Fincantieri Infrastructure spa, la ditta che si è aggiudicata i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Serchio a Lucca, da oggi – 16 marzo 2023 – è formalmente in possesso dell’area su cui si installerà nei prossimi giorni il cantiere per la realizzazione della grande opera viaria. Nel corso di un sopralluogo svoltosi su una delle sponde del fiume, oltre la zona dei campi sportivi dell’ Acquedotto, la Provincia di Lucca ha consegnato i lavori all’impresa, che ha acquisito l’area, affinché inizi le operazioni di allestimento del cantiere, pulizia, sfalcio della vegetazione e delimitazione dell’area di cantiere interessata dalla costruzione della nuova infrastruttura e delle viabilità di accesso.
In questi giorni la ditta procederà alle operazioni di delimitazione delle aree interessate dai lavori, all’allestimento dell’area di cantiere e alla pulizia della zona con lo sfalcio della vegetazione.
Per la consegna dei lavori erano presenti, per l’ente di Palazzo Ducale, l’ing. Pierluigi Saletti, direttore dei lavori e il Ruparch. Francesca Lazzari, oltre ai dirigenti tecnici di Fincantieri Infrastructure spa. Il presidente della Provincia Luca Menesini esprime la sua soddisfazione e annuncia l’apertura del cantiere entro Pasqua: “Oggi è un giorno importante per la città di Lucca e per tutti i suoi cittadini, perché abbiamo consegnato a Fincantieri l’area cantiere per i lavori di realizzazione del nuovo ponte sul Serchio – afferma Menesini – . Consegna necessaria perché la ditta possa svolgere quei lavori propedeutici all’apertura vera e propria del cantiere, che abbiamo concordato con Fincantieri di avviare prima di Pasqua, in una data che a breve comunicheremo. Avevamo preso l’impegno di realizzare il nuovo ponte e oggi posso dire che questa promessa sarà mantenuta. Tutti sanno che questi anni sono stati difficili per le Province: ecco, noi non solo abbiamo evitato il dissesto, ma siamo anche una Provincia che realizza opere estremamente significative per i nostri Comuni”.
“Il nuovo ponte sul Serchio – prosegue Menesini – è senza dubbio un’opera simbolo di capacità e professionalità, perché ha avuto un iter amministrativo complesso e siamo un periodo delicato e complesso, dove le pubbliche amministrazioni faticano a fare le gare, affidare i lavori, per motivi legati al contesto nazionale ed internazionale. Noi non abbiamo mai mollato e abbiamo sempre agito con coraggio nell’interesse di Lucca e dei lucchesi, anche quando abbiamo evitato di aggiudicare il primo bando di gara. Ringrazio tutti i dipendenti e collaboratori che hanno contribuito a questo bel risultato e continuiamo a lavorare a testa bassa per i territori della nostra provincia, perché la qualità della vita delle persone migliori costantemente”.
La Provincia ricorda che il quadro economico dell’opera che dovrà collegare la Sp1 ‘Francigena’ (via per Camaiore) con la Statale n.12 del Brennero è di 27 milioni di euro. La Regione Toscana, infatti, per sopperire al forte incremento dei prezzi registrato fra il 2021 e il primo semestre del 2022, ha stanziato dapprima 3,6 milioni di euro e, successivamente, ulteriori 3,7 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione che si vanno ad aggiungere ai 550mila euro già resi disponibili da Firenze; ai 14 milioni e 450mila euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020); e ai 4,7 milioni della Provincia di Lucca.
Il nuovo ponte – progettato dallo studio ITEC di Sarzana in collaborazione con gli architetti Lucchesi e Mencacci e il geologo Buchignani di Lucca – sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e unirà la SP 1 Francigena (via per Camaiore), poco prima del ponte sul Torrente Freddana, con la Statale n. 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Umberto Dianda. A completamento dell’infrastruttura sarà realizzato un nuovo collegamento tra le due arterie extraurbane che si andrà a innestare sull’asse sub-urbano.
Fincantieri procederà alla costruzione del ponte con la modalità “di varo” dell’opera, proposta come offerta migliorativa in sede di gara di appalto, utilizzando i “carrelloni” mediante i quali vengono sollevate le singole componenti dell’infrastruttura dal basso. Una modalità che consente notevoli spostamenti a terra dei singoli conci metallici e dà, allo stesso tempo, ampi margini di manovra nei confronti della sicurezza idraulica, oltreché rapidità di montaggio. Inoltre, grazie a questo, il cantiere avanzerà con lavorazioni in parallelo sia per l’impalcato metallico che per le opere realizzate in calcestruzzo con un’importante riduzione dei tempi di costruzione rispetto a quanto previsto dal progetto. I tempi di realizzazione sono indicati in 480 giorni complessivi.