Un romanzo d’amore e sull’amore, un viaggio attraverso il sentimento più profondo e sconosciuto che scrive una storia a quattro mani in un codice che soltanto l’amore stesso può spiegare e capire. A Palazzo Binelli la seconda tappa della collaborazione culturale fra la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e il Gabinetto Vieusseux di Firenze è dedicata alla letteratura: il 27 luglio alle 21.30 sarà infatti presentato il romanzo ‘Ogni storia d’amore è una fine’ scritto a quattro mani da Aura Cenni e Lorenzo Donati, edizioni Mondadori. Saranno presenti il presidente della Fondazione CrC, Enrico Isoppi, e il presidente del gabinetto Vieusseux, Riccardo Nencini, intervistato dalla giornalista Cristina Lorenzi.
La storia si sviluppa nella campagna Toscana, a San Gimignano, dove si incrociano le storie di due cuori in cerca d’amore. Qui Aura arriva dopo una cocente delusione e nella quiete della campagna toscana spera di placare il suo caos interiore. L’isolamento a cui si è votata si interrompe soltanto quando incontra Beatrice. L’anziana nobildonna restituisce un senso alle sue giornate, la consegna al futuro offrendole di riorganizzare la preziosa biblioteca e il secolare archivio di famiglia. Fra i libri della Torre del Diavolo, Aura conosce Lorenzo, scrittore affermato che sta lavorando al suo romanzo più ambizioso, una storia d’amore e di morte realmente accaduta nei giorni della Liberazione.
Galeotto diventa il libro, ancora non scritto: Aura e Lorenzo si avvicinano, tremanti e pensanti, due anime spezzate che si riconoscono al primo sguardo. Fra di loro nasce un innamoramento diverso da ogni altro, fragile come le pagine di un codice, vivido come l’inchiostro di una miniatura. Un legame profondo, imperfetto, una passione che sgorga da un dolore comune, la vita che batte in un viaggio spericolato tra arte e letteratura, meraviglia e silenzi. Gli stessi ingredienti che rendono indimenticabile il loro primo romanzo. Un racconto intimo e folle, un ritmo inarrestabile e uno stile originale a testimoniare l’essenza del sentimento più sconvolgente sul quale non smettiamo mai di interrogarci.
Aura Cenni, romana di nascita, milanese di adozione, scrive da sempre. Ha esordito giovanissima e oggi vanta pubblicazioni in Italia e all’estero, fra racconti brevi e saggi che hanno riscosso il plauso della critica. Nutre una grande passione per la natura, ha dedicato la sua vita alla bellezza. Lorenzo Donati, fiorentino, è autore di una vasta produzione di saggi e romanzi tradotti anche all’estero. Collabora con quotidiani e periodici, e lavora come sceneggiatore per il cinema e il teatro. Questo è il loro primo romanzo a quattro mani.
“Con questa iniziativa rinsaldiamo la collaborazione culturale fra la Fondazione CrC e il Gabinetto Vieusseux – sottolinea il presidente Isoppi -. E’ un libro che parla di sentimenti profondi e di amore, ambientato in una Toscana ricca di letteratura e cultura che da sempre suscita un enorme fascino a livello internazionale proprio per la capacità di suscitare un fascino d’amore universale che altrove non si trova”.
“Questo secondo evento continua la serie di iniziative e incontri culturali sui quali stiamo lavorando assieme al presidente Isoppi – conclude il presidente Nencini -, con la volontà di far collaborare due istituzioni che possono fare molto per la cultura toscana e mettere insieme le loro forze”.