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venerdì, Novembre 22, 2024

Gli eventi di Confindustria al Pianeta Terra Festival: i vincitori di “Sostenibilità-Usa la testa!” e l’impegno per l’acqua

Venerdì 6 ottobre è per Confindustria Toscana Nord la “sua” giornata nella seconda edizione di Pianeta Terra Festival a Lucca, di cui l’associazione è realizzatrice in compartecipazione.
 
Il bilancio della prima edizione

L’evento del mattino, dal titolo “Usa la testa!, sfida accettata: i lavori e i premi” e condotto dal giovane influencer e divulgatore in tema di sostenibilità Nicola Lamberti, era pensato soprattutto per le scuole, che hanno dimostrato di apprezzare l’iniziativa riempiendo la platea dell’Auditorium del Suffragio.

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Si è fatto il bilancio del primo anno del progetto “Sostenibilità-Usa la testa!” che Confindustria Toscana Nord promuove e gestisce in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa-Istituto di management. Scopo dell’iniziativa invitare i giovani – generalmente sensibili ai temi ambientali ma non sempre ben informati in materia – ad andare al di là degli stereotipi, facendo comprendere i rischi delle strumentalizzazioni del greenwashing e dando un contributo alla crescita di una vera cultura del consumo sostenibile.

L’invito lanciato nella prima edizione di Pianeta Terra Festival era stato accolto da otto scuole: l’ISI Garfagnana-Lucca, l’istituto professionale Marconi di Prato, l’istituto tecnico agrario di Mutigliano-Lucca, l’istituto tecnico industriale Buzzi di Prato, l’istituto tecnico industriale Fermi-Giorgi di Lucca, l’istituto Marchi-Forti di Pescia-Pistoia, il liceo classico Carducci di Viareggio-Lucca, il liceo scientifico Vallisneri di Lucca. Alcune classi di queste scuole si sono avvalse dell’opportunità di assistere a seminari, svolti da ricercatori della Scuola Sant’Anna, sui principi di base dell’LCA-Life Cycle Assessment, metodologia scientificamente corretta per misurare la sostenibilità. Sono stati coinvolti oltre 200 studenti, un dato incoraggiante che ha spinto gli organizzatori a indire una seconda edizione.
 
Gli esiti del concorso collegato a “Sostenibilità-Usa la testa!”

In cinque delle scuole partecipanti (ISI Garfagnana, Liceo Vallisneri, Liceo Carducci, Istituto Buzzi, Istituto Marchi-Forti) alcune classi o gruppi di studenti hanno voluto cimentarsi anche in propri lavori ispirati all’LCA. Sono stati coinvolti in tutto 133 studenti che hanno presentato 18 elaborati. Una commissione costituita da rappresentanti di Confindustria Toscana Nord e dell’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna di Pisa ha valutato il lavoro degli studenti e stilato la classifica, premiando i tre elaborati che hanno dimostrato di aver colto meglio, in tutti i loro aspetti, i principi dell’LCA. Sui tre elaborati prescelti è stata poi effettuata una reale analisi LCA per determinare la classifica finale.

E’ risultato vincitore della prima edizione di “Sostenibilità-Usa la testa!” un gruppo di studentesse dell’Istituto superiore di istruzione Garfagnana” di Castelnuovo di Garfagnana: Silvia Ara e Poshter, Elena Malatesta, Daniela Nicolai, Elisa Panzani e Giulia Poli con il loro elaborato “Meglio una borsa in cotone o una borsa in canapa?”. Alla loro scuola è andato il premio in denaro previsto dal regolamento del concorso, mentre alle ragazze è stata consegnata, oltre agli attestati della loro vittoria (in carta riciclata, legati con un nastro a sua volta di fibre tessili rigenerate), un trofeo molto particolare: una libera riproduzione del logo del progetto “Sostenibilità-Usa la testa!”, con una testa femminile che richiama la torre Guinigi e che ospita una pianta viva (a sua volta contenuta in un vaso di cartone fibrato riciclato e riciclabile). Il trofeo, in PET proveniente dal riciclo delle bottiglie di plastica, è stato ideato appositamente per la premiazione del concorso dal designer lucchese Stefano Giovacchini e stampato dalla sua società r3Direct, specializzata nella stampa 3D con materiali riciclati o naturali.

Secondo classificato un gruppo di studenti dell’ITIS “Tullio Buzzi” di Prato: Francesco Kess Esshak Afram, Samantha Vienna, Marisa Yang e Giorgia Zhang hanno così visto riconosciuto il valore del loro elaborato “Meglio un tappeto in fibra sintetica non riciclata o un tappeto in fibra naturale?”.

Terzi con l’elaborato “Sacchetto in carta con contenuto riciclato o bio-plastica?” gli studenti dell’ITS F. Marchi-F. Forti di Pescia Angelo Casale, Leonard Caterino, Luca Cinelli, Matteo Corsini, Niccolò Galligani, Michael Merluzzo, Yassin Ouaid, Filippo Pera, Albert Prato Ameno, Giorgio Rigione, Leonardo Saccaro, Samuele Siciliano, Nicola Silvestri, Gianluca Vigna.
Ai primi, secondi e terzi classificati sono andati gli attestati e le congratulazioni della vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli e del professor Fabio Iraldo, ordinario presso la Scuola Sant’Anna di Pisa (Istituto di Management) e direttore di ricerca presso GREEN – Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi.

Il gruppo 2° classificato con, da sinistra, Fabio Iraldo, Francesca Albano, le studentesse, Fabia Romagnoli

Il commento della vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli

“Consideriamo questa prima edizione di ‘Sostenibilità-Usa la testa!’ una scommessa vinta. Eravamo consapevoli di lanciare una sfida non convenzionale, molto attuale data la rilevanza dei temi ambientali, ma anche non del tutto intuitiva nelle sue finalità. Di sostenibilità si parla ovunque e da parte di tutti, ma quanto c’è di greenwashing nei messaggi che vengono diffusi ogni giorno? Quanta consapevolezza c’è che la sostenibilità non è uno slogan ma una caratteristica che investe una molteplicità di fattori e che deve poter essere misurabile e traducibile in calcoli e comparazioni? Sono queste le domande che abbiamo voluto proporre a ragazzi che sono già oggi consumatori e che domani saranno professionisti, lavoratori, cittadini adulti con famiglie e responsabilità. Il consumo consapevole è determinante per far crescere la sostenibilità. Le scuole hanno capito e hanno risposto molto bene, precorrendo i tempi: il tema dell’LCA comincia solo adesso ad affacciarsi, limitatamente, nei programmi scolastici. Ai giovani, ai dirigenti scolastici e ai docenti il nostro ringraziamento per la fiducia che hanno accordato a questa nostra proposta di collaborazione. Un grazie anche ai colleghi imprenditori della Commissione sostenibilità di Confindustria Toscana Nord, che hanno fortemente voluto questo progetto. Tengo anche a ringraziare chi, gratuitamente, ha collaborato con noi: Stefano Giovacchini in primo luogo, un vero artista cui dobbiamo il nostro trofeo-scultura, ma anche i colleghi Giorgio Bartoli e Giulio Grossi che hanno fornito materiali. Ora ci aspetta la seconda edizione: l’abbiamo lanciata oggi, di nuovo durante Pianeta Terra Festival, e quindi invitiamo tutte le scuole secondarie di secondo grado delle province di Lucca, Pistoia e Prato ad aderire con le classi terze, quarte e quinte.”

Il gruppo 3° classificato con, da sinistra, Francesca Albano, Fabia Romagnoli e gli studenti

Il commento del professor Fabio Iraldo della Scuola Sant’Anna di Pisa

“Il progetto è stato per la Scuola Sant’Anna un’esperienza estremamente sfidante e stimolante. Dal nostro osservatorio privilegiato di ricercatori, esterni al mercato ma attenti alle sue dinamiche, stiamo assistendo a un’evoluzione della comunicazione aziendale e dell’informazione mediatica sempre più attente alle tematiche ambientali. Questo, se da un lato costituisce un elemento favorevole allo sviluppo di una coscienza ambientale nei cittadini e consumatori, dall’altro può lasciare spazio ad informazioni non sempre veritiere, che cavalcano l’onda di suggestioni solo apparentemente rispondenti alla realtà, dando luogo a vere e proprie ‘fake news’. Numerosi sono gli slogan che incitano i consumatori ad assumere un comportamento in luogo di un altro, ma quanti di questi messaggi si fondano su studi scientifici oggettivi e robusti? Le nostre ricerche ci hanno sempre confortato nella convinzione che non sia corretto privilegiare ‘a priori’ certi prodotti o certi materiali in senso assoluto, ma si debba piuttosto basare le proprie scelte su dati scientifici e su metodologie capaci di comparare in maniera affidabile diverse alternative”.

“Con il progetto ‘Usa la testa!’ abbiamo quindi scelto di promuovere l’impiego della LCA (Life Cycle Assessment), un metodo scientifico che la Scuola Sant’Anna ha applicato pionieristicamente dagli anni ‘90 del secolo scorso e ha contribuito a sviluppare nel tempo. Abbiamo provato a trasmettere ai più giovani le conoscenze di base legate all’LCA e a come questo strumento possa permettere di discernere – caso per caso – quale sia il prodotto, la soluzione tecnica, la modalità di consumo o il materiale ‘più sostenibile’. Speriamo che questa esperienza, condotta da un team coordinato insieme alla collega ricercatrice Francesca Albano, che ringrazio, consentirà alle future generazioni di costruire la propria coscienza ambientale, e quindi le proprie scelte di consumo, su basi solide e non dogmatiche.” 

Tiziano Pieretti

L’evento “Acqua e industria, gli esempi virtuosi di Lucca, Pistoia e Prato”

A introdurre il tema dell’incontro il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti, in dialogo con Nicola Lamberti che ha condotto anche questo secondo appuntamento di Confindustria Toscana Nord nell’ambito di Pianeta Terra Festival.

“E’ utile ricordare che le aziende dei distretti cartario di Lucca e Pistoia da un lato, tessile di Prato dall’altro si mobilitarono immediatamente già dagli anni ’70, con la legge Merli – ha ricordato Tiziano Pieretti -. Di fronte alle prescrizioni di legge le imprese scelsero, dove la collocazione geografica lo consentiva, la strada della depurazione consortile, individuandolo come il sistema più efficace e sicuro. L’altra importante decisione fu quella di fare sinergia con la depurazione civile. Nacquero così su di proprietà pubblica gli impianti misti a prevalenza industriale di Porcari, Pescia e Prato. La gestione degli impianti, invece, nel caso di Prato e dell’area industriale della piana lucchese era ed è affidata a società miste pubblico-private a prevalenza pubblica (Gida e Aquapur, rispettivamente), mentre nel caso di Pescia è da sempre affidata a un consorzio costituito tra le cartiere. La sinergia pubblico-privato ha funzionato perfettamente negli anni; la gestione dei depuratori non è stata finalizzata a lucro e le imprese hanno sostenuto la maggior parte degli investimenti realizzati sugli impianti. Si è conseguita nel tempo una piena sostenibilità ambientale ed economica. Tuttavia la presenza di un servizio di depurazione anche dei reflui civili e la proprietà pubblica degli impianti potrebbero far rientrare queste società nelle norme europee sull’affidamento della gestione del servizio idrico integrato. Fatto salvo il Consorzio del Torrente Pescia, oggi interamente privato, su Aquapur e Gida incombe una maggiore incertezza circa la gestione futura. E’ sconcertante che società che hanno dimostrato efficienza tecnica e amministrativa possano trovarsi di fronte a problemi del genere. Ci auguriamo che i decisori politici non dimentichino la prevalenza industriale del servizio svolto: occorre scongiurare il rischio che gli impianti vadano in mano a società di gestione esterne al territorio, che impostino il servizio a fini di lucro, non curandosi della tutela del tessuto industriale.”

Il vicepresidente Pieretti si è soffermato anche sulle soluzioni adottate per ridurre i consumi idrici. Le cartiere lucchesi utilizzano un quantitativo di acqua per unità di prodotto assai inferiore alla media europea, attraverso un ricircolo spinto dell’acqua depurata a piè di fabbrica, che viene usata più volte prima di essere scaricata in fiume. A Prato, invece, il risparmio idrico è attuato attraverso l’acquedotto industriale, che, dagli anni ‘90, fa sì che le acque, dopo il processo di depurazione e un apposito post trattamento effettuati da parte del depuratore consortile di Gida, vengano distribuite alle imprese tessili idroesigenti del territorio. L’acquedotto industriale pratese con la sua rete di 75 chilometri è una struttura che, in dimensioni così estese, non ha uguali in Italia e pochi nel mondo.

Le società di gestione degli impianti sono intervenute durante l’evento con presentazioni in video e con i propri rappresentanti: Leonello Benedetti, presidente del Consorzio del Torrente Pescia; Lorenzo Matteucci, amministratore delegato di Aquapur Multiservizi; Fabio Reali, consigliere di amministrazione di Gida.

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