A meno di una settimana dalla ricorrenza dei defunti il mercato dei fiori, di cui la Versilia è da sempre una delle zone più importanti in Toscana e non solo, stenta a decollare sia in termini di quantità che di ricavi per i produttori. A frenare gli scambi rispetto agli altri anni sono l’aumento dei costi di produzione, dovuti al caro gasolio, caro energia e al caro materie prime, che si traducono in prezzi più alti sul mercato e contestualmente alla diminuzione della domanda per le crescenti difficoltà economiche dei cittadini che quindi comprano meno in relazione al crescente costo della vita.
“Per adesso purtroppo è tutto molto lento – spiega Massimo Gay, responsabile Cia Versilia Confederazione Italiana Agricoltori – . Speriamo in una ripresa importante negli ultimi giorni ma è indubbio che il settore sia in sofferenza e che servano a livello europeo provvedimenti che aiutino ad riabbassare i costi di produzione per tornare ad essere competitivi sui mercati. L’inverno è lungo e non si può pensare di affrontarlo con queste premesse”.
Le piante che vanno per la maggiore sono crisantemo, crisantemina, lilium, rose, anthurium.
“Anche su questo è bene porre l’attenzione per sostenere e tutelare i nostri produttori e la loro qualità – conclude Gay – : non si può pensare di essere competitivi con fiori e piante di importazione se non si allineano legislazioni e regolamenti a livello internazionale”.