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venerdì, Novembre 22, 2024

Generalfinance, la “clinica delle imprese”. Un’eccellenza nell’offrire finanziamenti e servizi su misura

La storia, l’attività e i programmi futuri della Generalfinance sono al centro di un articolo che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli. In un’intervista l’Ad Massimo Gianolli spiega come il modello di business sia focalizzato sulla fornitura di servizi finanziari specializzati per le aziende distressed, ovvero realtà che presentano prospettive industriali e una buona qualità del portafoglio clienti, ma che sono impegnate in processi di ristrutturazioni e che hanno problemi di accesso al credito bancario tradizionale.

Attiva nel settore finanziario dal 1982, Generalfinance offre alla propria clientela interventi rapidi e personalizzati in base alle diverse esigenze aziendali, sfruttando innovativi processi tecnici ed organizzativi. Abbiamo intervistato l’Ad Massimo Gianolli.

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Ci racconta la storia della società e la situazione attuale di Generalfinance, il suo posizionamento competitivo e commerciale e le prospettive sul mercato domestico?

L’azienda è stata fondata nel 1982 per volontà di mio padre Armando Gianolli che fin da subito l’ha resa una società al supporto degli imprenditori. Oggi ci occupiamo in particolare di offrire alle aziende un finanziamento tailor made, attraverso il prodotto del factoring. Ci definiamo un partner industriale per i nostri clienti, fornendo servizi ad elevato valore aggiunto che sappiamo offrire nell’ambito della gestione del credito e che consentono di sgravare le aziende delle attività amministrative e d’incasso dei crediti ceduti. Attraverso queste attività, cerchiamo di migliorare le performance delle imprese, ottimizzandone il ciclo finanziario e il profilo di liquidità.

Abbiamo inoltre costanti interazioni con tutti i soggetti che operano nel campo delle crisi aziendali, dalle società di consulenza, agli studi legali, fino ai commercialisti, ai fondi d’investimento e le banche. Con questi operatori identifichiamo le migliori soluzioni per le ristrutturazioni finanziarie e industriali delle imprese, mettendo a disposizione le nostre competenze in ambito di gestione del capitale circolante e in materia di crisi.

Negli ultimi anni sono aumentate le necessità finanziarie e le richieste di “aiuto” da parte delle aziende a causa di un peggioramento della situazione economica, determinata della passata emergenza sanitaria e del conflitto bellico in Ucraina tutt’ora in corso. Tutto questo ha portato ad un ampliamento del nostro mercato di riferimento. Operiamo principalmente con aziende manifatturiere (60% del business) e commerciali (20%), solo in via residuale con altri settori. Siamo un factor specializzato nel finanziamento a PMI produttive, che danno stabilità al nostro turnover.

Sono molto ottimista sulle prospettive del mercato domestico per la nostra azienda. Abbiamo lavorato alacremente per sviluppare servizi ad hoc che soddisfino le esigenze dei nostri clienti. Siamo anche attenti alle tendenze del mercato e alle esigenze in continua evoluzione delle società, questo ci consente di adattare il nostro business in modo efficiente. Il 2022 è stato per noi un anno fondamentale, sia per la conclusione dell’operazione di quotazione delle azioni di Generalfinance su Euronext Milan, Segmento STAR, che ci ha consentito di raccogliere 20 mln di euro di nuovo capitale, sia per l’approvazione di un nuovo piano industriale triennale. Nel Piano presentato al mercato abbiamo indicato un turnover al 2024 di circa 3,54 miliardi, rispetto a 1,4 del 2021.

Massimo Gianolli

Parliamo del modello organizzativo societario: quali sono i punti di forza e le eccellenze rispetto ai competitors in Italia?

Il nostro modello di business è principalmente focalizzato sulla fornitura di servizi finanziari specializzati per le aziende distressed: realtà che presentano prospettive industriali e una buona qualità del portafoglio clienti sia in Italia che all’estero, ma che sono impegnate in processi di ristrutturazioni e che tendenzialmente non hanno accesso al credito bancario tradizionale.

Ci definiamo “clinica delle imprese” perché ci prendiamo cura della situazione complessa delle società attraverso il nostro principio cardine, il servizio al cliente: vogliamo dare risposte tempestive alle aziende che necessitano di liquidità, attraverso interventi qualificati e decisioni rapide.

Uno dei nostri punti di forza è quello di essere presenti sul mercato da oltre 40 anni; questo rappresenta per i nostri stakeholder un segnale di stabilità, affidabilità e successo nel settore in cui operiamo. Una lunga esperienza sul mercato significa che siamo stati in grado di affrontare e di superare il susseguirsi di numerose sfide e cambiamenti, dimostrando capacità di adattamento alle evoluzioni del settore. Una presenza così duratura è inoltre sinonimo di un forte impegno e della capacità di offrire servizi di qualità e ad alto valore aggiunto. Tra i nostri casi di successo possiamo citare MV Agusta Motor S.p.A. che abbiamo sostenuto nell’ambizioso piano di rilancio aziendale, con il lancio di nuovi modelli, progetti e nuovi segmenti, che si è recentemente concluso con l’entrata di KTM AG, azienda di PIERER Mobility, nel capitale sociale con il 25,1%.

Quali sono le prospettive per Generalfinance, in Italia e all’estero?

Per il futuro intendiamo investire – soprattutto sulla piattaforma digitale proprietaria – per poter crescere nella principale attività aziendale: gestione del credito e dei finanziamenti del capitale circolante. Questo ci consentirà di mantenere un’adeguata remunerazione dei servizi e una correlata redditività sul capitale investito, un elemento per noi fondamentale per poter crescere in maniera sana e profittevole. Inoltre, grazie ai proventi dalla quotazione, abbiamo immaginato un percorso di crescita e di espansione in quelle aree di Italia in cui siamo poco presenti, come ad esempio la Toscana, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Centro Sud.

Per il medio periodo stiamo inoltre valutando in maniera prospettica di approdare sul mercato europeo, in particolare la nostra attenzione è focalizzata su Spagna e altri paesi con un contesto simile a quello italiano. Stiamo già monitorando questi mercati da diverso tempo, perché, per presenza di Utp (Unlikely to pay), sistema normativo e caratteristico del tessuto imprenditoriale sono per noi mercati in target. Per il futuro non escludiamo la possibilità di creare delle sinergie o joint venture con aziende locali.

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