Luci e ombre del settore metalmeccanico nelle province di Lucca e Massa Carrara sono state al centro dell’attivo di tutti i delegati della Uilm Toscana mercoledì nella sede di Kme Italy a Fornaci di Barga intitolato ‘Obiettivo contratto’, alla presenza del segretario generale Uilm nazionale Rocco Palombella, del coordinatore regionale Uilm Toscana, Vincenzo Renda, del segretario regionale Uil Toscana, Paolo Fantappiè, e dei segretari Uil e Uilm area nord Toscana, Franco Borghini e Giacomo Saisi.
La piattaforma proposta per il rinnovo mette al centro un concetto ben chiaro, come spiega Saisi: “L’obiettivo è più salario con meno orario, con la richiesta di un aumento di 280 euro nel prossimo triennio. Vogliamo comunque aprire una seria discussione con la controparte datoriale sul contratto nazionale per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario”.
Non si è parlato solo del rinnovo del contratto e in particolare Saisi ha fatto un focus specifico sulla situazione dei comparti del metalmeccanico sulle due province. “Su Lucca il settore metalmeccanico, legato al cartario, ha registrato una leggera flessione nelle vendite, – 1.4% rispetto all’anno precedente, la flessione maggiore si è avuta sull’export con un -22.9%. Per il 2024 si prevede una cauta ripresa. Molto bene la cantieristica navale su Versilia e Carrara che sta godendo di ottima salute con una visibilità di ordini almeno fino a tutto il 2026 e parte del 2027. A preoccupare è il pericolo di saturazione del mercato e una forte crescita delle vendite di usato, tanti cantieri si stanno attrezzando e specializzando nel Refit. La problematica di questo settore è il forte utilizzo di appalti e subappalti”.
Alcune aziende hanno meritato poi delle analisi specifiche. Su Massa Carrara Baker Hughes “sta vivendo un momento d’oro con un forte aumento degli ordini con visibilità fino al 2027, all’interno ci sono molte aziende metalmeccaniche sindacalizzate che lavorano in appalto e godono di ottima salute” mentre Skf “dopo anni di andamento positivo con accordi sindacali che prevedevano turnazioni per un maggior utilizzo degli impianti oggi sta vivendo un periodo con alcuni problemi – ha detto Saisi -. Nell’ultimo trimestre del 2023 si è fatto ricorso alla cassa integrazione, alcuni contratti di somministrazione in scadenza non sono stati rinnovati e altri da full time sono passati a part time. Ci preoccupa la situazione del mercato internazionale”.
Su Lucca poi c’è il nodo Kme. “Sta attraversando una crisi che è generalizzata e sta colpendo tutto il comparto dei metalli. L’anno 2023 è stato chiuso con 55.000 tonnellate prodotte, con un calo del 40% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo calo di volumi, per una politica adottata dell’azienda di aumento dei prezzi, il risultato industriale è stato positivo: questa scelta porterà anche un beneficio ai lavoratori che si vedranno nella busta paga di giugno il riconoscimento di un premio di risultato uguale o addirittura leggermente più alto di quello dello scorso anno. Sempre nel 2023 dopo un periodo di Cassa integrazione ordinaria è stato aperto il contratto di Solidarietà che ha facilitato alcune uscite volontarie vicine all’età pensionabile. Per il 2024 è stato fatto un budget sfidante di 70.000 tonnellate, con un primo trimestre abbastanza cauto, con un aumento degli ordini previsti a partire dal secondo trimestre e una seconda parte dell’anno con un forte incremento. Nei primi due mesi del 2024 i segnali che stanno ricevendo dal mercato sono leggermente positivi e generano un cauto ottimismo”. A incidere soprattutto la riduzione dei consumi nel settore dell’automobile. “Per il reparto distaccato EM Moulds, La produzione di lingottiere per Altoforni di colata, nonostante la crisi dell’acciaio (-15%) hanno chiuso il 2023 con un risultato positivo il 2023 anche se sono stati persi tutti i clienti russi e ucraini. A gennaio verrà aperto il contratto di solidarietà, per facilitare alcune uscite volontarie e riequilibrare il reparto”.
Durante l’incontro, inoltre, una delegazione della Uil guidata dalla segretaria regionale Laura Menconi con delega alle pari opportunità ha portato un mazzo di fiori nel luogo dell’ultimo femminicidio a Barga, dove è stato osservato un minuto di raccoglimento.