri, la cui brillante carriera si mosse tra ricerca e insegnamento. Protagonista della grande missione archeologica italiana a Cirene tra il 1920 ed il 1925, fu ispettore alla Soprintendenza agli Scavi di Reggio Calabria dal 1927 al 1931. Dopo essere stato insegnante di lettere latine e greche nei Licei, ottenne la cattedra di Archeologia presso l’Università di Palermo a partire dal 1940 e successivamente divenne Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Classica presso l’Università di Pisa dal 1946 fino al 1966. Diventò Accademico dei Lincei nel 1962 e ricoprì il ruolo di presidente dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti dal 1958 al 1978.
Uno studioso acuto e straordinariamente innovativo che si distinse anche per etica civile e coraggio: se ne ricorda volentieri il ruolo fondamentale che svolse in piena guerra mondiale, nel 1943, a favore della popolazione della Valle del Serchio. Grazie alla conoscenza della lingua tedesca evitò rappresaglie nei confronti delle donne e dei bambini di Valdottavo e, di fatto, riuscì a mediare per salvare Partigliano dalla furia dei nazisti.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione dedicata alla precedente edizione, “Silvio Ferri, un archeologo fuori dal coro”, testi di Salvatore Settis e Ambra Carta, curata dalla professoressa Catoni con la collaborazione di Elisa Bernard e l’editing di Maria Pacini Fazzi Editore.
Scienza, divulgazione e impegno civile: incontriamo un protagonista del presente per onorare la memoria di uno del passato.