Riceviamo e pubblichiamo il messaggio della Consigliera Provinciale di parità della Provincia di Massa-Carrara, Diana Tazzini, sulla Giornata Internazionale delle Donne.
L’attenzione mediatica sui delicati temi sociali è scandita da un calendario di date e ricorrenze senza le quali, con molta probabilità, non sarebbero trattati.
Come ogni anno con l’arrivo della primavera, festeggiamo l’otto marzo, festeggiamo la donna, festeggiamo la lotta alla parità di genere. Forse sulla parità di genere qualcuno e qualcuna ha mal interpretato.
Pari significa uguali, pari vuol dire stesso peso, stesso valore, stessi diritti, stessi doveri, ma mai vorrà significare uguali perché i generi sono diversi per caratteristiche biologiche e fisiche.
Sono le differenze che devono essere valorizzate, la donna non deve cadere nel tranello di comportarsi come “un ometto” per essere considerata attendibile e forte. Per arrivare ai ruoli di comando, il percorso deve valorizzare le caratteristiche di chi quel percorso lo sta portando a termine.
La leadership al femminile sta diventando una leadership maschile travestita con abiti femminili, e spesso non ci rendiamo conto di ragionare secondo stereotipi sociali per cui ai vertici arriva chi è più autoritario.
L’alternativa invece esiste, la leadership femminile è una guida che punta sull’ascolto, sull’inclusione e sulla condivisione, non usiamo le lenti degli uomini perché sono le uniche lenti utilizzate finora, portiamo i nostri occhiali e vediamo le relazioni, le strategie, gli accordi, i rapporti sociali, con le nostre lenti, con le nostre caratteristiche. Usiamo i nostri modi non quelli che sono stati utilizzati fino ad oggi.
Non re-armiamo niente, piuttosto re-impostiamo le strategie e non solo in ordine ai generi.
Questo 8 marzo è il primo “8 marzo” del mio secondo mandato, dopo aver ringraziato l’amministrazione provinciale per avermi sostenuta e appoggiata nel mio lavoro, vorrei condividere con voi la mia intenzione di rendere la valorizzazione delle differenze il continuum delle politiche di genere nella nostra provincia. Mi impegno a portare nel mondo anche “le lenti” delle donne, l’otto marzo e tutti gli altri giorni.
Diana Tazzini