Questa mattina il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha effettuato un sopralluogo al cantiere dell’Ipsia Brsanti di Massa. L’occasione è stata data dall’inizio, in questi giorni, dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio: nella prima fase vengono abbattute le varie ali della scuola e successivamente inizierà la ricostruzione che porterà nell’arco di un biennio ad una nuova struttura, moderna e in linea con i fabbisogni attuali dell’istruzione.
Come si ricorderà l’intervento rientra tra quelli per i quali la Provincia di Massa-Carrara ha ottenuto un finanziamento all’interno del PNRR, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza: la somma inizialmente a disposizione all’interno della Misura 2 del PNRR era di 10 milioni 892 mila 400 euro, incrementata poi a 12 milioni 52 mila 400 euro. A seguito del ribasso legato alla gara d’appalto l’importo dei lavori compreso i costi per la sicurezza e l’iva ammonta a 9 milioni 300 mila euro circa a cui si aggiungono le varie spese tecniche (tra le altre la progettazione definitiva e la verifica) per 1 milione 169 mila euro circa, e con un’economia di gara di circa 1 milione 582 mila euro.
L’ente di Palazzo Ducale aveva presentato la candidatura nel febbraio 2022: la graduatoria approvata dal Ministero dell’istruzione ha finanziato in tutta Italia 216 interventi, di cui 27 tra province e città metropolitane. La Provincia di Massa-Carrara è l’unica in Toscana ad esservi inserita utilmente. Contemporaneamente alla fase della progettazione esecutiva, lo ricordiamo da concludere entro settembre 2023, si era svolta la gara d’appalto, affidata a Invitalia attraverso un Accordo quadro previsto all’interno delle procedure PNRR.
Il nuovo Barsanti sarà una struttura immersa nel verde su un’area che per quasi due parti su tre sarà destinata a parco urbano.
L’intervento previsto sul sistema di edifici attuali consiste nella demolizione integrale di tutte le strutture esistenti, aule e laboratori, fino a liberare l’intero lotto per una superficie complessiva di 10.600 mq. In sostituzione saranno realizzati cinque edifici. Quattro saranno a finalità didattiche, ciascuno composto da tre aule al primo livello e tre laboratori al piano terra. Il quinto è lo spazio amministrativo e gestionale, più grande e diverso dagli altri: prevede uffici, alcuni laboratori, la biblioteca e l’auditorium da 200 posti.
Il sistema di edifici occupa molto meno superficie del lotto, che per quasi due terzi sarà impegnato da un parco urbano di circa 7000 mq, con oltre 150 tra essenze arboree e piante tappezzanti, chiare nel fogliame e nel tronco, tali da creare un ambiente naturale luminoso e semplice.
Le tecnologie di realizzazione previste sono particolarmente attente alla sostenibilità ambientale, con l’uso di materiali eco-efficienti, produzione di energia in fotovoltaico sulle coperture, senza dispersione di risorse nell’ambiente, e il recupero della risorsa acqua meteorica.