Ricavi ancora in crescita, dopo un 2023 eccezionale per utili, e costi in discesa per le più importanti banche italiane (INTESA, UNICREDIT, BANCO BPM, MPS e BPER) nel primo trimestre di quest’anno. E’ quanto rileva uno studio della fondazione FIBA della First CISL sui bilanci delle prime 5 banche nazionali. Inoltre continuano a diminuire gli sportelli e gli occupati del settore (taglio dei costi fissi) e soprattutto frenano gli impieghi, cioè i finanziamenti all’economia reale che rischia di risentirne pesantemente per gli investimenti produttivi da effettuare.
Lo studio analizza i conti trimestrali delle banche dove i proventi segnano un aumento medio del 10% circa. E’ il margine di interesse (più 15%) che spinge l’utile netto a 6 miliardi (più 25%) una crescita molto forte in rapporto al confronto con il 2023, già molto positivo. La riduzione degli sportelli e degli addetti genera un risparmio sui costi che fa aumentare redditività e produttività del sistema banche. Dai dati presi in esame emerge che il costo del credito o costo del rischio cala ulteriormente rispetto ai dati dell’esercizio precedente.
Le banche italiane performano quindi complessivamente meglio, in questo spaccato di 2024, rispetto agli anni precedenti confrontando i vari parametri con le principali banche europee. Le banche italiane, concludendo, certamente possono beneficiare della politica dei tassi della BCE che riconosce il 4% dei depositi (che al nostro sistema costano mediamente meno dell1%) ma debbono preoccuparsi di più di costituire un volano dello sviluppo della economia del nostro Paese in termini di crescita del PIL atteso e dei livelli occupazionali.
L’Italia ha bisogno di mobilitare il risparmio privato e l’offerta di credito per accompagnare gli investimenti produttivi: questa è la condizione perché si realizzi un miglioramento e ampliamento degli asset industriali che sono la vera premessa per una crescita reale della nostra economia di trasformazione: Per gestire la transizione digitale, ecologica ed energetica occorrono investimenti pubblici e privati importanti che anche con il concorso del PNRR possono utilmente mobilitare e realizzare la ripresa.
Gianfranco Antognoli