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venerdì, Novembre 22, 2024

“Castagna Bike”, soccorsi due ciclisti caduti. Recuperato nella notte anche un escursionista di 81 anni

La stazione di Carrara e Lunigiana del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano nella giornata di domenica ieri è stata impegnata in zona Filattiera per vari biker caduti durante la “Castagna Bike”.

Il primo intervento ha riguardato un persona scivolata dalla bici durante una salita (nello specifico la ruota ha girato a vuoto e non si sono sganciate le scarpette dagli attacchi): alle 10.21 la squadra era già sull’infortunato con personale sanitario del SAST: venivano rilevate escoriazioni al braccio e ad un arto inferiore e il paziente riferiva di parestesie (alterazioni della sensibilità) generalizzate momentanee a seguito dell’incidente, subito risolte prima dell’arrivo della squadra poiché sul posto era già presente un medico ortopedico. I soccorritori hanno provveduto al trasporto in barella per circa 300 metri per effettuare il rendez-vous con l’ambulanza.

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Un altro infortunio è avvenuto nella parte finale del tracciato: il partecipante a seguito di una caduta ha riportato un trauma costale e un trauma alla spalla sinistra ed escoriazioni agli arti superiori e inferiori. Dopo aver fatto qualche decina di metri con l’amico per mettersi in zona sicura, ha atteso l’arrivo dei soccorritori con personale sanitario alle ore 12.32. L’uomo è stato trasportato quindi fino al mezzo del Soccorso Alpino fino a Lusignana dove lo attendeva con l’ambulanza.

Invece in serata la stazione di Massa è intervenuta per soccorrere un escursionista che era partito da case Biforco per effettuare un lungo tragitto ad anello. L’uomo, toscano di 81 anni, dopo aver risalito il canal Fondone per poi toccare foce di Vinca, voleva terminare il percorso ritornando dal Vergheto. Un amico verso sera ha segnalato il mancato rientro e così i soccorritori si sono diretti verso la posizione comunicata tramite contatto telefonico.

Il ritrovamento è avvenuto presso Casa Pisani, dopo Foce Luccica. L’uomo, affaticato e senza più riserve d’acqua, poteva contare solo sulla luce fornita dalla torcia del cellulare. Constatate comunque le buone condizioni di salute generali, è stato assicurato “in conserva” durante la fase di rientro a valle che è terminata intorno alle 23. La progressione in conserva è utilizzata in quei tratti con difficoltà moderata, per evitare cadute dovute a perdite di equilibrio di un membro della cordata.

Il Soccorso Alpino raccomanda, a livello di equipaggiamento minimo personale, di dotarsi sempre di una pila frontale e di avere con sé sempre una scorta d’acqua.

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