“La Scuola per la Pace della Provincia è un’istituzione, a mio avviso, fondamentale in questo contesto sociale e ci impegneremo a dar vita a un numero sempre maggiore di iniziative per far sì che il suo apporto sia costante e continuativo. Per questo abbiamo avviato un percorso che porterà nel minor tempo possibile a una ripresa a pieno regime della sua attività”. Risponde così, il presidente della Provincia, Luca Menesini, all’appello che gli è stato rivolto da un gruppo di insegnanti ed ex insegnanti del territorio, affinché la Scuola per la Pace torni a vivere come in passato.
“Viviamo in un momento non semplice – afferma ancora il presidente Menesini – nel quale attività quali quelle svolte dalla Scuola per la Pace divengono fondamentali in un contesto educativo, formativo, ma anche divulgativo. Per questo non posso che ringraziare gli insegnanti che si sono messi in gioco per dare nuova vita alla Scuola per la Pace, con le loro idee e il loro impegno. Insegnanti che ‘vivono’ il loro ruolo al di là delle ore lavorative e che sono disposti a fare rete affinché la pace non sia un concetto astratto, bensì divenga qualcosa di concreto e di vissuto ogni giorno nelle nostre vite”.
“Assistiamo con fin troppa frequenza – sottolinea – ad atti di violenza gratuita quali quelli avvenuti recentemente a Firenze al Liceo ‘Michelangiolo’. Atteggiamenti piccoli o grandi che si possono combattere solo attraverso la conoscenza e l’approfondimento di queste tematiche, cosa che sarà possibile con una ripresa dell’ attività di questa istituzione. E’ fin troppo citato Primo Levi quando dice che ‘Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo’, ma sono convinto che vi sia racchiusa una grande verità che, proprio attraverso le attività della Scuola per la Pace si può dare come ente un forte contributo affinché le pagine più scure della nostra storia anche recente non abbiano più a rivivere”.
La Scuola per la Pace della Provincia nasce a cavallo tra gli Anni Novanta e i primi anni del 2000 e, per molti anni è stata punto di riferimento di gruppi, associazione e cittadini impegnati sui temi della solidarietà e della cooperazione internazionale, della pace, dei diritti umani, dell’ambiente e delle politiche della Memoria. Poi, la riforma degli enti provinciali ha imposto un rallentamento, a causa del ridimensionamento di mansioni e fondi.
“Quelli recenti sono stati anni difficili per iniziative quali quelle della Scuola per la Pace – conclude il presidente Menesini – – La mancanza di fondi prima, la pandemia dopo, hanno sicuramente rallentato le attività, che, comunque, sono proseguite e di questo non posso che ringraziare tutti coloro che, sia internamente all’ente che esternamente, si sono impegnati a far sì che si proseguisse. Adesso, però, lo scenario sta lentamente cambiando e questo significa che avremo modo di dare nuova linfa all’attività della Scuola per la Pace, che potrà tornare ad essere quel punto di riferimento che è stata in passato, coinvolgendo un sempre maggior numero di persone nelle proprie iniziative, grazie anche all’impegno che gli insegnanti firmatari dell’appello sono disposti a mettere in campo”.
Nel passato, la Scuola per la Pace ha organizzato numerosi momenti di approfondimento, in particolar modo rivolti alle scuole del territorio, che, in questo modo, hanno potuto approfondire tematiche importanti. Recentemente, poi, ha continuato a organizzare incontri sui temi della guerra, in particolare sul conflitto Ucraino-Russo tuttora in corso e sulla Memoria ed è da sempre in prima fila per permettere la partecipazione da tutto il territorio della provincia alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.
Tutte le attività svolte dalla Scuola per la Pace da quando è nata non sono andate perdute, ma sono a disposizione di tutti nelle pubblicazioni online al link
https://www.provincia.lucca.it/retescolastica-scuolapace/pubblicazioni.
