Si è riunita questa mattina al Comune di Viareggio la Comunità Rifiuti Zero dell’Ato Toscana Costa: in tutto trentuno sindaci preoccupati per i futuri sviluppi dei territori, di fatto legati alle decisioni di Reti Ambiente che ha presentato un piano di impresa nel quale è inserita la costruzione di un ossicombustore a Peccioli. A coordinare l’incontro, oltre al sindaco Giorgio Del Ghingaro, Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e Zero Waste Italy.
I temi sul tavolo sono in sostanza tre:
- approfondire la tematica dell’ossicombustore,
- avere garanzie per l’impianto di Pioppogatto,
- ripensare alle modalità delle decisioni all’interno dell’assemblea di Reti Ambiente.
“Com’è noto – si legge in un comunicato del Comune di Viareggio – , Reti Ambiente è infatti il gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti dell’ATO Toscana Costa, oltre che il secondo operatore della Toscana e sesto in Italia nel settore dell’igiene ambientale. Si tratta di una società per azioni a totale capitale pubblico, partecipata da cento Comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. I sindaci che aderiscono alla strategia Rifiuti Zero sono circa un terzo del totale e hanno deciso di far sentire la propria voce in quanto l’ossicombustore, così come gli altri impianti di combustione dei rifiuti, cozzerebbe completamente con la strategia Rifiuti Zero”.
“Non solo – conclude la nota – : decidere la locazione di tale impianto, con una votazione basata sulle quote, potrebbe inficiare il processo democratico all’interno dell’assemblea. La Comunità Zero Waste si è quindi accordata per preparare e sottoscrivere un documento unitario da presentare all’assemblea di Reti Ambiente e si è accordata per un prossimo incontro a settembre”.