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domenica, Giugno 1, 2025

“No alla nicotina per i giovani. Facilita malattie e passaggio ad altre droghe”. Giornata contro il fumo, l’appello dell’Asl

Domani, sabato 31 maggio è la Giornata Mondiale contro il Fumo di Tabacco. Nell’ambito della Regione Toscana si sta costituendo un gruppo di lavoro tra le strutture di Pneumologia, i Serd.D. e ISPRO per implementare i centri anti fumo (CAF) e potenziare la collaborazione tra questi servizi.

“Negli ultimi anni – spiega il direttore dell’area aziendale delle Dipendenze Maurizio Varese – si è assistito a una riduzione del numero di fumatori in Italia tra la popolazione adulta ma anche ad un contestuale aumento in quella adolescenziale, in particolare nel genere femminile. Si sta inoltre assistendo alla diffusione sempre più massiccia di prodotti a base di nicotina diversi dalle sigarette tradizionali quali sigarette a tabacco riscaldato HTP, sigarette elettroniche e-cig alla nicotina e non, con ricarica o usa e getta, oltre al fenomeno del packaging costituito da sacchetti contenenti sali di nicotina o tabacco che vengono assorbiti attraverso le mucose orali”.

“Questi prodotti – sottolinea Varese – vengono proposti in confezioni molto accattivanti e lasciando intendere che sono del tutto, o quasi, innocui. In realtà sono già note patologie specifiche legate a nuove formulazioni. Tra l’altro, oltre a non aver aiutato praticamente nessuno a smettere di fumare, hanno stimolato molti giovani al fumo. E’ frequente in questo senso il fumo duale o policonsumo: con tale termine si intende il consumo alternato di sigarette tradizionali con le formulazioni sopra riportate e poi un passaggio da queste alle sigarette tradizionali”.

“Sono d’accordo – aggiunge Varese – con quanto si sta proponendo in Inghilterra ovverosia di vietare la vendita di tabacco e di prodotti alla nicotina a tutti i nati dal 2009: fare in modo che le nuove generazioni non assumano prodotti a base di nicotina è fondamentale per evitare che sviluppino dipendenza e che incorrano in tutti i danni prodotti dal fumo di tabacco”.

Varese evidenzia che sappiamo infatti che le oltre 4.000 sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco sono correlate a moltissime malattie (in Italia causano oltre 90.000 morti l’anno). Tra queste patologie ci sono il tumore del polmone, della bocca dell’esofago, del pancreas, del colon, del rene, della vescica, della mammella, oltre a malattie del sistema respiratorio quali BPCO, enfisema, malattie cardiovascolari quali infarto del miocardio, ictus e via dicendo.

Inoltre si calcola che l’incidenza dei tumori crollerebbe di oltre il 50% se tutti i fumatori smettessero di farlo. Ma oggi c’è un’altra ragione altrettanto importante per proteggere gli adolescenti dagli effetti della nicotina: negli ultimi anni diversi studi clinici, epidemiologici ma anche biologici ed epigenetici, dimostrano in maniera incontrovertibile che la nicotina sia una gateway drug, cioè una droga apripista soprattutto nei confronti della cocaina. La nicotina assunta precocemente, soprattutto in adolescenza, aumenterebbe il potenziale addittogeno di sostanze quali la cocaina e forse anche nei confronti di altre droghe cosiddette pesanti. Non è un caso, infatti, che mentre l’incidenza del tabagismo nella popolazione generale è del 24%, l’incidenza tra la popolazione degli utenti afferenti ai Ser.D arriva addirittura al 97%. Quindi, quasi tutti gli utenti di questi servizi fumano tabacco o lo hanno fumato ed è stata anche la prima droga che hanno incontrato nella loro vita.

In conclusione, quindi – ed è bene evidenziarlo proprio nella Giornata Mondiale contro il Fumo di Tabacco – “è indispensabile sviluppare delle politiche che impediscano ai giovani adolescenti di utilizzare la nicotina in qualunque formulazione”.

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