15.5 C
Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

I prodotti agroalimentari toscani piacciono sempre più. Nel 2021 spesi nei supermercati 242 milioni di euro

La toscanità nel carrello della spesa di supermercati ed ipermercati vale 242 milioni di euro nel 2021. Nel corso dell’anno il giro d’affari del paniere toscano, tra i più ricchi del Bel Paese, è aumentato dello 0,4% (dello 0,7% in valore). Vini rossi Doc, Docg, Igp e Igt, ma anche passate di pomodoro, ceci e zuppe sono stati tra le categorie principali mentre le crescite più̀ significative sono state evidenziate da vini rossi Doc e Docg, vini bianchi Igp e Igt, e prodotti di pasticceria.

A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’indagine dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy del 2021 che ha analizzato i canali di ipermercati e supermercati. Dei 23.944 prodotti sui cui l’Osservatorio Immagino ha rilevato una icona, un claim, un riferimento preciso alla provenienza o una indicazione di origine (Dop, Doc, Igp, Dpcg o Igt), 1.170 sono riconducibili alla Toscana che è la seconda regione, dopo Piemonte, con il maggior numero di prodotti referenziati.

- Advertisement -

“Quasi nove consumatori toscani su dieci leggono l’etichetta di provenienza e vanno alla ricerca di informazioni sull’origine dei prodotti: l’82% lo fa sempre, il 15% a volte. – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – Il dato confortante è che c’è una grandissima attenzione alla provenienza, alla certificazione e soprattutto al regionalismo. I prodotti che indicano chiaramente che stiamo acquistando prodotti toscani, di aziende agricole della nostra magnifica regione, trovano sempre più spazio sugli scaffali”.

Come si legge sul sito e sulla pagina Facebook di Coldiretti Toscana, a confermarlo è lo stesso rapporto secondo cui nei supermercati e ipermercati è aumentato l’assortimento di referenze sulle cui etichette è esplicitata la provenienza da una specifica regione italiana, che sono arrivate a rappresentare ben l’11% dell’insieme dei prodotti alimentari e delle bevande in vendita. L’indicazione volontaria in etichetta della provenienza regionale evidenzia un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di pandemia e tensioni internazionali – sottolinea Coldiretti Toscana – premiano negli acquisti le produzioni legate al territorio, anche per sostenere l’economia locale.

Una tendenza confermata dal boom dei cibi a chilometri zero con quasi 4 italiani su 10 (37%) a caccia di prodotti locali, che risultano al primo posto della classifica sulle intenzioni di spesa per i prossimi mesi, secondo l’analisi Coldiretti sulla base del rapporto Coop 2022 che fotografa gli effetti sul carrello della spesa della difficilissima situazione internazionale, con l’inflazione su valori record e la crisi degli approvvigionamenti di gas.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti Toscana – la filiera corta di cui Campagna Amica è il modello di riferimento per milioni di consumatori, riduce anche i tempi di trasporto e, quindi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti – ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

Nel carrello sembrano, invece, destinati a calare i prodotti pronti, l’etnico, anche perché più energivoro a causa dei lunghi trasporti, e quelli premium a causa delle esigenze di risparmio per la riduzione del potere di acquisto. Strategie rese necessarie da un balzo dell’inflazione che, secondo una stima Coldiretti Toscana, costerà nel 2022 alle famiglie italiane 650 euro in più soltanto per la spesa alimentare, a causa della guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie più deboli che riservano una quota rilevante del proprio reddito all’alimentazione.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI