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venerdì, Novembre 22, 2024

Libri: Anna Maria Salamina racconta la storia di “Natalino, ultimo barbiere di campagna”

E’ uscito per le edizioni Giovane Holden il nuovo libro di Anna Maria Salamina, intitolato  “Natalino, ultimo barbiere di campagna”.  La presentazione in anteprima è in programma alla Biblioteca Comunale Guglielmo Marconi di Viareggio, il 29 maggio alle ore 16,30. Intanto domenica 12 maggio l’autrice sarà al Salone Internazionale del libro di Torino dove registrerà un video promo presso lo stand della casa editrice viareggina Giovane Holden Edizioni.

Inoltre è disponibile un podcast sul sito della casa editrice in cui l’autrice dialoga con Marco Palagi a proposito di questa pubblicazione. Il contenuto sarà fruibile all’interno del Podcast Vitamina L e lo si potrà trovare online anche sulle piattaforme (e relative App) di Spreaker,  Youtube, Spotify, SoundCloud, Apple Podcast, Google Podcast, Castbox, Deezer, Podcast Addict, Podchaser, iHeartRadio, JioSaavn, Vitamina L Blog, Audible.com, Amazon Music.

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Sinossi

Nella memoria della provincia ci sono talvolta personaggi curiosi, destinati a restare ai margini della società, eppure di spessore universale, la cui storia sfuma in una sorta di leggenda fragile e fuori dal tempo. Nato agli albori del Novecento, Natalino cala dalle montagne della Garfagnana fin sulla costa, in una bassa Versilia aspra di contraddizioni. La sua vita sarà legata a una Viareggio popolare, precaria, cenciosa, che appena alle spalle delle luccicanti rotte balneari non può che lottare con ostinazione per sopravvivere. Troppo gracile per uno dei lavori di fatica, troverà nel mestiere di barbiere a domicilio un mezzo di sussistenza, e in sella alla sua bici addobbata di girandole attraverserà le periferie cittadine e i cuori degli uomini. Figura spesso sopra le righe, intelligente e tormentato, penetrante e imprendibile, dalla fibra forte, piegata sì, ma resistente alle privazioni.

Di lui non resterà che una manciata di pensieri sulle mille cartoline che amava tanto scrivere, nonché un ricordo sospeso e intenso, un soffio di poesia salmastra. Nella sua cifra umana strampalata e indipendente, Natalino custodisce un senso di dignità ormai perduto, e la irriducibile libertà di spirito di un individuo imperfetto, ma caparbio e generoso verso gli altri. La sua vicenda, in cui si specchia quella di coloro che egli ebbe intorno, racconta una Toscana che non esiste più ma che non va dimenticata, e le esperienze coraggiose delle comunità lucchesi dei preti operai, un tessuto di solidarietà, di silenziosa prossimità agli invisibili, oltre meschinità e pregiudizi.

L’autrice

Laureata in Pianoforte al Conservatorio di Musica Boccherini di Lucca e in DAMS presso l’Università degli Studi di Bologna, Anna Maria Salamina ha percorso la strada dell’insegnamento, nelle Scuole Secondarie di primo grado e poi al Liceo musicale, docente prima di Storia della Musica, in seguito di Pianoforte. Come si legge sul sito di Giovane Holden Edizioni, negli ultimi tempi si sta mettendo in gioco nello spazio creativo dove la musica dialoga con le altre muse, in una contaminazione fra generi e stili diversi. Ha pubblicato per Kimerik Edizioni: il romanzo biografico “D’amore, una storia” (2022); “Lettera a mia madre” in AA.VV. Agenda degli scrittori (2023); “La mia Befana” in AA.VV. Poesie sul Natale IX Edizione, (2022). Nata a Carrara, risiede a Massa.

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