Giovanni Pascoli e Giacomo Puccini, un binomio che fino ad oggi non era mai stato considerato. Un binomio , invece, che è stato messo in luce nell’anno centenario della morte di quest’ultimo. Sono state le “Fondazione Ricci” di Barga, la “Fondazione Giovanni Pascoli” sempre di Barga, la “Fondazione Simonetta Puccini” di Torre del Lago, l’”Istituto Storico Lucchese” sezione di Barga e la “Fondazione Giacomo Puccini” di Lucca, ad organizzare la mostra fotografica, e non solo, che fino al 31 agosto è aperta presso la sede della “Fondazione Ricci” stessa. Mostra fotografica che ha per titolo “Il dolce vivere nel tempo di Giovanni Pascoli e Giacomo Puccini”. Cioè un viaggio documentario e fotografico nelle dimore dei due uomini illustri.
Si tratta di una mostra suddivisa in tre sezioni, la prima delle quali è dedicata al rapporto esistente fra il poeta ed il compositore ed al suo sviluppo nel corso degli ani per mezzo di fotografie dei loro incontri e delle lettere che reciprocamente si erano scambiate. La seconda sezione è un excursus su come Giovanni Pascoli e Giacomo Puccini scelsero rispettivamente le proprie dimore a Castelvecchio e Torre del Lago, come le acquistarono e le trasformarono secondo i rispettivi punti di vista. La terza sezione riguarda invece le loro passioni, le solitudini nei momenti di ispirazione, le amicizie reciproche e il “vizio” del fumo. Infine una quarta sezione suppletiva contempla le foto che Caterina Salvi ha eseguito presso le due abitazioni.
Diversi sono stati i curatori di questa insolita mostra: Cristina Ricci come Presidente della “Fondazione Ricci”, Sara Moscardini addetta culturale della “Fondazione Giovanni Pascoli”, Manuel Rossi nella sua qualità di direttore del Comitato Scientifico della “Fondazione Simonetta Puccini, Patrizia Favilla direttrice dello stesso e la già citata Caterina Salvi per quanto riguarda le foto artistiche da lei scattate.
“Nella ricorrenza del centenario pucciniano – ha spiegato Cristina Ricci – si è pensato di favorire la conoscenza di questi due grandi artisti, uno poeta e l’altro compositore, attraverso un accostamento dei loro due modi di vivere per stabilire possibili punti di contatto che trovano la fonte delle biografie, nelle loro dimore, negli oggetti che li circondavano e delle persone a loro legate, degli amici comuni, fra i quali Alfredo Caselli che nella vita di entrambi svolse un ruolo molto importante”. Per poi concludere: “L’intento dell’esposizione è di promuovere anche i patrimoni, di grande valenza artistica, storica e culturale conservate nelle due dimore. La mostra, in cui è insito un elevato livello culturale, è l’esempio quindi di un significativo percorso di collaborazione fra istituzioni pubbliche e private. Infatti, a questo proposito, sono visibili anche alcuni significativi pezzi provenienti da diverse collezioni private italiane”.
Come si può constatare si tratta di un’iniziativa che con il contributo della “Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca” coinvolge i due lati contrapposti della provincia di Lucca, ga un lato la Media Valle del Serchio e dall’altra la Versilia geografica attraverso due personaggi che hanno fatto parte integrante della cultura italiana a cavallo fra l’800 e il ‘900. E’ infine da notare che anche le zone provinciali non coinvolte direttamente o indirettamente nelle celebrazioni del centenario pucciniano, ma che per specifici motivi culturali sono entrate direttamente o indirettamente venute a contatto con Giacomo Puccini, hanno sentito la necessità di celebrare la data attraverso gli ovvi contatti di due personaggi che nei rispettivi campi culturali hanno contribuito a fare la storia d’Italia.
Mario Pellegrini