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venerdì, Settembre 20, 2024

Cade per dieci metri, grave escursionista. Raffica di interventi del Soccorso Alpino: i consigli dei tecnici

Si susseguono gli interventi dei tecnici del Soccorso Alpino sul territorio provinciale di Lucca e di Massa Carrara. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto questa mattina, dopo che alle ore 8:30 la stazione di Lucca è stata allertata per soccorrere un escursionista caduto nel comune di Fosciandora in località San Bartolomeo sotto la strada che congiunge San Pellegrino al Rifugio la Vetricia, sopra la cittadina di Barga.

Sono partite due squadre, da Barga e da Castelnuovo di Garfagnana, che sono confluite sul posto. I due sanitari presenti nelle squadre del Soccorso Alpino hanno prestato le prime cure a S.E. di anni 64 proveniente da Fiorano (MO) che, a causa di una caduta di circa dieci metri, presentava un politrauma con escoriazioni multiple fra cui un trauma cranico ed un trauma toracico. Il recupero si è protratto per circa 50 minuti in quanto è stato necessario calare la barella per circa 100 metri e poi recuperarla verso l’alto per circa 180 metri su terremo molto ripido.

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Nei giorni scorsi i tecnici della stazione di Lucca erano intervenuti nella stessa zona per prestare soccorso ad una escursionista colta da forti crampi alle gambe che le impedivano di procedere. La donna si trovava assieme ad un gruppo formato da una famiglia di tre persone e due cani sul sentiero 20 della Cima dell’Omo sull’Appennino barghigiano. Sul gruppo, una volta allertati, si è immediatamente diretto un tecnico della stazione che stava percorrendo il solito sentiero, il quale ha prestato i primi soccorsi alla signora, confrontandosi telefonicamente con i sanitari della stazione di Lucca.

Una volta che la signora ha iniziato a stare meglio il soccorritore ha accompagnato la signora e la comitiva al vicino bivacco Caciaia, al riparo dal sole per prevenire colpi di calore. Successivamente è partita la squadra da Barga con personale sanitario, che ha raggiunto la signora al bivacco per constatarne le condizioni. L’intera comitiva è stata accompagnata al rifugio Giovanni Santi alla Vetricia, dove successivamente sono stati prelevati da un parente sopraggiunto in auto che li ha riaccompagnati a casa.

Al riguardo, il Soccorso Alpino “ricorda a chiunque voglia intraprendere una escursione in montagna in questo periodo così caldo, di studiare bene il percorso (commisurato alle proprie capacità fisiche e tecniche), di partire la mattina molto presto per ridurre i tempi di esposizione al caldo delle ore centrali del giorno, di utilizzare un cappellino o un telo per proteggersi dal sole diretto sulla testa e soprattutto di portare con sé molta acqua e di idratarsi spesso anche in assenza di stimolo, per prevenire disidratazione e crampi”.

La cattiva attrezzatura è stata la causa di un altro incidente avvenuto sul sentiero che da Massa sale verso il borgo di Casette per soccorrere una escursionista francese. La donna, che si trovava con un gruppo di connazionali, ha riportato una frattura alla caviglia. La squadra del CNSAS (Stazione di Massa), tramite manovre di corda e successivo trasporto a valle (con attraversamento di un fiume) tramite tecnica alla “lecchese”, ha portato l’infortunata fino all’attacco del sentiero. “Gli escursionisti – afferma il Soccorso Alpino – non avevano un equipaggiamento propriamente adatto alla montagna. Oltre all’equipaggiamento, a cominciare dalle calzature, bisogna prestare molta attenzione alle proprie capacità fisiche e valutare le condizioni ambientali, evitando le ore centrali della giornata e scegliendo itinerari provvisti di fonti d’approvvigionamento idrico”.

Sempre la stazione di Lucca era stata attivata nei giorni scorsi dal tecnico di centrale operativa per soccorrere una signora colta da un malore mentre si trovava sul greto del torrente Turrite in una zona in prossimità di Fabbriche di Valico. La signora di trovava non lontano dalla strada ma in un punto dove si rendevano necessarie manovre tecniche di recupero specifiche. Due squadre partite da Barga e da Castelnuovo di Garfagnana, costituite da tecnici e da un medico del SAST, hanno rapidamente raggiunto la signora che era assistita da astanti presenti sul posto. Nel frattempo la centrale operativa del 118 alta Toscana aveva inviato un’ambulanza tipo Bravo, senza medico a bordo. I tecnici del Soccorso Alpino hanno imbarellato l’infortunata nella barella e, con tecnica denominata lecchese, hanno portato la signora sulla strada dove l’aspettava l’ambulanza.

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