Il 67% dei cittadini lucchesi, intervistati da Demopolis, ha dichiarato di aver incrementato la propria attenzione sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare negli ultimi 5 anni. “Un dato sicuramente molto positivo, che supera di 6 punti la media regionale e di 14 quella nazionale, a dimostrazione di come la sensibilità delle cittadine e dei cittadini della nostra provincia sia molto alta nei confronti di argomenti oggettivamente molto importanti. La ricerca effettuata da Demopolis su nostra richiesta ci permetterà come amministratori di rendere sempre più efficaci le politiche messe in atto in questi ambiti”, commenta il presidente della Provincia di Lucca Marcello Pierucci.
“Nella nostra provincia emerge una consapevolezza sui temi ambientali fuori dal comune – dice il consigliere provinciale, Luca Menesini – . È un risultato importante, sicuramente figlio anche del grande lavoro fatto negli anni come amministrazioni pubbliche sul tema. La lotta al cambiamento climatico, il riciclo e il riuso sono argomenti di cui i lucchesi parlano e per i quali si adoperano, e si vede anche nei risultati di differenziata prodotta. La sostenibilità è un patrimonio di conoscenze e sapere diffuso, che può anche essere messo a disposizione di altre realtà, perché grazie alla passione e all’impegno di tanti cittadini, nel nostro territorio è nato un modello. Siamo sulla strada giusta, è il momento di spingere al massimo”.
LA RICERCA – L’indagine ‘Consapevolezze e sensibilità dei cittadini in tema di economia circolare’ è stata presentata oggi a Palazzo Ducale e coordinata dal direttore di Demopolis Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. La ricercaè stata condotta per la Provincia di Lucca dall’Istituto Demopolis, dal 6 al 14 giugno di quest’anno su un campione di 1004 intervistati. Un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne della provincia, stratificato in base al genere, alla fascia di età e all’area di residenza. Rientra nell’ambito del progetto Super_Eco (in seno al programma Interreg Marittimo), che vede la Provincia di Lucca capofila e include alcuni elementi di confronto con il contesto regionale toscano.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E L’IMPATTO SUL TERRITORIO – Il 75% dei residenti in provincia di Lucca è preoccupato per gli effetti del cambiamento climatico e per l’impatto che questo può avere sul territorio. Con il moltiplicarsi di eventi climatici estremi, le preoccupazioni ambientali dei cittadini subiscono il forte impatto della cronaca. Sul territorio la sensibilità dell’opinione pubblica è particolarmente marcata. Si tratta di un dato di estremo interesse in un contesto d’opinione nazionale che sembra progressivamente ‘raffreddarsi’ rispetto all’urgenza di un impegno per accelerare la transizione ecologica verso l’economia circolare.
“E’ il dissesto idrogeologico, con gli esisti delle alluvioni – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – il principale timore espresso dall’84% dei cittadini della provincia di Lucca. Al secondo posto, oltre 6 intervistati su 10 si dichiarano preoccupati per le ondate di calore e gli incendi”.
La comunità lucchese, quindi, si dimostra particolarmente avveduta sulle vulnerabilità del territorio, ma anche sull’incidenza delle condotte individuali nella tutela dell’ambiente. Per il 70% il cambiamento climatico è determinato prevalentemente dai comportamenti dell’uomo, mentre 6 intervistati su 10 richiamano le responsabilità politiche dei Governi. Infine, appena il 23% ritiene si tratti di una naturale evoluzione del clima.
UNA MARCATA SENSIBILITA’ LUCCHESE – “La sensibilità ambientale in provincia di Lucca si dimostra particolarmente marcata – afferma ancora Vento – . A fronte di un clima di opinione nazionale meno appassionato al tema, il 67% dichiara di aver incrementato, nel corso degli ultimi 5 anni, la propria attenzione sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare”. In questo contesto, dunque, 2 cittadini su 3 si dicono informati sui temi dell’economia circolare, che viene prevalentemente associata a ‘riciclo’ (81%); riduzione degli sprechi e riuso (69%) e risparmio di risorse naturali (55%).
IL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO – La crisi energetica innescata dal conflitto russo-ucraino, deflagrato nel febbraio 2022 e le tensioni geopolitiche sui mercati mondiali, hanno avuto impatti violenti sul costo della vita della popolazione ed acceso – a livello nazionale – un dibattito sulla ‘differibilità’ della transizione ecologica e sistemica verso un’economia circolare. Si tratta di un mutato contesto percettivo che ha inciso sulle sensibilità ecologiche dell’opinione pubblica nazionale, in parte erodendole, ma che in provincia di Lucca non ha avuto un’incidenza troppo marcata.
INVESTIMENTI NELLA TRANSIZIONE – Il 71% dei cittadini intervistati sono convinti che sia necessario investire nella transizione verso un’economia sostenibile, in quanto i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici sono superiori agli investimenti per la transizione verde. In ragione di questa consapevolezza, l’analisi delle abitudini di limitazione dell’impatto ambientale della quotidianità in provincia di Lucca rivela buone prestazioni. La corretta e regolare differenziazione dei rifiuti (95%) è letteralmente plebiscitaria sul territorio, ma anche la limitazione dei consumi idrici ed energetici di casa (86%) si afferma largamente maggioritaria. Oltre la metà degli intervistati dichiara l’abitudine familiare di acquisti alimentari a km0 (63%), di tentare riparazioni prima di nuovi acquisti (62%), di provare a limitare riscaldamento (55%) e climatizzazione estiva (54%). Il 43% riesce a ridurre l’utilizzo di oggetti e packaging in plastica. Più faticoso, per il momento, anche in provincia di Lucca, risulta essere l’utilizzo di mezzi sostenibili per gli spostamenti (27%) e meno di un quinto punta su prodotti riciclati e rigenerati anche per le tecnologie.
LA LETTURA DEI RISULTATI – L’indagine di Demopolis ha attraversato analiticamente le sensibilità della popolazione della provincia di Lucca, con un focus sul posizionamento della transizione verso l’economia circolare nelle dinamiche di opinione. L’analisi ha permesso di individuare opportunità operative per le istituzioni, nei termini delle dimensioni incentivanti auspicate dalla popolazione. Ad esempio: poco nota è la rilevanza delle prestazioni italiane e toscane sul tema. La maggioranza assoluta immagina che l’Italia sia sotto la media europea in tema di circolarità e riciclo. In pochi sanno che la Toscana conquista oggi il terzo posto nella graduatoria delle regioni italiane per quanto concerne l’economia circolare e la transizione ecologica.
In questo contesto, 2 cittadini su 3, intervistati da Demopolis, appoggiano come strategico il Piano regionale dell’economia circolare che punta in Toscana alla riduzione della produzione di rifiuti e alla massimizzazione di riciclo e recupero con la riduzione dello smaltimento finale in discarica. Il 29% ritiene, invece, si tratti di una scelta di immagine che inciderà poco sulle politiche locali. D’altronde, in provincia di Lucca, la disponibilità all’ingaggio personale a tutela dell’ambiente resta maggioritaria. Oggi, il 67% della popolazione ritiene importante modificare i comportamenti quotidiani per poter realizzare la transizione ecologica per il nostro Pianeta.