Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo Alfredo Castiglione (presidente Ramses Group srl) sulle problematiche del PNRR e le ripercussioni sulle PMI che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da grande opportunità rischia di essere l’ennesima occasione persa per lo sviluppo, il rilancio, e la modernizzazione del nostro Paese. Il PNRR va misurato non solo per la capacità di spesa effettiva, ma anche rispetto alla capacità di modernizzazione che riesce a mettere in campo con i suoi progetti e, soprattutto, per quanti investimenti esteri e nazionali privati riesce a mobilitare.
Non dobbiamo dimenticare che il PNNR è una grande opportunità che si pone davanti a noi proprio in un momento in cui l’industria e la manifattura stanno vivendo grandi transizioni, come quella digitale e quella green. Senza una presa di coscienza della necessità comune di centrare questo passaggio epocale di riconfigurazione del sistema produttivo, rischiamo di lasciare sole le imprese senza le risorse adeguate. Serve introdurre un patto tra governo italiano e industria per un’accelerazione degli investimenti, ma soprattutto una collaborazione attiva per individuare quelle infrastrutture e poli d’eccellenza che riescano a rendere appetibile e competitivo il nostro Paese nelle transizioni.
Nonostante i finanziamenti sostanziali messi a disposizione dall’Unione Europea, ci sono preoccupazioni riguardo alla capacità dell’Italia di spendere questi fondi in modo efficiente ed efficace, e soprattutto c’è una sostanziale mancanza di richieste dalle PMI. Quasi un’impresa su due ha problemi di approvvigionamento di materie prime e una su cinque di approvvigionamento di energia. L’aumento dell’incertezza incide anche sulla natalità delle imprese: le ultime indicazioni sulle iscrizioni al Registro delle Camere di Commercio mostrano che quando il clima di fiducia si riduce di un punto, la natalità delle imprese si contrae di mezzo punto.
Una delle principali difficoltà è la mancanza di una domanda sufficiente da parte delle imprese per beneficiare dei finanziamenti del PNRR. Con il PNRR i fondi sono tanti, ma bisogna controllare che arrivino veramente alle imprese semplificando le procedure, così da generare un circolo virtuoso e un volano per l’economia interna e, quindi, nuovi posti di lavoro.
Alcune imprese potrebbero essere in difficoltà a intraprendere nuovi investimenti a causa dell’incertezza economica generata dalla crisi che ha inevitabilmente causato turbolenze significative nel panorama economico e ha portato molte imprese a ridurre le proprie attività o a operare in modo più conservativo. Altre potrebbero avere difficoltà a comprendere e adattarsi alle complesse procedure amministrative e ai regolamenti richiesti per beneficiare dei finanziamenti, potrebbero non essere completamente informate sulle modalità di accesso ai finanziamenti, o potrebbero non essere consapevoli dei benefici che è possibile ottenere attraverso la partecipazione a progetti finanziati dal Piano. Pertanto, occorre compiere un maggiore sforzo di comunicazione e divulgazione, per informare le imprese sulle opportunità disponibili e per incoraggiarle a presentare richieste di finanziamento anche attraverso l’ausilio di professionisti.
Per affrontare queste sfide, è quindi necessario un impegno congiunto tra Governo, imprese, organizzazioni industriali e istituzioni finanziarie. Il Governo italiano dovrebbe porsi l’obiettivo di continuare a semplificare le procedure amministrative e ridurre gli ostacoli burocratici per agevolare l’accesso ai finanziamenti. Dovrebbero essere fornite risorse e supporto alle imprese per aiutarle nella presentazione delle richieste di finanziamento e nell’elaborazione di progetti in linea con gli obiettivi del PNRR. Da molti anni manca in Italia una politica industriale. Non basta spendere le risorse del PNRR, è necessario usarle per fare in modo che si “moltiplichino”. Investendo sulle Pmi, da sempre asse portante del Paese, sulla digitalizzazione, sulla semplificazione, sui giovani e sulla formazione di imprenditori e lavoratori. Varando le riforme strutturali oramai improcrastinabili per sostenere il rilancio post pandemia su: fisco, giustizia, pubblica amministrazione e taglio del costo del lavoro. Il successo dell’attuazione del PNRR dipende dalla capacità dell’Italia di superare le sfide attuali e di mobilitare il settore privato per presentare progetti ambiziosi e innovativi. È fondamentale che il governo e le parti interessate lavorino insieme per creare un ambiente favorevole agli investimenti, semplificando le procedure, fornendo supporto e informazioni, e promuovendo una cultura di innovazione e di partecipazione attiva al piano di ripresa.