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domenica, Novembre 24, 2024

Cala il sipario su Pianeta Terra Festival. Riflessioni sul rapporto tra ambiente e comunità umana

Si chiude oggi, domenica 6 ottobre, a Lucca, la terza edizione di Pianeta Terra Festival, la manifestazione ideata, progettata e organizzata dagli Editori Laterza e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, giunta alla sua terza edizione, che anche quest’anno ha riscontrato grande successo e una sentita partecipazione da parte del pubblico. Tanti gli appuntamenti nella giornata conclusiva, che vedranno scrittori, giornalisti, personalità eminenti della comunità accademica e scienziati parlare del rapporto tra ambiente e comunità umana, con un occhio di riguardo al cambiamento climatico, ai disastri ambientali e alla salute dei nostri mari.

Alle 10.15, alla Casa del boia, arriva Fabio Ciconte, direttore dell’Associazione Terra!, saggista ed esperto di agricoltura e filiere alimentari, per accompagnarci, attraverso un coinvolgente monologo teatrale, sulle tracce della biodiversità ‘perduta’, mentre alle 11.30, nella Sala Tobino di Palazzo Ducale, c’è “Fatti non fummo a viver soli”, un incontro tutto filosofico sul vivere e, soprattutto, sul convivere, senza il quale la nostra non sarebbe vita. A confrontarsi sul tema saranno Carola Barbero, docente di Filosofia del linguaggio e Filosofia della letteratura, e Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica, entrambi presso l’Università di Torino. Insieme a loro, in sala, Paolo di Paolo, autore di romanzi, saggi e libri per ragazzi.

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Alle 12.15 la Cappella Guinigi ospita una lecture in collaborazione con l’Università di Pisa, nellaquale i docenti Edoardo Chiti e Tommaso Greco ci spiegheranno come il diritto possa saldare l’alleanza tra l’ambiente e le comunità, oltre che salvaguardare la salute degli ecosistemi. Conduce l’incontro Carlo Nicotra, giornalista del Corriere della Sera.

John Vaillant, scrittore e giornalista osannato negli USA, è protagonista di uno degli eventi più attesi della giornata. Alle 12.15, alla Casa del boia, ci racconteràattraverso le testimonianze degli abitanti in fuga, delle autorità, dei pompieri, quanto è accaduto il 3 maggio 2016 a Fort McMurray, in Canada: un incendio incontrollabile, che ha divorato migliaia di chilometri quadrati di terreno e generato una nube di fumo che ha creato un sistema meteorologico a sé, fatto di fulmini e grandine nera. Una storia esemplare che cisvela il culmine del Petrocene, la nostra era geologica, cuisiamo giunti a causa dell’incessante bisogno di energia. Conduce Fabio Deotto, scrittore, traduttore e giornalista.

Stefano Liberti, reporter di lunga esperienza, ci porrà di fronte alla trasformazione vorticosa che il Mediterraneo sta attraversando, a causa del surriscaldamento globale e dell’impatto delle attività antropiche, nell’incontro “Tropico mediterraneo. Alla scoperta di un mare che cambia”, in programma alle 15 alla Casa del boia.

Alle 15.15, all’Orto botanico, ci aspetta l’assolo del naturalista Stefano Fenoglio, autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, che risalirà la lunghissima storia dei fiumi mostrandoci come e perchédipendiamo da essi, adesso come 8.000 anni fa. In contemporanea, la Cappella Guinigi accoglie il geologo Michele Lanzinger, direttore dal 1992 al 2024 del Museo delle Scienze di Trento – MUSE, e il museologo, critico e storico dell’arte Maurizio Vanni, con i quali scopriremo come la Biomuseologia può essere d’aiuto per ridurre l’imponente impatto ambientale dei musei.

Alle 16 ci si sposta in San Francesco per “La famiglia umana”. Due ospiti di eccezione, il giurista Gustavo Zagrebelsky e la filosofa Roberta De Monticelli, direttrice della rivista internazionale Phenomenology and Mind, dialogheranno su come la nostra specie costruisce comunità, eda cosa, quest’ultima, siatenuta insieme.

Dalla Genesi all’Iliade, da Lev Tolstoj a SvetlanaAleksievič, da Carl Gustav Jung a Simone Weil. Alle 17.15, di nuovo alla Casa del boia, lo scrittore Nicola Lagioia ripercorre 2500 anni di letteratura provando a leggere la nostra attitudine distruttiva (e autodistruttiva) alla guerra non solo come un problema legato alle contingenze, ma come una gravissima malattia della nostra specie. Con una domanda fondamentale: potremo mai guarire?

Ultimo appuntamento del giorno, chiude la terza edizione di Pianeta Terra Festival uno spettacolo di parole e musica che vedrà sul palco Stefano Mancuso, direttore scientifico della manifestazione, e il Maestro Mario Brunello, violoncellista, uno dei più straordinari e ricercati artisti della sua generazione. Ne sarà teatro, alle 19, la Chiesa di San Francesco. Gli eventi saranno trasmessi in streaming sul sito www.pianetaterrafestival.it

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