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venerdì, Novembre 22, 2024

Meno sportelli bancari, ma i costi per i correntisti aumentano. Bartolini (Adoc): “Disagi e rischio truffe”

Gli sportelli bancari diminuiscono, si riduce la vicinanza con i territori soprattutto periferici o montani, come sono tante frazioni dei territori di Massa Carrara e di Lucca. Pure gli sportelli bancomat, o Atm, si desertificano. Servizi che diventano pochi e ridotti all’osso ma intanto i conti a carico degli utenti aumentano. A denunciare il controsenso è il presidente di Adoc Toscana Nord, Mauro Bartolini, che fa proprio il grido di allarme della presidente nazionale Adoc Anna Rea e chiede chiarezza su possibili aumenti ingiustificati delle spese per la gestione del conto corrente. Oltretutto, gli aumenti calcolati sono superiori al tasso di inflazione registrato nello stesso periodo.

“Stando ai dati forniti dalla Banca d’Italia – evidenzia Bartolini – nel 2022, la spesa per la gestione di un conto corrente è stata pari a 104 euro, in aumento di 9,30 euro rispetto al 2021. Il rischio è che i correntisti abbiano meno servizi a fronte di maggiori costi. La desertificazione degli sportelli bancari e degli Atm sta lasciando isolate intere zone del territorio nazionale, comportando un’assenza di servizi, che risultano inoltre essere sempre più scadenti. E in Toscana Nord lo stiamo vedendo con chiarezza: spesso a pagare il conto di razionalizzazioni, tagli e riorganizzazioni sono proprio i territori più periferici che già soffrono la mancanza di servizi. Basta pensare agli ultimi casi, ovvero la chiusura di filiali a Monti di Licciana e a Bonascola in provincia di Massa Carrara. A beneficiare di tali risparmi non sono certo i correntisti. Non solo, la diffusione della digitalizzazione dei conti online e delle App non ha portato benefici economici ai consumatori”.

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L’arretramento delle banche comporta minori costi, meno servizi e anche tagli al personale, ma quali sono le ricadute per gli utenti? “Il problema è che si creano disagi e disparità fra varie tipologie di cittadini – sostiene Bartolini – perché non tutti sono capaci di gestire i conti in maniera digitale, in particolare gli anziani, aumentando il rischio di truffe, raggiri e azioni criminali a loro danni. Nei vari piani di riorganizzazione che vengono forniti si parla spesso di tagli, anno dopo anno, mettendo a rischio anche la permanenza di sportelli storici e centrali. Fra l’altro l’aumento delle spese fisse dei conti correnti vale anche per chi fa poche operazioni bancarie. È per questo – conclude – che invitiamo tutti i clienti a verificare la propria tipologia di conto corrente e a sceglierne uno adatto alle proprie reali esigenze per cercare di contenere i costi”. 

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