Il modello di presa in carico del paziente complesso attraverso il day service è stato omogeneizzato su tutto il territorio dell’Asl Toscana nord ovest grazie all’istituzione dei Percorsi Ambulatoriali Complessi e Coordinati (PACC). La nuova procedura, messa a punto in questi giorni dal dipartimento medico, garantisce ai cittadini equità di accesso alle cure e, soprattutto, viene incontro a coloro che soffrono di patologie croniche o complesse e che effettuando tutti gli esami necessari in un solo giorno o in un numero limitato di accessi, possono intraprendere rapidamente la terapia più adeguata.
Le caratteristiche principali del day service si possono sintetizzare in alcune parole chiave come multidisciplinarietà, gestione unitaria del caso clinico da parte di uno specialista e programmazione del percorso di erogazione delle prestazioni.
“Sempre più frequentemente – afferma Roberto Andreini, direttore del dipartimento medico dell’Asl Toscana nord ovest – problemi assistenziali complessi, prima affrontati con il ricovero ospedaliero, vengono oggi ricondotti al setting ambulatoriale, assicurando una maggiore appropriatezza nella gestione del caso”.
“Infatti – continua Andreini – il modello del day service è funzionale alla diagnosi per individuare patologie complesse che richiedono frequenti monitoraggi per mantenere equilibri di compenso e stabilità. Questa modalità consente di prevenire episodi acuti (es. scompenso cardiaco) o riacutizzazioni, ma anche di diagnosticare in tempi rapidi patologie complesse sul piano dell’inquadramento diagnostico come ad esempio le malattie reumatiche ed autoimmuni. In questi casi il ricovero ordinario è inappropriato, mentre una corretta presa in carico ambulatoriale da parte di un team multi professionale e multi disciplinare, oltre ad accorciare i tempi per la diagnosi, accelera l’inizio della terapia con un notevole beneficio per il paziente, dal punto di vista assistenziale e pratico”.
“La figura centrale – conclude – che garantisce una rapida e corretta presa in carico è lo ‘Specialista Tutor’ che, sulla base dell’iter diagnostico necessario, sceglierà le prestazioni più appropriate al caso specifico in accordo con il medico di famiglia che riceverà una lettera contenente tutte le informazioni cliniche scaturite dai diversi accertamenti”.