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domenica, Febbraio 23, 2025

La centralità dell’energia ed il ritorno delle mini centrali nucleari

Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo di Christian Dominici che sarà pubblicato sul prossimo numero del periodico di economia e finanza “Leasing Time Magazine” diretto da Gianfranco Antognoli. L’autore vanta un’esperienza ventennale nella gestione dei crediti tributari ed ha promosso la Christian Dominici Spa con l’idea di agevolare l’accesso al credito delle piccole, medie e grandi aziende italiane.

La politica energetica di un Paese non può più essere lasciata a questioni filosofiche sulle migliori fonti di energia rinnovabili possibili, la politica energetica di un Paese è ormai non soltanto parte della politica economica, ma soprattutto parte della sua difesa strategica. Con l’energia si difendono le nostre imprese, ma soprattutto si alimentano le nuove vere industrie: quelle dei dati, della AI e delle informazioni, che sono il vero e nuovo Petrolio di questi e dei prossimi anni.

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La domanda globale di elettricità sarà sostenuta dall’attuale elettrificazione di abitazioni, trasporti e industria, nonché da una notevole espansione dei data center. Si prevede che la quota di elettricità nel consumo finale di energia continuerà a salire dal 18% nel 2015, al 20% nel 2023 e al 30% nel 2030 (secondo lo scenario Net Zero Emissions by 2050 dell’IEA, un percorso allineato alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C).

Il consumo di elettricità da data center, AI e settore delle criptovalute potrebbe raddoppiare tra il 2023 e il 2026, raggiungendo 1.000 terawattora (TWh) nel 2026. Ciò equivarrebbe all’attuale consumo di elettricità del Giappone e sarebbe simile al fabbisogno di elettricità previsto di tutti i veicoli elettrici su strada nel 2030.

Non possiamo più dire no a prescindere all’energia nucleare, soprattutto nella forma innovativa e moderna dei mini reattori (denominati SMRS). Gli SMRS sono progettati per essere compatti, semplici da costruire in fabbrica e quindi trasportati e assemblati in loco. Quando vengono utilizzati per alimentare i data center, in genere sono co-localizzati con essi. Gli SMRS hanno una capacità di generazione in genere di poche centinaia di megawatt (MW). Quindi, diversi SMR che funzionano insieme avrebbero una capacità simile a quella di una centrale nucleare tradizionale (700-1000 MW). Dato che l’energia nucleare può generare elettricità quasi ininterrottamente, l’elettricità generata da un sistema da 1000 MW sarebbe vicina a 1000 TWh all’anno.

Christian Dominici (foto dal sito www.studiochristiandominici.it)

Gli Stati Uniti generano quasi un quinto del loro fabbisogno di elettricità dal nucleare, ma la percentuale è molto più alta in diversi Paesi europei e in Corea del Sud. Ciò li pone in un relativo vantaggio rispetto a Paesi come la Germania, che hanno gradualmente eliminato i loro programmi di energia nucleare, un processo che si è intensificato dopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986 e il disastro di Fukushima nel 2011.

In Cina la capacità nucleare viene aumentata continuamente a un ritmo molto rapido. Nonostante il nucleare sia stato continuamente osteggiato, sorge la necessità a livello globale, ma soprattutto per il nostro Paese che deve necessariamente essere un player di rilievo nella corsa all’intelligenza artificiale, di creare fonti alternative e veloci di generazione di energia che, oggi, sono una necessità non per produrre direttamente beni, ma per poter produrre e gestire dati ed informazioni.

Christian Dominici

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