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venerdì, Marzo 21, 2025

L’agricoltura sociale include e cresce in provincia di Lucca. La Fondazione CRL sostiene il progetto “Agri-care”

L’agricoltura sociale si sta espandendo nel territorio della provincia di Lucca, ma ha bisogno di sostegno. Per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (FCRL) ha approvato un consistente intervento di supporto alla rete di agricoltura sociale lucchese che vede coinvolti i territori della Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia. Il progetto si chiama “Agri-care: l’agricoltura si prende cura di noi” e coinvolge oltre 300 utenti che potranno beneficiare di servizi a forte valenza sociale in contesti innovativi. E’ stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in San Micheletto con la partecipazione del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, della presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Lucia Corrieri Puliti, di Elena Giannini, componente dell’Organo di Indirizzo della FCRL e vicepresidente di Filiera Futura e di Marco Bechini, direttore di Calafata, cooperativa agricola sociale nata nel 2011 che recupera terreni e coltivazioni attraverso il biologico. 

“Un progetto importante – ha dichiarato il presidente FCRL Marcello Bertocchini – dove entra in gioco il concetto di sostenibilità declinato su ben tre fronti: lavoro, coesione sociale, ambiente. L’attenzione della Fondazione non poteva che ricadere anche su questa tematica, già presente nel territorio, ma che adesso intravede concrete possibilità di mettere a sistema buone pratiche e relazioni proficue tese ad accrescere i know-how. Si tratta di una grande occasione, infatti, anche per dare nuovi strumenti al mondo dell’agroalimentare e proporre una visione diversa di questa filiera così importante per il nostro territorio.”

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A svolgere il ruolo di supporto al coordinamento, di comunicazione e di monitoraggio dei risultati è la Fondazione per la Coesione Sociale, l’ente di scopo della FCRL che opera nel sociale. “Accompagniamo e promuoviamo percorsi come questi – afferma la presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Lucia Corrieri Puliti -, sostenendo la progettualità comune, favorendo la messa in rete, ma anche prevedendo un supporto strutturato nelle varie fasi per aiutare a mettere le basi di un percorso duraturo. Come Fondazione per la Coesione Sociale svolgeremo un ruolo molteplice: il supporto al coordinamento generale, la comunicazione unitaria e il monitoraggio e valutazione degli esiti che verranno generati. Sono tre compiti necessari per dare sostenibilità ad un intervento che dà un grande valore inclusivo all’agricoltura del nostro territorio”. 

“L’agricoltura sociale lucchese – ha aggiunto Elena Giannini – ha dimostrato negli anni di essere in grado di creare sinergie sul territorio e di offrire spazi e percorsi di prossimità in grado di rispondere agli aumentati e diversificati bisogni della comunità, generando un impatto positivo nella società. La risonanza di questo movimento ha portato alla realizzazione di un convegno dedicato e promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da Filiera Futura, associazione che riunisce fondazioni di origine bancaria, atenei ed enti di categoria, tra cui fondazione stessa e che dal 2020 lavora in Italia per innovare il settore agroalimentare con progetti condivisi, utili allo sviluppo dei territori e delle filiere locali. Il modello lucchese è diventato oggi un caso studio attenzionato da Filiera Futura per le Fondazioni di origine bancaria che vogliano stimolare la creazione di reti rurali e di welfare innovativo nei propri territori”.

Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con 350.000 euro ed è nato dalla necessità di garantire continuità ai percorsi di agricoltura sociale attivati nel territorio della Provincia di Lucca, anche a fronte di un supporto di finanziamento a livello regionale che verrà riattivato nel 2026 e in continuità con i progetti sostenuti nel 2023 e 2024 da fondi regionali per l’agricoltura. Le attività previste sono: la progettazione, il coordinamento e l’animazione del partenariato di progetto; la creazione di un tavolo permanente di coordinamento sull’agricoltura sociale coordinato dalla rete di agricoltura sociale con l’ampliamento della rete stessa; la prosecuzione e l’ampliamento dei percorsi di inclusione, di ergoterapia e di attività di cura ed educazione con laboratori, attività didattiche e di accoglienza dei bambini. 

La rete di agricoltura sociale ha sviluppato un ampio sistema di esperienze e di rapporti che permettono di proseguire nello sviluppo del percorso anche grazie al progetto “Agri-care: l’agricoltura si prende cura di noi” che ha l’obiettivo di consolidare e potenziare l’offerta di percorsi di inclusione sociale e lavorativa, formazione e cura sul territorio lucchese, valorizzando l’agricoltura sociale come strumento di innovazione sociale e sviluppo territoriale e rafforzando la creazione di una rete permanente.

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