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Giani: “Pene più severe per chi imbratta i monumenti”. Il punto su migranti, sanità, Pnrr, elezioni locali

Gli Uffizi imbrattati? “Ho letto l’intervista al ministro Sangiuliano e sono assolutamente d’accordo con lui. Dobbiamo irrigidire fortemente il nostro sistema normativo. Se, come misura deterrente, serve inasprire il sistema delle pene, dobbiamo essere determinati, è il nostro oro, soprattutto in Toscana”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervistato venerdì da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio.

Ecco alcune dichiarazioni fatte da Giani nell’intervista.

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Il Decreto Cutro affronta l’immigrazione con lo spirito di ordine pubblico

Viareggio, 25 agosto 2023 – Gli Uffizi imbrattati? “Ho letto l’intervista al ministro Sangiuliano e sono assolutamente d’accordo con lui. Dobbiamo irrigidire fortemente il nostro sistema normativo. Se, come misura deterrente, serve inasprire il sistema delle pene, dobbiamo essere determinati, è il nostro oro, soprattutto in Toscana”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervistato da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (Lucca).

Giani, il decreto Cutro affronta l’immigrazione con lo spirito di ordine pubblico

Migranti: “Il problema è troppo delicato, va affrontato con la ragionevolezza, lo spirito di buonsenso e unità. Il governo ha agito attraverso il decreto Cutro, che si è posto nella logica di affermare che l’emergenza deve essere affrontata se vogliamo con uno spirito di ordine pubblico e il meccanismo si è burocratizzato e quindi è peggiorato”. “In Toscana la situazione è gestibile – ha proseguito Giani – , le persone arrivate a Livorno e Carrara sono state gestite tutte e nel modo migliore. In questi ultimi tre mesi abbiamo dieci arrivi gestiti al meglio, dalla Regione Toscana. Circa duemila persone”.

Lo Stato metta più soldi sul Fondo sanitario nazionale

“Il Fondo sanitario nazionale è di 126 miliardi, a mio giudizio possono essere di più, magari 150, per citare quei 25 miliardi che l’Istituto sanitario nazionale ha detto sarebbero ottimali. Questo ci porta a far sì che per far quadrare i conti il consiglio regionale della Toscana ha dovuto metterci 4 o 500 milioni all’anno, prendendoli da altri servizi, sennò i nostri 802 presidi sanitari in Toscana non ce la fanno”. “A mio giudizio – ha evidenziato Giani – , lo Stato dovrebbe rendersi conto che da 126 dovrebbe passare a 150 miliardi, in quel caso potremmo rispondere meglio alle liste di attesa. Se non si vuol fare, a mio giudizio è una scelta di priorità sbagliata”.

Pnrr: la sensazione è che ci sia meno autorevolezza in Ue

Sui Fondi del Pnrr “ho una sensazione, finché c’è stato Draghi non ho mai visto l’Ue respingere i nostri step sulle verifiche dei fondi comunitari. Probabilmente c’è meno autorevolezza in Europa e quindi l’esigenza di tagliare. Speriamo non si tagli carne viva dei progetti”.

Al lavoro con Sangiuliano per gestioni Stato-Regione dei beni culturali

“Spero di arrivare, e con Sangiuliano ne stiamo parlando, a delle forme di gestione comune” dei beni culturali in Toscana “dove non arriva lo Stato, perché manca il personale, come Regione siamo disposti a fare una fondazione comune fra Stato e Regione e intervenire perché con una gestione più manageriale anche il nostro sistema dei beni culturali possa alimentare più presenza, interesse”. C’è già un progetto, per “l’Ambrogiana di Montelupo, una villa medicea: fino a tre anni fa era un manicomio criminale. Vorremmo trasformarla in Uffizi due o diffusi, ristrutturarla per realizzare un museo dove mettiamo le opere che sono nei magazzini degli Uffizi”.

Candidato a Firenze? Lo nego in modo netto e chiaro

Giani si candida a sindaco di Firenze? “No, questo lo nego in modo netto e chiaro, perché ritengo che quando sei investito di un ruolo da parte degli elettori è utile portare fino in fondo il mandato”. Chi vedremo candidato a Firenze? “Finora ci sono state le schermaglie, da settembre comincia il dibattito vero. Nel centrosinistra dobbiamo prima fare un’analisi attenta all’interno del Pd per vedere se nel Pd c’è una valutazione concordata su un buon candidato, se c’è bene. Se non c’è, a mio giudizio si può anche analizzare l’idea di un candidato che non sia proprio del Pd, ma che possa aiutare a costruire una larga coalizione che va dal centro alla sinistra. Non ho in mente un nome, ma un metodo”.

Giani, ipotesi regionali nel 2026

“In questi giorni mi dicono da Roma che tutto il turno delle elezioni Covid, fatte nel settembre del 2020, per riallineare alle elezioni che è bene sempre farle nel periodo primaverile, si parla di quelle Regioni e Comuni che vissero le elezioni nel settembre del 2020, le portino al 2026, avrei addirittura due anni e mezzo di legislatura”. 

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