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venerdì, Novembre 22, 2024

La Provincia vara il “Piano integrato di attività e organizzazione”, strumento innovativo che privilegia i cittadini

Le persone al centro dell’azione amministrativa: è questo il punto focale del Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione, varato dalla Provincia di Lucca e al centro di una presentazione ad amministrazioni ed enti, che si è tenuta a Palazzo Ducale nei giorni scorsi.

Aperta dal presidente della Provincia, Luca Menesini, la presentazione aveva lo scopo di far comprendere al meglio questo nuovo strumento, affinché tutti gli enti possano sfruttare le opportunità che esso offre.

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Ma di cosa si tratta? A rispondere è il segretario e direttore generale dell’ente di Palazzo Ducale, Roberto Gerardi: “Non si tratta di un documento programmatico, bensì di uno strumento operativo, previsto dalla legge e che, nella nostra concezione risulta, per certi versi, molto innovativo. Avremmo potuto semplicemente aggiornare i documenti già esistenti, invece abbiamo scelto di cogliere l’opportunità di questo nuovo mezzo per mettere al centro dell’azione amministrativa propria e degli altri enti, le persone che vivono sul territorio. Lo scopo del Piao, infatti, è quello di misurare nella concretezza dei fatti, le ricadute positive delle scelte effettuate dall’amministrazione sulla comunità”. 

In sostanza, è una sorta di piano industriale a tutti gli effetti, nel quale l’amministrazione provinciale lavora ‘con’ i Comuni. A questo scopo, sono stati studiati dei parametri generali che misurano i ‘valori pubblici’ e, cioè, quelle tematiche che maggiormente incidono sulla vita dei cittadini, a cui si affiancheranno quelli eventualmente dettati dagli obiettivi e dalle esigenze delle singole amministrazioni comunali. Inoltre, è stato scelto un approccio partecipativo che deve essere inteso nella maniera più ampia possibile lungo tutto il ciclo della performance, programmazione fino alla valutazione dei risultati, secondo i modelli più innovativi di governance, promossi anche a livello internazionale. Un modo anche in questo caso concreto per coinvolgere gli stakeholder, fondamentali per dare una spinta alla realizzazione degli obiettivi che ci si pone.

“Importante – spiega Gerardi – è comprendere che la Provincia ha un ruolo di supporto per le amministrazioni comunali e lavora assieme a loro su diverse tematiche, che vanno dal Pnrr, alla digitalizzazione, dalla formazione del personale, alle misure di prevenzione della corruzione, fino alla programmazione strategica. Un lavoro in sinergia, quindi, del quale l’unico vero beneficiario è il territorio e chi lo vive. Per questo, il Piao non è uno strumento rigido, ma flessibile, che si adatta alle varie realtà e che, a fronte della sua messa in opera, può essere modificato laddove se ne ravvisi la necessità. Per mettere a punto il Piao della Provincia – conclude il direttore generale – è stata fondamentale la visione condivisa che c’è stata tra la parte politica e quella tecnica: ambedue, infatti, hanno visto la grande opportunità per un salto di qualità dell’azione amministrativa, che, in questo modo, si avvicina sempre più al cittadino e ai suoi bisogni”.

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