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venerdì, Novembre 22, 2024

Giannoni presidente regionale bruciatoristi-manutentori Confartigianato. “La sfida è la risposta ai cambiamenti climatici”

Stefano Giannoni è stato rinnovato nei giorni scorsi nella carica di presidente regionale della categoria bruciatoristi-manutentori di Confartigianato, un settore ampio e molto dinamico perché opera su un mercato che soprattutto negli ultimi anni è in continua evoluzione. Comprende infatti tutte le operazioni di installazione, manutenzione e riparazioni sugli impianti di climatizzazione, siano essi invernali o estivi, quindi dalle caldaie ai climatizzatori passando per le pompe di calore.

Giannoni è socio fondatore e titolare della Climat di Carrara, azienda sul mercato da oltre trentacinque anni su pompe di calore, caldaie, riscaldamento e impianti di condizionamento. Nelle sue strategie di mandato pone l’accento sulla partecipazione: “L’obiettivo è sviluppare il confronto per poter portare progetti condivisi all’attenzione delle istituzioni e della politica. Le istanze della categoria devono essere sempre al centro dell’attenzione per essere capaci di inoltrare le richieste del territorio anche al nazionale, così da condividerle e trasformarle in opportunità per tutta la categoria”.

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Strategie che quindi partono dal livello territoriale, in sinergia con la presidenza provinciale, per raggiungere obiettivi condivisi che possano dare risposte alle esigenze della grande rete di micro, piccole e medie imprese che operano nel settore a fronte di una crisi che continua a tagliare i fatturati, soprattutto in un settore così delicato che ha vissuto momenti difficili per l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia.

Ma come sta il settore? “Il nostro è un settore sempre allenato ai cambiamenti – risponde Giannoni – , molto dinamico. Per questo in generale affrontiamo le sfide cercando di essere malleabili al sistema, utilizzando un termine di moda potremmo dire resilienti. Ed è un settore in cui il lavoro in generale non può mancare, il vero problema semmai è la concorrenza in particolare delle multiutility, spesso spietata e magari pure al limite del lecito. Per questo il nostro impegno è quello di invogliare i clienti a rivolgersi alle aziende locali perché sono specializzate nel settore, rappresentano una linea diretta con le case costruttrici che costruiscono gli impianti e perché siamo sul territorio, c’è un contatto diretto con l’artigiano e non con i call center”.

Le sfide per il futuro? “Ci troviamo in una fase storica in cui dobbiamo affrontare i cambiamenti climatici. E per farlo servono nuovi prodotti, nuove tecnologie, tenendo ben chiaro che si va verso la decarbonizzazione: quindi addio agli incentivi sulle vecchie caldaie, sui combustibili fossili. La sfida sono le pompe di calore, impianti più complessi che richiedono maggiori competenze e preparazione. Per questo – conclude – come Confartigianato dobbiamo impegnarci a proporre alle imprese e ai loro lavoratori formazione costante e accrescimento delle competenze, anche nei confronti di una normativa in continuo aggiornamento”.

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