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mercoledì, Marzo 19, 2025

Una vera e propria “catena di Sant’Antonio”: ecco come funzionano le truffe con le criptovalute

Approfondiamo il tema dei Bitcoin e delle criptovalute in genere. Il 31 ottobre 2008 Satoshi Nakamoto (o chi per lui se la persona non esiste) teneva a battesimo il bitcoin, una moneta ‘virtuale’, molto virtuale, senza paesi emittenti e senza banche centrali alle spalle. Chi c’è dietro è ancora un mistero, si sa solo che possiedono un milione di bitcoin che ai valori di oggi corrisponde a 84 miliardi di euro… questo ‘oro digitale’ ha attratto in questi 16 anni investitori anche importanti: fondi internazionali e anche Banca Intesa San Paolo.

Sappiamo però che il bitcoin ha un diffuso utilizzo nel mondo del riciclaggio del denaro sporco… Oggi sono proliferate anche altre monete virtuali simili ai bitcoin: si parla di un mercato di oltre 3000 miliardi, il 400 % della capitalizzazione della borsa italiana. Nel 2024 sono spuntati oltre 2 milioni di Token con finalità non sempre chiare quotate su cripto borse non controllate e controllabili. Queste valute spesso dormienti sono servite a scopi fraudolenti e questo mercato è tutto in divenire… Una importante società di ricerca stima che siamo di fronte ad oltre 74000 casi di truffe potenziali a danno degli investitori.

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Negli Stati Uniti non esiste una regolamentazione specifica per Bitcoin e similari, e questo ne favorisce la proliferazione, specialmente ora che questo mercato è sponsorizzato dal nuovo Presidente Donald Trump che addirittura ha lanciato una sua criptomoneta ovviamente come privato imprenditore… In tutti i casi a vincere in questo strano mercato è sempre il BANCO, come nella catena di Sant’Antonio dove alla società promotrice spetta sempre e comunque una commissione da parte dei sottoscrittori… Poi il finale già scritto è che una volta che il valore iniziale della pseudo moneta sarà cresciuto il promotore può passare all’incasso vendendo e lucrando sul sovrapprezzo realizzato.

I bitcoin sono diventati anche la ‘fiche’ preferita dai giocatori dei vari casinò senza dover passare ovviamente dai canali bancari tradizionali ovviabmente tracciati. Il piano della nuova Presidenza americana pare essere quello di rendere gli USA il centro della finanza digitale nel mondo con la costituzione anche forse di una riserva nazionale in Bitcoin…

Concludendo, questa forma di investimento per i risparmiatori appare molto volatile e quindi particolarmente rischiosa; soprattutto poi non essendoci controlli delle autorità monetarie e valutarie questo mercato appare esposto anche a rischio sistemico per possibili  provvedimenti di illegalità…

Gianfranco Antognoli

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