Vari professionisti dell’Azienda USL Toscana nord ovest hanno partecipato alla missione di Medevac (trasporto sanitario urgente di persone da scenari di emergenza) che ha portato sul territorio nazionale 14 bambini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza affetti da patologie derivanti soprattutto da scoppio di arma da fuoco, ma anche congenite od oncoematologiche.
Il coordinamento dell’operazione è stato a cura della centrale Cross di Pistoia, che è intervenuta su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, con l’utilizzo di velivoli dell’Aeronautica Militare.
Grazie in particolare al sistema 118, è stato così gestito in maniera adeguata il trasporto protetto delle piccole vittime della guerra e dei loro familiari dall’aeroporto di Eilat Ramon (Israele) fino agli ospedali italiani – tra cui il Meyer di Firenze e l’Ospedale del Cuore di Massa – individuati come i più appropriati per curare le patologie riscontrate.
A bordo dei tre C-130 della 46° Aerobrigata di Pisa – che sono atterrati a Milano, Roma e Verona – erano presenti anche medici ed infermieri delle Asl Toscane, insieme a personale del volontariato ANPAS, CRI e Misericordie.
Tra i professionisti che hanno preso parte alla missione il medico del centrale operativa 118 Alta Toscana Alessandro Lanciani, l’infermiere della centrale operativa Livorno-Pisa (territorio Livorno) Samuele Colombini, l’infermiere della centrale operativa Livorno-Pisa (territorio Pontedera) Marco Di Gaddo, i due anestesisti dell’ambito di Massa Carrara Stefano Antonelli e Giacomo Morelli.
“Io – racconta il dottor Antonelli sulla pagina Facebook dell’Asl Toscana nord ovest – ero a bordo dell’aereo che è arrivato a Verona, mentre il dottor Morelli su quello che è atterrato a Milano. Il collega era quindi tra i sanitari che hanno accompagnato il piccolo Adam, di cui si sono occupati molto gli organi d’informazione. Il trasporto in Italia di questi piccoli pazienti e dei loro familiari è stata un’esperienza molto toccante, che ci ha arricchito. Vedere la speranza in un futuro migliore negli occhi dei bambini palestinesi e degli accompagnatori racchiude davvero il senso di missioni umanitarie e di trasporto sanitario urgente. Anche in questa occasione è stato un grande privilegio per noi sentirci utili agli altri e contribuire a offrire una speranza a chi soffre nell’ambito di una grave emergenza”.
“Questo a conferma del grande impegno e la grande professionalità di tutto il sistema di emergenza territoriale e degli altri professionisti dell’Azienda USL toscana nord ovest”, commenta l’Azienda.