Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo di Mario Sabato (Financial & International Consultant) che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia e finanza diretto da Gianfranco Antognoli. In esso l’autore indica le regole che devono seguire le aziende interessate ad operare nei Paesi del Nordafrica.
Aiutiamo le imprese italiane all’estero: breve guida pratica per lavorare in alcuni Paesi del Nordafrica. Per investire nei suddetti Paesi sei sono le regole o punti basilari da rispettare.
Primo
Predisposizione di un business plan accurato e dedicato a nuove generazione di consumatori, con costi stimati anche per le risorse interne da dedicare all’iniziativa oltre che per l’assistenza bancaria in Italia ed ‘abroad’, destinata alle operazioni con l’estero. Tener presente che fare un buon prodotto a volte non basta più e la creazione di valore aggiunto aziendale è elemento essenziale per competere sul mercato e differenziarsi dalla concorrenza.
In pratica essere attrattivi significa anche curare al meglio il progetto alla base dell’internazionalizzazione. Attualmente la tecnologia può venire in aiuto grazie alla soluzioni in grado di gestire e analizzare i big data. Si tratta di un dettaglio di non poco conto ed il responsabile azienda è oggi facilitato nell’individuare obiettivi e dati sensibili per determinare la rotta da cui muovere per la ricerca di risultati aziendali.
Secondo
Non avventurarsi da soli nella selezione della vostra controparte estera ma avvalersi di Consulenti di fiducia Italiani che dovranno accompagnare l’iniziativa in tutte le sue fasi, già pre nuovi investimenti dedicati in Italia ed all’estero. Tali Consulenti dialogheranno con i consulenti residenti nel Paese estero prescelto per facilitare le trattative secondo gli usi e le leggi locali. Il primo passo verso l’internazionalizzazione in un Paese Arabo, anche in Nordafrica, è quello di non prendere sotto gamba l’aspetto legale. Ogni paese estero ha le sue norme in materia commerciale, spesso si tratta di diritto Islamico. salvo nella fattispecie che ci occupa, alcune zone franche esistenti in Egitto, Marocco e Tunisia.
Terzo
E’ spesso preferibile avere un partner locale nel Paese di interesse, anche se non richiesto per legge. Tale figura seguirà da vicino le operazioni e potrà avere un dialogo immediato con le istituzioni ed i dipendenti locali; potrà altresì pre-allertare l’azienda in Italia facendo anche contenere i costi per trasferte Italia estero. Tale figura dovrà essere individuata dal Consulente che necessariamente dovrà attivare i suoi contatti in loco presso professionisti e/o banche estere del Paese.
Quarto
Nelle inevitabili trattative con banche, uffici pubblici ed aziende estere è tassativo pretendere di parlare con il vertice o livello decisionale più alto possibile per evitare ritardi ed appianare sul nascere problematiche che si ritenevano già affrontate e risolte.
Quinto
Per quanto possibile tenere regolarmente informate le istituzioni Italiane in Italia ed all’estero (Ministero Affari Esteri ed Ambasciata d’Italia nel Paese estero prescelto) circa l’iniziativa dell’investimento nonché degli spostamenti logistici perchè in caso di difficoltà, la loro conoscenza della vostra posizione potrà consentire interventi diplomatici mirati e pronti.
Sesto
Occhio alla sicurezza personale perché nella zona geografica che ci occupa il terrorismo è tutt’ora una minaccia specie in alcuni paesi. Ci si dovrebbe quindi spostare nel Paese prescelto con discrezione, non esibendo il proprio status economico,seguire i consigli dei partners locali in merito a quartieri o zone da frequentare, non utilizzare auto di servizio molto lussuose e comunque non sedersi dietro all’autista ma al suo fianco.