Cinque bambini, tra cui un neonato di appena 3 giorni, salvati in Kazakistan ad Almaty dall’Heart Team pediatrico di Monasterio. Nella seconda metà di aprile il team ha, infatti, preso parte alla missione nel paese asiatico, presso il Center for Perinatology and Pediatric Cardiac Surgery. Il team era composto dal dottor Vitali Pak, Direttore della Cardiochirurgia Pediatrica, dalla dottoressa Chiara Marrone, cardiologa pediatrica e dalla dottoressa Elisa Barberi, Responsabile Terapia Intensiva Pediatrica.
La missione rientra in un accordo di collaborazione quinquennale tra Monasterio e il centro cardiochirurgico kazako ed ha obiettivi umanitari, ma anche di formazione. Il Kazakistan, la più grande economia dell’Asia centrale, conta su un sistema sanitario strutturato e la collaborazione con Monasterio punta anche a rafforzare e perfezionare le competenze del personale sanitario. I professionisti toscani, infatti, in Kazakistan non solo eseguono interventi su pazienti pediatrici con cardiopatia congenita complessa, ma si impegnano a formare il personale locale. L’accordo prevede anche periodi di training del personale kazako presso gli ospedali di Monasterio.
Durante la missione di aprile, sono stati visitati circa 70 bambini. Di questi, 5 – uno neonato e uno lattante – sono stati sottoposti a complesse operazioni chirurgiche. Il percorso operatorio e terapeutico è stato condiviso con i medici locali anche con momenti specifici di formazione. Alcuni piccoli pazienti, con quadri clinici estremamente complessi che richiedono un inquadramento diagnostico mediante imaging avanzato, saranno accolti nei prossimi mesi all’Ospedale del Cuore di Massa per essere sottoposti ad interventi di cardiochirurgia.
Durante la missione, la Direttrice Generale dell’ospedale di Almaty, la dottoressa Nurlanova, insieme al Primario di Cardiochirurgia Pediatrica kazako, dottor Nigay, e agli altri operatori locali, hanno incontrato e ringraziato l’Heart Team di Monasterio per la preziosa collaborazione. Inoltre, durante la missione i medici toscani sono stati invitati ad un congresso internazionale ginecologico-neonatologico-cardiochirurgico e pediatrico durante il quale è stato consegnato un premio per i meriti professionali al dottor Vitali Pak.
Monasterio continua, dunque, ad impegnarsi nella cooperazione sanitaria portando le esperienze e le capacità dei propri professionisti oltre i confini dei propri ospedali ed anche nazionali per garantire la migliore risposta di cura a tutti, indipendentemente dal Paese di appartenenza.
“La mia prima esperienza in un Ospedale dell’Asia Centrale – spiega la dottoressa Elisa Barberi, Responsabile della Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale del Cuore – è stata assolutamente positiva. L’incontro di culture diverse, unite però da un linguaggio comune, rappresenta uno stimolo enorme e l’entusiasmo dei medici e infermieri che ho trovato mi ha colpito. Abbiamo cercato di formare il personale più che di “gestire” autonomamente i complessi casi di piccoli pazienti con cardiopatia congenita trovando momenti di confronto in sala operatoria, nella terapia intensiva, negli ambulatori, nella stanza delle consegne e anche la sera mentre ci offrivano un delizioso pasto caldo. Posso dire che ogni missione a cui ho partecipato, negli anni, è una missione per “il cuore dal cuore”… E come sempre la sensazione finale è quella di aver ricevuto più di quello che abbiamo potuto dare in poco tempo”.