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lunedì, Luglio 1, 2024

Ictus, il tempo è cervello. Riflettori su un reparto d’eccellenza e sulla storia di ARNo in “Amici del Cervello News”

E’ in uscita il nuovo numero di “Amici del Cervello News”, il periodico diretto da Fabrizio Diolaiuti dell’Associazione per la Ricerca Neurologica (ARNo), presieduta da Gianfranco Antognoli con il professor Ubaldo Bonuccelli direttore scientifico. La rivista ricostruisce la storia dell’associazione, fa il punto sulle cure dell’ictus e delle malattie degenerative, racconta i protagonisti dell’impegno nel settore e le attività di ARNo. A breve sarà pronto anche il sito internet del periodico, ma intanto alcune anticipazioni sono uscite sul nuovo numero del mensile “Leasing Time Magazine” che pubblichiamo in anteprima.

Nel 1986, a Pisa, nasce ATORN, Associazione Toscana Ricerca Neurologica che in seguito nel 2011, viste le iniziative nazionali ed internazionali con la necessità di togliere la parola Toscana dal logo, diventa ARNo, Associazione Ricerca Neurologica, con la Toscana che esce dalla finestra ma entra dalla porta principale perché l’Arno è il fiume che simboleggia la nostra regione. Sono ben 32 anni che ci prodighiamo per aiutare la ricerca neurologica attraverso borse di studio per giovani ricercatori clinici e divulgando le ultime scoperte scientifiche capaci di portare un aiuto reale ai pazienti.

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Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un incremento esponenziale delle capacità diagnostiche sia con esami genetico-biologici che con l’imaging (Risonanza e PET), insieme allo sviluppo di nuove tecniche terapeutiche e di nuovi farmaci che hanno posto la Neurologia fra le discipline mediche “pesanti”: per la frequenza delle malattie neurologiche, le spese di bilancio conseguenti ed i risultati raggiunti in termini di riduzione di mortalità ed invalidità residua.

Nonostante i notevoli progressi compiuti nel management dell’ictus cerebri o stroke, dalla prevenzione (primaria e secondaria) alla terapia iperacuta di rivascolarizzazione nell’ictus
ischemico per via endovenosa (fibrinolisi sistemica) e/o intra-arteriosa (trombectomia e/o fibrinolisi locoregionale), esso rappresenta ancora oggi la terza causa di morte (circa il 20%
nel caso di ictus ischemico, con percentuale maggiore per gli ictus emorragici) e la prima
di invalidità : circa 350- 400 casi ogni 100.000 abitanti per anno.

Lo stroke rappresenta una priorità sanitaria perché curandolo in modo “organizzato” ed in aree di degenza “dedicate” si possono ottenere minore mortalità ed esiti più lievi nei sopravvissuti. La Stroke Unit “Area geograficamente definita all’interno dell’ospedale dove opera un gruppo interdisciplinare di operatori professionali esperti (infermieri, tecnici della riabilitazione e neurologi), dedicati alla cura delle malattie cerebrovascolari secondo parametri di tipo semi-intensivo” ha migliorato la cura in modo notevole.

Dal 2015 nel nuovo reparto della Neurologia (Edificio 30) AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) Pisa Cisanello è attiva la “Stroke Unit”; dotata di otto letti dedicati: questa struttura con il supporto del DEA – Pronto Soccorso della Neuroradiologia e della Rianimazione ha ricoverato centinaia di pazienti il 30% dei quali sono stati sottoposti alla procedura salva-vita fibrinolitica e\o di trombectomia meccanica intra-arteriosa con risultati molto positivi su mortalità e morbilità. Pisa rappresenta il centro ospedaliero di riferimento dell’intera Area Vasta Nord Ovest (Versilia, Lucca, Massa, Livorno) per la fibrinolisi intrarteriosa e la trombectomia meccanica, che hanno rivoluzionato l’approccio terapeutico all’infarto cerebrale con il salvataggio di centinaia di “cervelli”.

Accanto agli aspetti assistenziali, la Stroke Unit si pone come obiettivo la ricerca ed innovazione e la formazione/educazione della popolazione. Numerose sono infatti, le collaborazioni all’interno dell’AOUP, con la USL Nord Ovest, e quelle nazionali ed internazionali ed i progetti di ricerca e gli studi clinici in collaborazione.

Di fondamentale importanza è l’educazione della popolazione: sono necessarie campagne d’informazione ravvicinate per raggiungere il maggior numero di persone spiegando che una mancanza anche transitoria di forza o una difficoltà del linguaggio sono sintomo di disfunzione cerebrale spesso legate alle prime manifestazioni di un ictus, per cui si deve andare subito in ospedale chiamando il 118: con il codice “rosso stroke” c’è un accesso prioritario al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino dove h24 è presente un Medico del PS insieme al Neurologo che possono con competenza ed immediatezza valutare il quadro clinico ed attivare subito le migliori procedure, perché dopo 3-4,5 ore il danno è difficilmente recuperabile: insomma la parola d’ordine è il tempo è cervello.

Il professor Alberto Muratorio

I presidenti: da Medoro Bonanini a Gianfranco Antognoli

Da un gruppo di ricercatori e clinici guidati dal Prof. Alberto Muratorio nel 1986 a Pisa nasce l’ATORN, Associazione Toscana Ricerca Neurologica. Il primo presidente fu il dr. Medoro Bonanini imprenditore pisano. A lui fece seguito Carlo Del Dotto noto imprenditore lucchese che rimase in carica fino al 1998. Poi è stata la volta dell’ingegner Liviano Dini che ha portato avanti il timone dell’ATORN fino al 2005 quando è subentrato il dottor Gianfranco Antognoli che insieme al Prof. Alberto Muratorio, presidente onorario, guida l’associazione che nel 2011 ha cambiato nome diventando ARNo – Associazione Ricerca Neurologica.

Tutti i presidenti hanno ben lavorato e con il loro impegno hanno contribuito alla crescita
del nostro sodalizio. Con l’arrivo di Gianfranco Antognoli, navigato manager di banca, è
stato direttore Generale della Banca della Marsica, vice direttore vicario della Banca Toscana e direttore generale di Monte dei Paschi Leasing e Factoring, l’associazione
ha assunto una forma più operativa e ha incominciato a rivolgersi anche al grande
pubblico.

La strategia del presidente Antognoli è quella dei due piani. Sul primo la ricerca, con il conferimento di numerose borse di studio, sul secondo piano la divulgazione scientifica. È nato il premio Atorn, conferito a grandi personaggi internazionali del mondo della ricerca e dello spettacolo. Si è dato alle stampe questo giornale, con prestigiosi collaboratori scientifici e importanti giornalisti. Si è effettuata la trasformazione da ATORN in ARNo, portando l’associazione dalla dimensione toscana a quella nazionale ed internazionale. Sono nati talk show e incontri, su argomenti come cibo e cervello, sesso e cervello, sonno e cervello… a cui hanno preso parte illustri professori davanti a platee gremite. Si sono presentati numerosi libri. Per non parlare poi delle partecipazioni televisive, delle numerose presenze al Cafè de la Versiliana.

Insomma, l’ARNo si è sempre più consolidata e fatta conoscere da tutti. Si è trattato di un successo crescente che ha portato l’associazione degli amici del cervello fra i primi posti dei sodalizi che ricevono il 5 per mille. La rassegna stampa ha assunto dimensioni voluminose. I telegiornali delle televisioni locali e nazionali hanno dedicato numerosi servizi alle ricerche effettuate dall’ARNo e agli incontri pubblici. E non finisce qui.

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