“Firme d’artista. Documentare e non solo” è il titolo della mostra curata dal critico d’arte Lodovico Gierut con la collaborazione della storica e saggista Marilena Cheli Tomei e della grafologa Lorella Lorenzoni, che si terrà al Museo “Ugo Guidi2” in via Alberica 26 a Massa dal 17 al 19 febbraio e dal 24 al 26 febbraio.
“Si tratta di firme eseguite da scultori e da pittori – spiega Gierut – , ma non mancano grafici e fotografi, persino architetti e altri creativi operanti stabilmente o periodicamente in buona parte nella zona apuo-versiliese ma pure oltre, da me raccolte nel corso del tempo, che in un certo senso sono la mappatura parziale e simbolica dei miei contatti in ambito artistico che vanno dalla metà del 1970 al 2023. Parrebbero tante, ma sono solo una minima parte dato che è davvero ampio il numero degli artisti di vario tipo e livello che ho frequentato o magari solo incontrato nel corso degli anni”.
Quasi tutte le firme di questo gruppo sono state realizzate su carta Magnani di Pescia (misure cm 50×70 e 70×50 ca.). Eseguite generalmente a grandi caratteri, certe sono fatte in modo semplice, mentre altre sono accostate ad una sigla, o contengono un disegno (spiga di grano…, anche per sottolineare taluni caratteri mediterranei). Le tecniche usate per ciascuna espressione ‘firmica’ sono varie: dall’acrilico si va alla tempera, all’acquerello, al pastello e alla matita, al collage, al pennarello acrilico o al pigmento all’acqua e alla tecnica mista.
“Con l’insieme – prosegue Gierut – ho voluto evidenziare il ‘simbolo della presenza e del passaggio’, e comunque gli elenchi, come già accennato, non sono ovviamente esaustivi. L’idea di raccogliere firme di artisti è di vecchia data, mi riferisco alla mia esperienza concretizzata pure nel mio libro ‘La Versilia e l’arte’, ripresa in modo perentorio e portata in essere, con un ampliamento connesso a pittori e a grafici con l’uscita dei volumi ‘Arte e grafologia. Oltre il segno: suggestioni, simboli e significati’ e ‘Arte e grafologia 2. Oltre il segno: suggestioni, simboli e significati’ (con testi anche di Lorella Lorenzoni e Marzia Margherita Dati), dove tuttavia una parte contiene riproduzioni di lettere e altro con scritti, e ovviamente firme, pure di giornalisti e scrittori, poeti, architetti, medici… fra cui Vittorio Grotti, Franz Teodoro Sartori, Emilio Greco, Piero Bigongiari, Raffaello Bertoli, Mario Tobino, Massimo Carrà, Gillo Dorfles… Altre si trovano nel catalogo, curato insieme a Giuseppe Parisio. ‘Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio d’Arte’. Tutte pubblicazioni conservate in varie biblioteche di Stato e Nazionali”.
“Evidentemente non sazio – sottolinea il critico d’arte – di riunire ricordi di incontri personali dai quali sono ogni tanto scaturite collaborazioni e dando soprattutto evidenza al supporto cartaceo di qualità, mi sono dunque messo senza fretta, cioè di tanto in tanto date le finalità del Comitato che presiedo, sorto in ricordo di mia figlia Marta che era poetessa e artista, a dar voce a queste ‘Firme’, giuste le sue parole: ‘… la memoria è carta viva’. La firma diventa in tal modo testimonianza e opera d’arte stessa, segno di questo tempo che pure con altri mi trova instancabilmente teso a fissare brandelli di memoria, pur se questa raccolta altro non è che la punta di un iceberg”.
“Qualcuno si domanderà il perché in questa mostra/documento non ho inserito alcune carte originali citate in precedenza – afferma Gierut – , medie e piccole, cioè legate alle quattro pubblicazioni del 1993 e 1994, 2009 e 2010: è una scelta, dato che tutte quelle firme sono visibili e citate nelle pagine delle stesse, inserite persino in una teca facente parte del tutto, ma stampate anche su fogli. E’ ovvio che nella concatenazione ci siano alcuni autori presenti più di una volta”.
“Questa grande collettiva – conclude – è dunque ampiamente documentata sia con un insieme di firme singole e a gruppi, ma non mancano opere d’arte, fatte anch’esse quasi tutte su carta pregiata connesse a temi vari (cave delle Alpi Apuane, Giacomo Puccini, Michelangelo Buonarroti, peperoncini…) con opere che rappresentano l’indimenticabile viaggio nel mio tempo come quello d’altri, e ovviamente, anche lì, altri elenchi…, e comunque ripeto una frase che ho scritto in passato, e cioè che ‘l’artista vero è quello che comunica, che dice di sé e degli altri, che racconta, che sparge all’intorno i semi delle proprie capacità affinché, germogliando e producendo, diano utilità a chi vuole e sa apprezzarli’”.
Inaugurazione il 17 febbraio alle ore 17. Sono previsti gli interventi di Lodovico Gierut, Marilena Cheli Tomei, Mario Locatelli, presidente, e Clara Mallegni, direttore artistico del Museo ‘Ugo Guidi2’. Ingresso libero. Orario 16-19