E’ una normativa complessa quella che regola i rapporti fra il reticolo idraulico e le opere che a vario titolo vengono realizzate sugli stessi o nelle fasce comunque considerate di interferenza con lo stesso: leggi che da una parte sono ‘storiche’, risalgono ai primi decenni del secolo scorso, ma dall’altro lato sulle stesse si sono stratificate nel tempo nuove normative, comprese quelle regionali di riferimento. Un labirinto in cui a volte è difficile muoversi anche per i tecnici esperti, e ancor di più per i cittadini, senza avere un filo di Arianna in grado di sbrogliare la matassa. Tutti temi che sono stati al centro dell’importante convegno ‘Reticolo idrografico e reticolo di gestione. Normativa di riferimento per gli interventi in area demaniale e nella fascia di rispetto. Competenze della Regione Toscana e del Consorzio di Bonifica’, organizzato dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Lucca assieme al Consorzio di Bonifica Toscana Nord, al Genio Civile Toscana Nord e al Genio Civile Valdarno Inferiore, della Regione Toscana, e che si è svolto venerdì mattina al Cinema Astra di Lucca.
Un incontro professionale di alto livello a cui hanno partecipato tantissimi geometri della provincia di Lucca, con relatori tecnici qualificati degli Enti competenti che hanno trattato la materia per dipanare tutti i dubbi normativi e non solo.
Sono intervenuti: geometra Diego Ragghianti, Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Lucca; Ing. Andrea Morelli (Dirigente Genio Civile Toscana Nord); Ing. Enzo Di Carlo (Dirigente Genio Civile Valdarno Inferiore); Ing. Antonio Difonzo (Dirigente Consorzio 1 Toscana Nord); Ing. Francesco Scatena (Genio Civile Toscana Nord); Ing. Marco Daddi (Genio Civile Valdarno Inferiore); Geol. Simone Pucci (Consorzio 1 Toscana Nord); Geom. Riccardo Simonini (Consorzio 1 Toscana Nord).
Sul tavolo tanti gli aspetti su cui fare chiarezza e dare spunti utili alle pratiche di tutti i giorni che coinvolgono gli uffici tecnici del territorio. Dal reticolo idrografico e reticolo di gestione, alla normativa di riferimento che per esempio tratta la distanza dai corsi d’acqua e gli interventi ammessi. Ma non da meno le procedure legate alle richieste di concessioni che riguardano coperture o gli attraversamenti che per esempio permettono di raggiungere case o terreni dall’altra parte di un corso d’acqua, oppure scarichi, tubazioni o altre opere assimilate. E ancora, sanatorie, richieste di autorizzazione per interventi nella fascia di rispetto, revisione di tratti di reticolo e sdemanializzazioni.

“E’ stata un’occasione importante per comunicare in maniera diretta alle categorie il quadro normativo complesso che si è creato nel tempo sulla materia – ha detto il dirigente Morelli -, stratificato a partire dal regio decreto per arrivare alla normativa regionale, un modo per tirare le vila e iniziare un colloquio diretto con i tecnici”.
“Ringraziamo per l’iniziativa il collegio dei geometri di Lucca – ha proseguito il dirigente Di Carlo –. Un confronto su tematiche non sempre facili da trattare perché regolate da normative molto articolate e storicizzate. La Regione ha intrapreso un percorso di miglioramento e disciplina di una serie di casistiche sul patrimonio esistente e le eventuali interferenze con i corsi d’acqua”.
“I geometri sono i tecnici che più di frequente hanno a che fare con queste attività – ha concluso il dirigente Difonzo – e questo convegno è stato utilissimo per illustrare casistiche e normative. Una materia estremamente complessa per cui è la nostra volontà promuovere altri incontri come questo per cercare di rendere più semplici e chiare tutte le procedure”.