E’ stata simbolicamente posata questa mattina (mercoledì 31 luglio) la prima pietra del cantiere del Liceo scientifico ‘Vallisneri” di Lucca, dove sarà realizzato un nuovo padiglione all’avanguardia, grazie a un progetto della Provincia di Lucca, da 11 milioni 256mila euro. Ad inaugurare il cantiere, oltre al presidente della Provincia, Luca Menesini, vi erano il dirigente del settore Edilizia Scolastica della Provincia, Fabrizio Mechini, con l’ingegner Stefano Mennucci che ha seguito tutto il progetto e il direttore dei lavori, architetto Fabio Picchi; l’architetto Marco Sala, progettista dell’intervento; l’architetta Francesca Lazzari che, quando era dirigente del settore, ha dato il via a questo importante progetto di rinnovamento; la dirigente scolastica del Liceo scientifico “Vallisneri”, Maria Rosaria Mencacci; il professor Claudio Oliva, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, nonché i rappresentanti delle ditte che svolgeranno l’intervento e, cioè, il raggruppamento di imprese comprendente l’impresa edile ‘Cappelli Bernardo srl’ di Diecimo (Lucca); la ‘Del Debbio spa’ di Lucca; la Baldassari Impianti srl di Porcari; la ‘Diversi Impianti srl’ di Barga (Lucca) e la Holz Albertani di Berzo Demo (Bergamo).
“E’ grande la soddisfazione di aprire questo cantiere – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – anche perché arriva dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione all’amministrazione provinciale per la revoca dell’appalto dei lavori alla ditta che se li era aggiudicati in via provvisoria. Questo ci permette, oggi, di guardare al futuro avendo chiara la visione di quello che avremo: una scuola rinnovata, che risponde alle esigenze delle studentesse e degli studenti che devono frequentare questo liceo, così come a quelle evidenziate da coloro che vi lavorano. Se è vero che la scuola è una ‘palestra di vita’, con questo intervento, così come con gli altri che stiamo realizzando su tutto il territorio provinciale, vogliamo che sia la migliore ‘palestra’ possibile, perché ritengo sia fondamentale formarsi in ambienti curati non solo da un punto di vista della funzionalità e della praticità, ma che seguano anche le linee più all’avanguardia per quello che riguarda il risparmio energetico e che siano ambienti curati anche dal punto di vista estetico. Quello che vogliamo fare, quindi, è far sì che questa scuola, tra le più frequentate di Lucca con i suoi oltre 1400 iscritti, sia veramente al passo con i tempi e possa guardare al futuro, con la certezza di poter essere anche per chi la frequenterà nei prossimi anni, un punto di riferimento culturale e un luogo di crescita personale”.
Il progetto avrà un costo complessivo di 11 milioni 256mila euro, così ripartiti: 7 milioni 998mila 154 euro provenienti dai Mutui Bei; 1 milione 758mila 253 euro erogati a fondo perduto dal GSE – Gestore servizi elettrici; 900mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il restante per completare la somma necessaria, proveniente dai fondi della Provincia. Verrà così realizzato un nuovo edificio, la cui costruzione è affidata al Raggruppamento di imprese sopracitato.
Il nuovo edificio sarà costruito nell’area che attualmente è occupata da un parcheggio, dall’ex campo di softball e dalla ‘stecca’ dei vecchi spogliatoi dismessi. In questo modo, non vi sarà la necessità di ricorrere all’uso di moduli prefabbricati o di sedi alternative, poiché la demolizione del vecchio padiglione ad ‘H’ avverrà solo quando sarà operativo il nuovo plesso ad alta efficienza energetica. Una scelta che permette di salvaguardare la didattica nel plesso esistente e, al contempo, sarà possibile ridurre al minimo i disagi per studenti e docenti durante il periodo della costruzione del nuovo edificio.
Il padiglione del quale si avviano i lavori di costruzione avrà la forma ad ‘L’ ed una struttura antisismica in legno con tecnologia “platform frame”. Si tratta di una scelta tecnica, volta a garantire un’esecuzione più rapida della struttura e dell’impiantistica interna, limitando i tempi del cantiere e il relativo impatto (polveri, acustica, traffico) in una zona densamente abitata. L’edificio si svilupperà su tre piani fuori terra (piano terra, primo e secondo), con altezza totale inferiore all’edificio attuale. La distribuzione interna è stata studiata sui principi del buon funzionamento della scuola e finalizzata all’uso razionale delle risorse, riuscendo a mantenere una superficie edificata simile all’immobile da demolire, ma con numero maggiore di aule, dimensionate secondo la nuova normativa, più ampie rispetto alle precedenti.
Al piano terra sono collocati gli spazi della segreteria, gli uffici, la presidenza, le aule dei docenti e dei bidelli, con accessi e servizi distinti rispetto agli ambienti per la didattica. Sempre al piano terra trovano posto la biblioteca e 8 delle 44 aule totali. Ai piani superiori, invece, ci saranno 36 aule, 18 per piano, con relativi servizi igienici. L’edificio avrà una superficie di circa 5mila metri quadri.
Le nuove aule saranno caratterizzate da due infissi in alluminio ciascuna, che si possono aprire sia per la ventilazione parziale che per quella totale. Esternamente saranno protette per il surriscaldamento e l’abbagliamento da un frangisole orizzontale in alluminio che scorre su guide fisse. Il tetto a padiglione presenta un forte aggetto di gronda, per proteggere le facciate dalle intemperie e prevede un manto di copertura in pannelli metallici. E’ prevista, inoltre, l’installazione di circa 220 mq di pannelli fotovoltaici per una potenza di picco di 40,92 kW.
Gli impianti sportivi esterni e la palestra grande (riqualificati dalla Provincia negli ultimi anni) rimarranno al loro posto, mentre la nuova palestra piccola per l’arrampicata sarà costruita al posto della casa del custode e dell’ingresso attuale della scuola, mentre il padiglione H una volta demolito, lascerà ampi spazi per nuovi impianti sportivi e nuovi servizi ad uso dei docenti e studenti.