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sabato, Ottobre 12, 2024

La strada di Francesco III d’Este: il tratto apuano della Via Vandelli nelle foto storiche e inedite di Salvatore Mazza

Dal 15 al 30 ottobre Palazzo Ducale di Massa ospiterà la mostra “Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto: 80 foto storiche e inedite di Salvatore Mazza”, che raccontano la costruzione della strada voluta da Francesco III d’Este duca di Modena e Reggio dal 1737 al 1780 per collegare le città di Modena e Massa.

Realizzata dallo storico gruppo “Amici della Via Vandelli” e dal CAI Massa Sezione “Elso Biagi” con la collaborazione dell’Associazione Padre Damiano da Bozzano e il contributo del Parco Regionale delle Alpi Apuane, la mostra si compone di immagini in bianco e nero, in parte 40 x 60 e in parte 30 x 45, quasi tutte su pannelli. Sono foto rare, quasi tutte mai pubblicate, che narrano i momenti salienti e più significativi della costruzione della strada concepita e disegnata dall’abate ingegnere, geografo e matematico di corte Domenico Vandelli cui poi venne dedicata.

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Ogni istantanea illustra un particolare, il posizionamento di una pietra, la realizzazione degli alti muri a secco, la tecnica usata per la costruzione del selciato di quella che fu la prima grande strada di comunicazione costruita dopo le vie romane, nata come collegamento commerciale e militare. La Vandelli fu un’opera ciclopica e innovativa, in grado di attraversare un ambiente montano impervio attraverso l’Appenino e poi le Alpi Apuane che la mostra Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto intende divulgare.

“La mostra ‘Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto’ rappresenta per noi solo l’inizio di un percorso di rilancio e promozione della via Vandelli – dichiara il presidente del Parco Andrea Tagliasacchi – . Abbiamo condiviso e promosso questa iniziativa fin da subito, inserendola in un progetto più ampio in accordo anche con la Provincia di Modena e ad altri enti e associazioni del nostro territorio che a vario titolo, negli anni, hanno contribuito a promuovere questa strada antica attorno a cui è cresciuto l’interesse di camminatori ed escursionisti. Per noi la via Vandelli rappresenta anche una strada che unisce più comunità, due regioni, tre Province, diversi comuni e più Parchi naturali. Un collante, insomma, in grado di attrarre il turismo legato ai cammini, che porta con sé il rilancio della montagna e di una piccola grande economia importante per il Parco, per chi lo vive e per tutto il territorio. E per noi questa è una priorità.”

Il numero delle persone che ogni anno percorre la strada, almeno dal Passo della Tambura al mare, non si conoscono con precisione. Di sicuro si sa che solo le persone che in pochi mesi hanno pranzato e/o dormito presso il rifugio Cai Nello Conti a Campaniletti sono circa tremila. Un dato che mette in luce quanto la strada sia di interesse generale, considerando che non tutti gli escursionisti si fermano a pranzare o dormire al Rifugio Nello Conti.

Una foto di Salvatore Mazza (foto dalla pagina Facebook del Parco delle Alpi Apuane)

“È per noi un grande orgoglio che la Via Vandelli stia ritrovando un formidabile interesse”, dichiara Idilio Antonioli a nome degli “Amici della Via Vandelli”, un gruppo formato da amanti della montagna e della Vandelli, che a partire almeno dal 1980 organizzano o collaborano all’organizzazione di varie e numerose iniziative per valorizzare e recuperare la storica strada. “Soci Cai e Volontari – aggiunge Antonioli – operano da sempre per migliorare il percorso sino a Massa: quotidianamente giungono a Massa escursionisti entusiasti, stanno nascendo strutture di accoglienza, associazioni nuove, tv, social, stampa di nuove Cartine, firme numerose per finanziamenti Fai. Questo stupendo risveglio deve ricreare, come un tempo, collegamenti stretti tra le tre Province interessate: Modena, Lucca e Massa Carrara, Enti, dal Comune di Massa al Parco Apuane alla Regione Toscana per giungere ad un progetto complessivo. Per parte nostra ci impegniamo a portare avanti le varie iniziative di promozione di cui questa mostra rappresenta la prima iniziativa.”

“Oggi – dichiarano i rappresentanti della sezione ‘Elso Biagi’ del Club Alpino Italiano di Massa – la Via Vandelli è diventata un percorso di particolare interesse fra tutti i cammini che vengono percorsi dai sempre più numerosi escursionisti e viandanti. Per la nostra sezione, la Via Vandelli è sempre stata il sentiero per eccellenza di accesso alle Apuane. Dagli anni ’80, con la costruzione del Rifugio ‘Nello Conti’, acquisisce un ulteriore valore strategico per l’accesso alla struttura, mentre tale periodo, con la stampa di opuscoli e le foto di Salvatore Mazza, segna anche l’inizio degli interventi di restauro e manutenzione che si sono susseguiti fino ad oggi. La mostra è l’occasione per ripercorrere la storia del tracciato originario del versante massese. La stessa mostra costituisce anche la premessa per una seria valutazione degli interventi di restauro fatti ed anche la base su cui impostare i necessari interventi futuri per garantire la sua percorribilità. La nostra sezione e in particolare i soci volontari che si sono adoperati per la manutenzione della Vandelli, si augurano che parta un indispensabile collaborazione fra le associazioni e gli enti pubblici per proporre ulteriori eventi di studio e progetti per accedere ai necessari finanziamenti.”

“Sono felice – dichiara il sindaco di Massa Francesco Persiani – che presso il nostro Palazzo Ducale venga ospitata questa mostra evento che rappresenta un’importante occasione culturale per la nostra città e segna un punto di partenza per il rilancio di un percorso storico di grande valore. La Via Vandelli, con la sua storia secolare, è simbolo di connessione tra territori e culture. La mostra, con immagini inedite, permetterà a tutti di riscoprirne il valore architettonico, storico e paesaggistico. Approfitto di questa occasione per rendere noto che la Giunta ha recentemente deliberato di partecipare alla manifestazione di interesse del GAL Lunigiana per sviluppare un modello di smart villages e promuovere un turismo esperienziale e sostenibile a Resceto. Grazie a un edificio comunale riconvertito in hub turistico multifunzionale, sarà possibile offrire servizi ai visitatori, tra cui un info-point, un museo multimediale e un punto di e-bike-sharing.”

“Un evento importante – dichiara il presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti – che segna un passo ulteriore in un percorso già avviato all’interno del Parco delle Apuane. Il presidente Tagliasacchi ha intuito l’importanza che la Via Vandelli può avere dal punto di vista turistico e ambientale, inserita nel contesto del Parco delle Apuane e del Parco dell’Appennino. Oggi, fortunatamente, quando parliamo di Via Vandelli non parliamo più di tempi di guerra o sofferenza, ma di rilancio turistico, opportunità e rispetto per l’ambiente. La sostenibilità della Via Vandelli e il suo riconoscimento come percorso all’interno di un quadro regionale e interregionale tra Emilia Romagna e Toscana rappresentano il primo passo fondamentale per ottenere le risorse necessarie a mantenere e valorizzare un cammino così significativo. Mi sento di ringraziare il CAI e tutti i volontari che, negli anni, hanno garantito una manutenzione della strada, un’importante arteria storica che anche grazie alla prossima mostra fotografica a Palazzo Ducale sarà ulteriormente valorizzata.”

La mostra “Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto” verrà inaugurata martedì 15 ottobre alle ore 16,30. La scelta della data non è casuale: fu il 15 ottobre del 1750 quando il duca di Modena Francesco III d’Este dichiarò la strada percorribile, al termine dei lavori che durarono circa 13 anni. Fu in quella data che il duca raggiunse appositamente Massa attraverso la Vandelli.

La mostra, che gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Massa-Carrara e del Comune di Massa, rimarrà aperta tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 17 alle 19; il sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12,30.

Eventi collaterali

A latere della mostra sono in programma altre iniziative ad essa collegate per rilanciare l’attenzione attorno al progetto via Vandelli.

Il calendario del Parco delle Alpi Apuane: il tradizionale calendario che da anni il Parco stampa per valorizzare le storie, la storia, gli uomini, i mestieri e tutte le ricchezze dell’area protetta quest’anno, verrà dedicato alla via Vandelli. Ogni mese si aprirà con una foto tra le più significative della mostra Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto;

Grazie al contributo della Regione Toscana verrà stampato l’opuscolo “Immagini per una Storia – La Via Vandelli un progetto del Settecento” che riprende, sia l’opuscolo che venne presentato nell’estate del 1983 a Resceto (dove alcune foto vennero esposte presso il locale Circolo Arci) e che comprendeva un testo storico scritto da Maria Grazia Armanini (anche in lingua inglese e francese) e diverse foto in bianco e nero del fotografo Salvatore Mazza, sia, in parte, il primo dei vari opuscoli scritti dopo il recupero della Via e cioè a partire dal 1994. Infatti, a partire dai primi anni ’90 vennero organizzate moltissime iniziative, mostre, escursioni grazie anche al rapporto tra Volontari, Associazioni Naturalistiche e i vari Enti, a partire dal Parco delle Apuane e dal Comune di Massa tramite il Quartiere Zona Montana. In particolare i lavori di recupero, attuati grazie alla professionalità di cavatori locali, soprattutto di Resceto, furono possibili a seguito di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della collaborazione costante tra Provincia di Massa Carrara, Parco delle Alpi Apuane e Comune di Massa.

Sabato 26 ottobre a Palazzo Ducale, appuntamento con il Concerto di musica classica della pianista Lisa Pastine. Nata a Carrara nel 2004, Lisa Pastine ha frequentato Masterclass con importarti maestri tra cui Marco Ramelli, Tilman Hoppstock, Giampaolo Bandini, Giulia Ballarè, Gabriel Bianco, Piera Dadomo, Vincenzo Toricella, Miguel Trápaga Sanchez, Ricardo Barceló, Petri Kumela, Lorenzo Micheli, Aniello Desiderio, Zoran Dukic, Steve Goss, Berta Rojas, Kasia Smolarek, Julia Trintschuk, Carlo Marchione, Andrea De Vitis, Laura Young e altri. Inoltre ha partecipato e ottenuto ottimi risultati in diversi concorsi tra i quali nel 2022 e 2023 il primo premio assoluto nel “Premio Rotary- Raffaella Ceccopieri” della città di Massa ottenendo una borsa di studio, nel “concorso giovani promesse “del Paganini Guitar Festival di Parma e il primo premio nel “concorso Davide Lufrano Chaves” di Prato. Ha tenuto due recital solistici nel “Festival internazionale della chitarra di Massa” nella 22esima e 23esima edizione. Si è inoltre esibita nel festival “Borguitar” del 2023. Suona una chitarra del liutaio Rinaldo Vacca.

(fonte: Lara Venè sul sito del Parco delle Alpi Apuane)

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